sabato 27 marzo 2010

Occhi





Un occhio alla stanza
Pare davvero immensa!
Raccolgo le forze.
Bevo un caffè e mi fumo una sigaretta, una pausa ci vuole ogni tanto.

Occhi dovunque
Che spiano
Osservano
Studiano
Tacitamente complici
Certi di trovare la breccia che ho celato.

Ma io posso sentire
E posso anche vedere
cose che di norma, non si vogliono vedere.

Corro a piedi nudi per la stanza
Il rumore è assordante.
Cerco un cd
Lo devo coprire.

Nulla avviene per caso.
Copertina verde ed occhio di Horus proteso.

Mi inebrio di note e parole
Canto per sovrastare il baccano invadente.

Lampi di luce echeggiano di lontano.
Sono sorda al richiamo.

Spengo la mia Lucky Strike
e ricomincio le danze cantando.


2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Il peso a volte è assordante,altre si fa indifferente,eppure lo sguardo osservatore è costante,come il fervore di voci,zoccoli scalpitanti sulla linea che divide il razionale dall'irrazionale.La nostra calma li disarma spesso,abituati a farsi temere,non consoni a temere .Quando l'stinto incontra la ragione,una ragione irriverente allora la curiosità trema,la brama aumenta.L'impossibile non esiste,ma è sempre relativamente bilaterale.

Pure Poison ha detto...

Nessuna indifferenza ... limite invalicabile per ora per me.
L'impossibile non esiste ma certo ... il poco probabile spesso prende il sopravvento.
Istinto mio e Ragione tua?
Viceversa ... la vedo dura ;)