sabato 10 novembre 2012

Lettera ...





Qui diluvia di brutto ...
Freddo nelle ossa
Caldo nel cuore dove la tua costante presenza permane
Sempre
Incontaminata
Maestosa
Al di sopra di tutte le brutture che ci circondano.
La mia vita è cambiata
Quando ho girato l'angolo di strada che incrociava la tua ...
Quando ho felicemente inciampato in te
Cadendoti addosso per comprendere appieno che la perfino la nostra pelle si reclama
Come fosse un  tutt'uno.

Amo ogni cosa di te
Il tuo parlare
Il tuo sorridere
Il tuo prendermi in giro
Il tuo essere serio
Il tuo sapermi ascoltare e comprendere
La tua aria complice
La potenza dei tuoi occhi che sanno risvegliare in me desideri che non conoscevo
La forza delle tue braccia che mi stringono a pretendermi
Il calore del tuo petto che mi protegge con calore.

Sono pazza di te Michele
E davvero non so più come fare a dirlo
Ma inventerò modi per dimostrarlo
Giorno dopo giorno
Per tutti i giorni della mia vita
E fino a che avrò un respiro ... a Te solo sarà dedicato.

Vivo in te e per te
E sono felice che sia così
Ti adoro!

Tua per sempre


B.


Buongiorno amore mio 
qui solo nuvolo , ci sei tu a scaldare il mio cuore ogni giorno di piu 
amo sentirti addosso 
amo guardarti 
amo ascoltarti
amo giocare con te
amo sentire il tuo calore addosso 
amo stringerti la mano 
sei meravigliosamente tutta mia !!!
io sono innamorato perso di te e sappi
che non smetterò mai di dirtelo , dimostrartelo e fartelo sentire in ogni istante 
una marea di baci avvolgendoti tra le mie braccia 
ti amooooooooooooooooooooooooooo

tuo per sempre michele 


Ovunque sei ... mi manchi!

Ma sei sempre dentro di me, ti sento parte integrante del mio essere... come un'estensione irrinunciabile!
Tutto è iniziato piano, per gradi ma rapidamente allo stesso tempo.
Ed eccoci qui, ancora mano nella mano a sfotterci e daare sempre il massimo di NOI per NOI.

Si Amo indispensabili
Si Amo costruttori del nostro domani
Si Amo un turbine di passioni che avvolgono le nostre anime
Si Amo oltremodo pronti a sorreggere l'altro
Si Amo onestamente sempre noi stessi
Si Amo coerenti come nessuno
Si Amo NOI
Si Amo Te
Si Amo ... e non cesserò di amarti.

Michele sei un uomo meraviglioso,
Sono una donna fortunata a poter dire... "è la mia mano quella che stringe"
Sono così ... mi fai provare emozioni indescrivibili.

Ti Amo Michele
Oggi più di ieri ma un peletto meno di domani


PS: io ti amo un baobab di più prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Ho voglia di sentire il tuo respiro addosso Amore Mio!

Tua per sempre

B.
PS: ma quanto siamo cretini? Risposta corretta: Mai abbastanza!


domenica 4 novembre 2012

Paura sfida Neurone Solitario



Paura: BOO!

N.S.: Paura eh?

Paura: Beccata in flagranza di reato pare …

N.S.: Ti sembro il tipo al quale possa sfuggire qualcosa? No dico … mi hai guardato bene in faccia?

Paura: Si si e poi la tua fama ti precede non ti scaldare, so chi sei anche se magari non so che fai ma questa è tutta un’altra storia.

N.S.: Aguzza l’ingegno bimba che la mia fama mi precede, ma che davvero?

Paura: Non vedo la folla dinnanzi alla tua porta, E’ facile desumere che conoscenti, nessuno osa …

N.S.: Mi vuoi far credere che sono diventati tutti così astutamente strategici da aver apito che non si batte un chiodo e stanno alla larga pure senza cartelli? Figuriamoci! Qualche fessacchiotto che bussa lo trovo sempre.

Paura: Non negli ultimi tempi noterai. Ci ho pensato io ad intrattenere tutti.

N.S.: Ebbrava lei! Sta a vedere che mi tocca pure dire che dopo quest’affermazione … mi stai simpatica. Cosa posso fare per te dato che sin qui ti sei spinta?

Paura: Ammetto d’essermi persa qualche sorella e mi chiedevo se si fosse spinta fino da te. Sai, loro conoscono l’arte dell’insinuarsi in ognidove.

N.S.: Ovunque, quantunque everytime you want … Non esageriamo che qui nessuno passa senza la mia permissione. E siccome di norma concedo al massimo un paio di minuti, ricorderei le suppliche di un gruppetto di fanciulle in erba atte ad entrare nel mio regno fatato e ... MagnificaMente Deserto.

Paura: A dirla tutta, non son fanciulle che chiedono permesso, o che che si fanno notare. Piano piano quatte quatte, loro entrano da qualsiasi spiraglio e in men che non si dica, senza che tu abbia il tempo di accorgertene… ti hanno invaso.

N.S.: Adesso mi pare si esageri! Chi potrebbe non accorgersene? Controllati bene attorno. Ti pare che in questo bellissimo spazio vuoto mi potrebbe sfuggire anche solo una piccolissima presenza?

Paura: In effetti hai fatto un ottimo lavoro, te ne devo dare atto. Ma le Paure, mie sorelle, trovano sempre il modo e la via di insinuarsi infilandosi dalla più piccola fessura. Non le sottovalutare. Non ti sopravvalutare.

N.S.: Vedi forse finestre qui? O crepe profonde da lasciar passare qualcosa?

Paura: Eccome! Ci sono molte brecce qui da poter usare. Orecchie, narici, occhi e bocca … entrare qui per tramite di uno dei 5 sensi … non è poi impresa tanto ardua.

N.S.: Apparenza. Mera apparenza! E tu a quella ti sei soffermata? Controlla meglio ciccetta. Lo vedi quel grosso tubo che attraversa la stanza? Parte da un orecchio e termina nell’altro. Tutto quanto viene detto vi si incanala senza sporcare o intaccare il mio mondo. Avevo bisogno di un palo su cui stendere i panni. L’enorme mensola in alto è l’unione delle cavità oculari. Una bellissima libreria ci è uscita ammettilo. E quel che scende sotto di essa dall’apparente sembianza di una scrivania, altro non è che l’unione della cavità delle narici e se osservi attentamente il sotto … non è uno sgabello da pianista a caso. La bocca è così sigillata. A me … NON la si fa!

Paura: Vedo vedo … astuto non c’è che dire. Hai chiuso la via a rumori che possano risvegliar memoria … a visioni che atterriscano … odori che sono i re dell’emergere a galla di ricordi remoti che si credono sopiti. Ma hai anche chiuso la bocca al tuo manifestarti. E non puoi proferir parola. La strada è a doppio senso.

N.S.: Oddio! Mi sto cagando sotto dalla paura per quanto mi dici. Guarda un po’ … rebalto lo sgabello e ti mostro quanta merda sono in grado di far uscire dall’apertura che tu chiami bocca.

Paura: Rispetto sottozero vedo. Ancora sottovaluti le mie sorelle. Se hanno deciso di entrare, nemmeno tu le puoi fermare.

N.S.: Non ho il controllo totale di questo insulso organismo è vero. Se decidono di appiccicarsi al molliccio fegato faranno certo breccia … ma da lì ad arrivare qui … la vedo ardua. Il cuore poi è divenuto un facile bersaglio, vuoto nelle sue 4 cavità permette a cani e porci di entrare, ma anche in questo caso, lì confinate resterebbero. Casa mia è meglio di un bunker. Nulla passa senza che io non lo permetta e se decido che tutto esce … bhè il pannello centrale dei comandi è in mano mia, Tutto il resto segue.

Paura: Mi stai forse cercando di far credere che qui non ha albergato mai … paura?

N.S.: Questa stanza NON è un albergo! E con il conto che avrei presentato a preventivo stai sicura che avrebbero “albergato” altrove.

Paura: Ti vedo bello sicuro di quello che dici. Pare che nulla ti possa fare cambiare idea o ti possa mettere in condizione di vedere la stessa cosa sotto ottiche diverse.

N.S.: Qui vige una sola ottica. La mia! E se non ti sta bene, gira i tacchi e torna da dove sei venuta. Se credevi di trovare vitto e alloggio gratis qui … hai fatto i conti senza l’oste.

Paura: Ma … l’organismo che ti ospita è sempre consapevole di quanto tu ti creda un dio?

N.S.: Mi creda? O_o

Paura: Sta a vedere che sei così gasato da crederci pure un dio!

N.S.: Non vedo che cosa possa mancarmi. Come lui sono autosufficiente ed anzi … le sorti di questo creato le decido io. Al contrario suo non necessito di creare omuncoli per noia o perché mi sento solo. Sono sempre in compagnia dell’Essere che più stimo al mondo: ME! E la noia, non so dove stia di casa.

Paura: E non temi che alla lunga, invecchiando, tu possa perdere fermezza nelle tue posizioni? Il tempo passa anche per te. Prima o poi si romperò un tubo e da una di quelle fessure mi vedrai entrare gelandoti il sangue nelle vene.

N.S.: Ahahaha vene? Lo vedi che hai di nuovo spagliato apparato? Quello scorre in rigagnoli tra cuore e fegato. Io sto sopra a tutti e tutto domino. Lo so lo so … sei femmina e presumibilmente femminista e vorresti che l’universo maschile tremasse al tuo passaggio. Ma io non sono un “maschile” qualsiasi. Il mio regno sta in una femmina e anche se lei non lo ammette, facciamo un ottimo gioco di squadra per fronteggiare scrocconi come te che si alimentano di organismi altrui.

Paura: Siete una fortezza inespugnabile. Questo mi è chiaro. L’unione e la complicità vi danno forza e vi rendono invincibili … per ora. Ma ricorda che basta anche solo un piccolo screzio, l’assenza di dialogo … e noi saremo qui pronte ad invadere devastando dall’interno.

N.S.: Misera esistenza la tua perpetrata nel controllare uno sbandamento nostro. Non hai un cazzo di meglio da fare? Tu controlla e vedrai se il tempo mi sbugiarderà, che dinnanzi a tutti voi noi non abbiamo screzi e siamo compatti ed uniti. Meglio se provi a fare il tuo … lavoro … altrove.

Paura: Il primo round è tuo ma … tornerò!

N.S.: … un anno non è un secolo … (Sbam!!!)

Paura: Almeno con questo sbattimento ha levato un po’ di polvere … osso duro, mannaggia a lui!

N.S.: Chissà che un po’ della polvere di senno non le si sia riversata

sulla testaccia dura


giovedì 1 novembre 2012

Delirio Assoluto


Fredda come la lama di un rasoio ben affilato riaffiori alla memoria ridestando gli antichi fantasmi assopiti. Tremolante come foglia autunnale al vento dell'autunno esposta è la volontà defraudata di ogni sua certezza. Si barrica il sorriso nell'ombra dell'incertezza che lo spirito fa tremare bagnandolo di insicurezze. E la nebbia affonda i propri artigli laddove è facile far breccia ... Uno spiraglio in un muro alzato troppo velocemente. Sobbalza un pensiero al palesarsi di una figura astratta che si concretizza nella mente malata di chi sa vedere oltre il visibilmente celato.

Appari e scompari
Incerta certezza
Stupidamente astuta
Diabolicamente angelica
T'inarchi e raddrizzi
Velocemente lenta
Glacialmente calda
Frizzante e liscia
Divarichi serrando

La memoria scava un tunnel per riaffiorare piano in superficie. Consapevole e certa di trovare riscontri concreti in paure mai scomparse totalmente. Nutrimento garantito che alimenta esponenzialmente la crescita di quello che avrebbe dovuto morire. Si leva un Urlo a scoperchiare una pietra tombale dove giaceva immemore nel tempo la spoglia del terrore che intrecciato abilmente aveva fortificato il Male. Detentore del potere per sconfiggere ed annientare la tua ombra. Il fantasma si alimenta col sospiro tuo inerme facendosi sempre più maestosamente ruggente.

Vivi morendo
Gridi in silenzio
Ti nascondi risorgendo
Espelli inglobando
Annulli lievitando
Eviti affrontando
Uccidi accarezzando
Vendetta è il tuo perdono.

La bestia immonda si contorce su se stessa altalenando vittimismo a spietata carneficina. Le urla del silenzio sfociano in lacrime liberatorie mentre le braccia serrano le ginocchia rannicchiando l'Essere nell'angolo della Vittoria. Libera la Mente da questo Dolore lancinante, espelli con il canto la rabbia che attanaglia. Placa la tua sete alla fonte della Vita. Chiudi il cancello varcando la soglia che renderà possibile l'assai poco probabile cercando di mantenere fedeltà ed amore a te stessa.

Libera la bestia che è in te se la vuoi dominare
Afferra la tua vita tra le dita
Sii l'artefice del tuo destino
Vivi fino all'ultimo respiro
Inchioda le paure a quella croce
Non permettere che il Terrore abbia il sopravvento.

Il Dolore è forte
defrauda il tuo essere della voglia di alzarti
ma è Passato
e non permettere a ciò che fu
di influenzare quello che potrebbe essere
Ricorda che di Paura ... si può morire.



Viene il tempo di fermarsi 
di bagnarsi di poesia 
di sentirsi parte di una sinfonia 
si raccolgono le stelle 
e una luna che non sai 
e la notte si fa bella, come mai 
un momento di infinito che si scomoda per te 
perché un uomo che ha vissuto 
ha più di un mondo dentro sé... 
Se si svegliano i ricordi 
vedi sciogliersi i ghiacciai 
col pensiero le montagne, muoverai. 
Sono lacrime d'amore, 
perle rare quei perché 
se un sorriso avrai strappato, beato te... 
Se non senti più dolore, 
e non c'è vita dopo te 
se hai istruito bene il cuore 
niente può ferirti ormai. 
Un circo, ormai deserto, 
gli abiti da clown. 
Di un uomo, stanne certo non si riderà 
la vita si diverte 
crudele a volte lei 
ingannala se puoi 
fatti trovare vivo e qui. 
Di timori e d'incertezze 
ci si muore e tu lo sai 
dai, spalanca la finestra 
respira il sogno più che puoi. 
Fuori maghi, giocolieri, 
domatori e nani via 
metti in pista la tua nuda verità... 
E l'applauso di stasera 
è uno solo, quello tuo 
che ti piaci e ti diverti 
soddisfatto come un Dio. 
Il circo, la tua arena, 
buffo e goffo ma... 
Chi ti ha deriso questa sera capirà. 
Né talco, né rossetto non usarli più 
pagliaccio ieri sì 
ma sotto quella luce lì... 
Immenso sei... immenso sei... se
i