domenica 7 marzo 2010

Vivo il Gioco della Vita Giocandomela



Si teme l'inevitabile noncuranti di evitare l'evitabile.

Strana razza quella umana.

Consciamente consapevole di dover tessere le trame del proprio destino, si arrovella ad inventarne uno Superiore, un Caso, una Fortuna che in realtà sono solo la mescolanza di scelte effettuate lucidaMente o meno.

Se la vita si potesse paragonare ad un gioco che si gioca vivendo, lo metterei alla stregua di una partita a Scacchi ... ma non una partita giocata allo specchio con la Morte; una partita giocata ad armi pari, a carte assolutaMente scoperte, con la possibilità di cogliere esitazioni e sicurezze nell'espressione dell'avversario che ci siede di fronte.

La scacchiera stessa ha un ruolo determinante, pezzi importanti, piccoli pedoni, un inutile Re che, pur facendo assai poco va coperto, scortato e sacrifica tutti quanti gli stanno attorno per la propria sopravvivenza ... senza in realtà fare molto a difesa di chi lo protegge difendendolo a costo della stessa vita.

Non esiste caso o fortuna su una scacchiera.
Esistono avversari temibili o meno, distratti o attenti ma la verità ci si palesa sempre dinnanzi, a noi prevedere la mossa successiva ... è tutto a portata di sguardo, nessun asso che sbuca accidentalMente da una manica.

Eppure si teme.

La paura ha un odore che quando lo senti, fatichi a levartelo di dosso.
Che sia paura di perdere o morire.
Che sia una partita a Scacchi o la nostra Vita.

Ci si arrabatta ad inventar dal nulla un Fato responsabile dei nostri pensieri ... delle nostre parole ... delle nostre azioni, un paravento per chi non sa mettersi in discussione dall'alto del suo ferreo piedistallo o dal surreale palcoscenico delle sue maschere pateticaMente ridicole.

Come una Torre che non conosce che un unico binario ... come avesse invisibili paraocchi che impediscano prospettive diverse.

Atterrisce l'ignoto,
spaventano i morti,
terrorizzano i vuoti...

L'ignoto è intemibile in quanto tale, sono le cose ben note che dovrebbero atterrire.
I morti non arrecano danno, le spalle devono essere protetta dagli stiletti dei vivi che annaspano per infilarsi nel mezzo delle scapole.
I vuoti si colmano, nessun vuoto lo è davvero ... materia e pensieri si avvicendano; ma quando sono tanti fatichiamo a cogliere quello fondamentale.

Scuse ... scuse ... scuse ...

Lacrime insulse versate da bravi coccodrilli per aver ingerito il pasto con smisurata voracità ... non è dolore.

Lamenti scenici e plateali nella rappresentazione di una vita che, per quanto lunga, felice e bella ... alla morta conduce ... lapalissiano epilogo.

Non si vive per lavorare, si lavora per vivere;
Non si vive per mangiare, ci si nutre per vivere;
Non si vive per Amare, si Ama per vivere meglio

ma ...

Si vive per morire ...
E l'unica cosa certa, sgomenta perfino i credenti ... da non credersi.

Il mio cinismo sembra aver toccato i minimi storici ma ...
In verità, quando si crede di essere davvero a terra,
qualcuno pronto a passarti una pala per scavare più a fondo ...
lo si trova sempre.

Chi si crede potente, si ridimensioni.

Se le colpe sono da attribuirsi ad un disegno superiore, lo sono anche i meriti ... equità assoluta.

Ma non è questo il mio pensiero!

Non credo al destino più di quanto non possa credere che le cose avvengano per caso.

Ed io non credo al Caso.

"... Anche un pedone può fermare un Re! Mangiare e non farsi mangiare ... ScaccoMatto dipende da Te!"

Zero Docet!

2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Tutto è fatto di scelte,scelte che Noi stessi dobbiamo fare ,il destino ce lo costruiamo da soli,ma lacomodità spesso ci induce atrovare escamotage alla nostra condizione,questi si chiamano sconti,beh sappiamo che il prezzo pieno è nostra intenzione.

Pure Poison ha detto...

Sconti non Richiesti...
Sconti non Pretesi...
La Vita Vera Impone Sempre
Prezzo Pieno.
Sono Disposta a Pagarlo ... Sempre!