mercoledì 31 marzo 2010

The Gift (commento al post di NERO del 31/03/10)






Leggo.

Rivivo.

Respiro come in Trance ogni singolo istante.

Retrocedo ad un Muro ed una mano tesa che mi invitava a staccarmici offrendo se stesso come sicuro riparo senza nulla chiedere in cambio.

Fiducia Immediata, Istintiva.

La Tentazione Suprema: un aroma di caffè che aveva il sapore di Te!

Irresistibile, Irrinunciabile.

Hai scavato oltre la Superficie dell'Apparenza per Permettere che la mia vera Essenza fosse Libera di Librarsi per posarsi LentaMente su di Te ... pronto ad accoglierla ed Amarla per quella che è.

Un susseguirsi di Emozioni Vorticanti in un Ciclone di Passione che Esplodendo mi ha travolta ... senza lasciarmi cadere, senza permettere mi potessi fare del male.

Attimi ripetibili ma mai uguali.

Indietreggia il mio pensiero Sorridendo all'Idea di me stessa che mi avevano inculcato facendomela credere parte integrante di me ...

Stravolta!

CompletaMente da rivedere Vivendoti.

Il Dono dell'Attenzione, della Comprensione, della Reciprocità, della Complicità, dell'Intesa, della Lealtà, dell'Amore ... non li posso computare!

Non ho mai avuto Aspettative per non permettere venissero deluse ed ho sempre affermato che tutto quello che giunge è assolutaMente in più

ma ...

Oggi come oggi, direi che dell'Essenziale non mi potrei privare più.




Il mio Respiro non sarebbe lo stesso,
il mio Sorriso non avrebbe luce alcuna,
le mie parole sarebbero vuote e prive di ogni significato.

Non ho mai accettato Sconti o Regali
in Assenza totale di Reciprocità o
in sostituzione di Assenze Pesanti,
di Mancanze Incolmabili,
di Vuoti che non potevano esser riempiti
perchè erano in Attesa di qualcosa di VeraMente Grande ed Immenso.

E sei giunto Tu.


Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
O mai accettato
Di quelli che apri e poi piangi
Che sei contenta e non fingi
In questo giorno di metà settembre
Ti dedicherò
Il regalo mio più grande

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza
Regalo mio più grande
Regalo mio più grande

Vorrei mi facessi un regalo
Un sogno inespresso
Donarmelo adesso
Di quelli che non so aprire
Di fronte ad altra gente
Perché il regalo più grande
È solo nostro per sempre

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai...

E se arrivasse ora la fine
Che sia in un burrone
Non per volermi odiare
Solo per voler volare
E se ti nega tutto quest’estrema agonia
E se ti nega anche la vita respira la mia
E stavo attento a non amare prima di incontrarti
E confondevo la mia vita con quella degli altri
Non voglio farmi più del male adesso
Amore..
Amore..

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande


Deja-Vu



Antiche reminescenze sfrecciano al ritmo incalzante di Deja-vu assordanti che rimbombano echeggiando nelle pupille e nei timpani mescolandosi ad odori conosciuti ma che non hanno motivo di essere … adesso.

Siamo ciò che siamo anche in virtù di quello che siamo stati e attraverso quello che ci ha investito, investendo talvolta noi stessi altre anime vaganti.

Oscuri Presagi cedono il passo a corse sfrenate di cavalli in libertà assoluta che trovano un fermo in un portone chiuso da secoli da una serratura ormai rugginosa dal tempo e dagli agenti atmosferici che l’hanno picchiata duraMente.



Quel portone non si aprirà … non ora. Molte sono le cose emerse venute e portate a galla piano da una consapevolezza che muta di attimo in attimo appesantendosi di dubbi e sensi di colpa senza però mostrar segnale di timore alcuno; è già qualcosa.

La fretta e la curiosità come peggior consigliere sono in avanscoperta come pedine sulla scacchiera dove solo i deboli e maggiorMente indifesi stanno avanti a protezione dei pezzi grossi che stanno alle lor terga poco sprezzanti del pericolo e timorosi di trovarvicisi invischiati.

Le carrozze hanno ruote cigolanti stanotte e catene che pendono a rimarcare un frastuono che credono potrebbe passar insentito o celato.

Ma le antenne si affinano ed affilano allertando i sensi che prontaMente captano ogni segnale anche surreale che proviene da una dimensione parallela come messaggio di ostilità per qualcosa non concesso o stroncato anzi tempo.

Le mura aprono stralci a far intravvedere porzioni delle fatiscenze che popolano l’altra parte … cola il rosso ad insaporire un piatto già di per se’ ricco ma mai totalMente completo, come una sorte di enigmatico rompicapo da risolvere man mano.

La risposta non è una sola.

Tante sono le domande, altrettante le risposte che riecheggiano dal selciato alle mura per l’orecchio teso di chi saprà intenderle non solo con le orecchie … serve capacità suprema a comprendere i segnali. Occorre buio per veder le stelle brillare, ci vuole freddo per avvertire il calore, è necessario del bene per individuare il male.

Gli uccelli di sventura continuano ad aleggiare sopra le nostre teste ma non potendo nidificare tra i nostri capelli gracchiano all’impazzata alla spasmodica ricerca di un’oasi dove potersi posare a riposare … lontani devono andare che non è il tempo di accogliere cose superiori alla capacità di risoluzione, non ora, non adesso … c’è troppo da fare.



Uno alla volta era il motto perfino del Boia.

Immobile inespressivo incappucciato per non mostrare emozioni eseguiva le condanne, un carnefice che spesso era anche Accusatore ed Esecutore volontario, a far da se’ non sbagliava certo … o almeno lo credeva.

Ecco riaffiorare gli antichi lamenti dalle mura, strazianti ed umilianti preghiere di sconti a devoti giurati incorruttibili che non senton ragione alcuna … nemmeno quella suprema.

Ciò che è detto è detto.

E se è stato detto certo era giusto, inutile rivangare quando indietro non si può tornare. Un’ottima scusa per non ritrattare un errore fatale ... e lasciare che il rimorso logori dall’interno fino quasi ad annientare.

Ripartono le carrozze marcando scie per la strada, lanciando bagliori che sembran scintille al rumoroso passaggio ... quasi ad urlare di voler il mondo svegliare.

Ma il mondo è sordo a molti richiami e imperterrito dorme senza nemmeno prender coscienza di quello che accade immerso nel totale buio dell’ignoranza di chi non vuole sapere e preferisce far tacere.

Si accendono i lumi della ragione lampeggiando al ritmo di schegge frammentarie di visioni che sembrano non appartenerci ma che sappiamo essere nostre; il peso ci schiaccia caricandoci di responsabilità e poca voglia di scoprire l’intero … ma la curiosità spinge incalzando e protendendoci verso la ricerca dell’inizio prima che sia una nuova fine.

Gira la terra senza fare rumore ma scende la pioggia cantando antiche melodie medievali infiltrandosi nelle crepe profonde delle mura di questa città.

Ritorna l’odore di bruciato frammisto ad erba bagnata e muffa di una cantina … antiche leggende si alternano melodicaMente vestite di scuro ed incappucciate … come un Boia, un Inquisitore, un’Ombra vivente tra i morti … un’Ombra già morta tra i vivi.



Raccoglie frammenti di essenze passate e le mescola con quelle in molte acquisite, dosandole scindendole per tornare a rimescolarle sapienteMente senza più quasi avere coscienza di dove una termina e l’altra ha inizio.

Ma non è importante: un’essenza mescolata diviene qualcosa di estremaMente più potente delle due singole che non si sfioravano … e l’intero riprende la sua forma primordiale con l’aiuto del Caos, del Vento e dell’Acqua.

Ogni cosa a suo tempo

Ogni cosa al suo posto

Ogni cosa riemerge senza fretta dal brodo ancestrale nel quale troppo a lungo ha vissuto in stasi senza stralci di memoria o consapevolezza.

Il tempo di formulare le corrette domande è giunto per accorparsi intrecciandosi consenzienteMente ad ogni risposta richiesta.



Numero 31




Percorro il Viale del Tormento in totale Assenza di Te che passando per la mia Pelle si è insinuata tra la carne, sempre Bramosa di Te, consapevole che in ogni modo non mi lasci mai.

Alberi altissimi mi si ergono ai fianchi, cammino con troppi pensieri per la Mente per riuscire ad isolarne uno solo captandolo … li lascio scorrere veloci, prima o poi rallenteranno.

Fischietto una canzone che mi frulla per la testa poco consapevole di che cosa sia … certo un’aria nota o non la fischietterei.

La natura riprende e si riveste dei suo Colori svegliandosi … io la preferisco quando colorandosi si spoglia ma anche così è uno spettacolo. Gli alberi in fiore promettono generosi frutti da cogliere e non ci esimeremo dal farlo … Insieme.

Mi fermo attonita osservando una cancello che non avevo ancora notato. È costellato di rose in fiore, il fiore che banalMente preferisco tra tutti forse perché unisce dolore a bellezza … spina a splendor di Corolla … o forse sempliceMente perché ho gusti banali. Poco importa. Una rosa per me è sempre uno spettacolo.

Improvvisamente l’occhio cade sul numero … 31 come la data di oggi e come la data che 5 mesi fa ci ha colti assieme e visti abbracciati e pieni di Noi, travolti da un’insolita Passione che ancora non ci abbandona e che al contrario, cresce ogni istante in misura ed intensità.



Chiudo gli occhi e respiro il profumo delle rose … capto nel Vento la tua presenza costante che mi passa tra i capelli sfiorandomi le spalle. Una sensazione che ricordo bene, un ricordo che non è passato ma sempre presente in ogni momento … esattaMente come Te.

Mi stringo le spalle e ripercorro le cose dette e scritte, i Silenzi ed i Sorrisi che ci hanno avvolti, le Passioni ed i Desideri che ci hanno avvinghiati saldaMente senza sosta o tregua alcuna … noi che sconti non vogliamo e non facciamo.

Si staccano dei petali dall’alto e mi cadono sul viso come una dolcissima carezza, leggermente vellutata ed il mio pensiero rivola a Te … al tocco caldo delle tue mani, alla voracità della tua bocca … ed il Vento pare aumentare facendomi volteggiare come in un vortice senza fine.

Desiderio in costante crescita … inversaMente proporzionale al tempo che dovrà trascorrere prima di venire nuovamente sorpresi insieme, attanagliati e stretti nei nostri vizi e desideri … appagati e mai sazi di Noi.

Raccolgo i capelli affinchè il vento non me li faccia andare sugli occhi e cerco una Lucky … inavvertitaMente mi verrebbe da accenderne due e porgertene una … sorrido. Sono proprio una cretina, sta a vedere che duplico le fumate per avere l’impressione di averti qui.

Finisco la mia sigaretta guardando il numero sul magnifico cancello delle rose … il mio viso si illumina e la mia Mente poggia la testa sul tuo petto, so che la puoi sentire ... dolcemente infossata nella mia nicchia, al riparo da tutto quello che mi potrebbe far male.

Rubo una rosa e mi pungo. Sorrido. Mi porto il dito alla bocca e succhio il mio stesso sangue che è poi anche il tuo. Metto la rosa al sicuro. Lancio un’ultima occhiata al Portale e a passo svelto mi dirigo a casa … a domani Amore Mio.

Ti lascio un bacio sul cuscino per quando aprirai gli occhi.


"...And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight
Forever's gonna start tonight..."


Specchio delle mie Brame




“Specchio Specchio delle mie Brame, chi è la più Bella di tutto il Reame?”

Guarda con attenzione Specchio Ingrato!
Rimandami immagini che Voglio vedere!

La più Bella sono io! In tutto il Mondo non c’è chi sia più Bella di me! Eppure sorridi Beffardo e rifletti un’Immagine che non m’Appartiene.

Rivediamo questi preconcetti da favolette che racchiudono un sacco di crude verità a partire dalla sciocca competizione con uno Specchio Magico.

Ci si inalbera perché quello che vediamo non ci piace e diciamo non corrisponda al vero. Ottima giustificazione per discolpare noi stessi.

Un’immagine riflessa in realtà dice assai poco di noi.

Non esistono meriti o demeriti nel bell’apparire o bruttaMente presentarsi … nessuno sceglie il proprio aspetto (tranne chi chirurgicamente lo ritratta) ergo non v’è nulla che possa esser attribuito a virtù o maleficio.

Ma quello che siamo all’interno, il nostro modo di porci o non porci affatto direi che è essenzialMente rappresentativo di quello che abbiamo liberaMente scelto di essere uscendo od unendoci, dalla o alla mediocrità.

Specchio d’introspezione senza pregiudizi o menzogne, specchio che riflette solo quello che in realtà vi ci vede senza filtri o giri attorno … immediatezza nel rimandare riproducendo fedelMente quello che ci si riflette senza pudori o diplomazie.




E se quello che ci si vede piace poco, infrangere lo specchio non muterà l’Essenza delle cose, è sul soggetto che bisogna lavorare, spesso duraMente.

Imperfezioni e Difetti sono il mio pane, mi nutro di rare deformazioni che non hanno nulla a che vedere con le effimere forme dai contorni netti che sembrano appartenere al mondo delle bambole.

Ma lo Specchio supremo è quello che riflette le Anime senza fasulli pudori o bugie o timore di venire infranto perché non consono a quello che da lui ci aspetta.

Fedele compagno di viaggio ci proietta quello che in realtà siamo, a discapito od in virtù di quello che avremmo voluto divenire senza assomigliare ad alcuno, ciascuno racchiuso e confinato nella propria soggettività dell’essere sempre e soprattutto se stesso.

Ora, Specchio Specchio delle mie Brame … dimmi chi è la più Bella di tutto il Reame. Non temere di venir frantumato in mille pezzi ... che se in ogni tua scheggia si racchiudesse verità ... sarebbe un bello spargimento di sangue.

Non temo specchi.
Li eludo coprendoli.

L’immagine che ci vedo riflessa non m’appartiene, non la sento mia, non me la sono scelta.

Indosso la muta da sub per fare della sana introspezione piuttosto, che se trovo qualcosa di sbagliato o che non mi aggrada o sul quale devo ritrattare, ci posso lavorare senza necessariaMente devastare.

Specchio che null’altro hai da fare … aiutami su da bravo … muta la tua superficie ed aiutami a guardare all'interno, oltre di te, come in una radiografia che mi sappia dire che cosa c’è dentro senza l’estremo bisogno di aprire per scoprirlo.

La più Bella del Reame non esiste!

Per ogni Bella una più Bella c’è sempre.

Ma io sono io e non essendo Bella non temo competizioni.




Sono quella che sono, spesso mi si odia o detesta a prescindere, altre volte mi si trova irritante e di frequente mi si sottovaluta ... ma molto pirandellianaMente rispondo che sono colei che si vuol credere io sia ... perché sarò tante persone quanti sono gli occhi che mi scrutano dall’ombra o dalla luce, sempre diversa ma con immutata essenza ... è l’occhio dell’osservatore a fare la vera differenza che non cambierà una virgola di me.

Specchio Specchio delle mie Brame … ancora stai a cercare la più Bella del Reame?

Te l’ho detto che non esiste ma tu continua pure la tua spasmodica ricerca, in fondo sei nato per quello no? Molte sono le cose inutili delle quali ci attorniamo fregiandole ad essenziali o indispensabili.

Non ho Specchi … Non voglio Specchi … di quello che non ho ... posso fare tranquillaMente senza.

Ma una domanda mi assilla … per lo Specchio … la più Bella del Reame sarà sempre quella che minaccia di mandarlo in mille pezzi?

Mirror Mirror lie to me, show me what I wanna see
Mirror Mirror lie to me

Why don't I like the girl I see?
The one whos standing right in front of me?
Why don't I think before I speak?
I should've listened to that voice inside me

I must be stupid must be crazy must be out of my mind
to say the kind of things I said last night

Mirror Mirror hanging on the wall
You don't have to tell me whos the biggest fool of all
Mirror Mirror I wish you could lie to me
and bring my baby back to me

Mirror Mirror lie to me, show me what I wanna see
Mirror Mirror lie to me

Why did I let you walk away?
When all I had to do was say I'm sorry
I let my pride get it the way
And you were here for the moment I was to blame

If only wishes could be dreams and all my dreams could come true
There would be two of us standing in front of you
If you could show me that someone I used to be
And bring my baby, bring my baby back to me

Mirror Mirror lie to me, show me what I wanna see
Mirror Mirror lie to me Mirror Mirror lie to me, show me what I wanna see Mirror Mirror lie to me


martedì 30 marzo 2010

Commento al Post




Assi inchiodate che lasciano fessure aperte all'infiltrarsi di luci anomale che sembrano provenire da un altro Mondo.

Lo scalpitio di zoccoli imperversa per la silente via raccogliendo l'attenzione di chi è in grado di percepire i suoni che provengono dal Nulla.

Non c'è memoria di cose andate perdute ... non c'è volontà di vedere quello che non dovrebbe essere visibile ai nostri occhi incartapecoriti dall'egoismo.

Fumi s'addensano ad irretire i sensi non più protesi a cogliere quello che accade o sta per accadere con preavvisi taciti ma visibili ... che poche Anime sanno cogliere nella loro maestosità.

Fluidificati pensieri attraversano la soglia dell'improbabile trascinando dei pezzi dal di là al di qua e cercando di portare via qualcosa con loro che simboleggi un segno di passaggio o di vittoria ... ma i Sigilli sono stati posti a barriera e quello che appare di semplice fattura diventa improponibile per alcuno.

Il rumore aumenta di spessore incarnandosi in un fastidioso ticchettio che pare aumentare per poi arrestarsi bruscamente e ricominciare.

Quello che vedo non è quello che sento ... quello che senti non sempre è quello che vedo ma la percezione di quello che avviene è sicuraMente la stessa e non varia di intensità permanendo al nostro fianco.

Deja-vu che tornano a galla in sogno e da svegli. Si acutizzano i sensi protesi a cogliere significati inspiegabili ed incompleti. Immagini pronte a revocare frammenti di un passato che sembra non appartenerci ma che si trova ad essere incarnato al nostro essere.

I graffi riaffiorano nella notte frammisti a fiamme che ondeggiano piegandosi ad un'aria che non pervade la stanza. Immobili le osserviamo e ci facciamo travolgere da quello che portano trovandone poi i segni tangibili al mattino sulle nostre pelli.

L'unico vero timore è quello di perdere l'energia che solitamente si capta nell'aria anche solo respirandola e brandendo la stoffa impregnata di antichi umori ed odori, intrisi di essenze ridondanti.

Occhi fissi all'invalicabile varco aperto da una sola parte ... verso un'unica direzione. L'entrata è consentita ma l'uscita è solo per i pochi che sanno osare perchè possono realMente farlo senza rischiare di rimanere imprigionati.

La sfida è stata lanciata
La sfida è stata colta
Grande fermento adesso
Sorridono
Non è te che vogliono
O meglio, non nel modo che intendi Tu.
Ma è ancora una strada lunga quella da percorrere.

PS: questo non è realmente un post, in realtà doveva essere il commento al post di NERO_CATRAME del 30 marzo 2010 e siccome ho riscontrato che se commento poi gli compare il vuoto ... ho tentato di esorcizzarlo dato che il vuoto attorno è prerogativa mia!