mercoledì 30 luglio 2014

Rosso Passione



Tela bianca

di una storia da riscrivere
di un colore nuovo da indossare
di un'Emozione nota da rimarcare
di una storia da Vivere
di una vita da assaporare attimo dopo attimo
di un respiro che si accorcia per riprendere fiato
di un battito accelerato che pulsa
di un profumo che non si disperde
di un Aroma che si insinua
di un soffio che ti riavvia i capelli
di un sorriso che finalmente compare
di una Carezza che annulla un pugno
di un Abbraccio forte che si faccia prepotente
di una Felicità che sappia essere Inizio e non Fine
di un principio che porti il Tuo Calore
di un sapore di Buono
di un bacio rubato e condiviso

Tela bianca

che possa far sparire i dolori che l'han segnata
che possa far riemergere una Felicità insperata
che possa tingersi dei Tuoi colori e mescolarsi ai miei
che possa urlare in Silenzio
che possa tacere Urlando
che possa sorridere felice riempiendosi di Essenza
che possa cantare all'unisono
che possa graffiare la pelle e lasciare segni profondi
che possa dare vita alle luci spente
che possa smorzare i toni rabbiosi delle rabbie
che possa imprimere un immagine Colorata
che possa guardare sapendo osservare
che possa ascoltare sapendo capire
che possa dare il giusto peso a quello che segna
che possa riempire le pupille di un volto
che possa farsi tana nella Mente e restarvi

Tela bianca

ora sei colorata a riempimento
ora sei illuminata anche dalle ombre
ora sei rimarcata dal palesemente ovvio
ora sei libera di riprodurre quello che vedi
ora sei pronta a librarti senza catene
ora sei ... un quadro di Vita Vera!

martedì 29 luglio 2014

Follie Boschifere



Analizzando l'inanalizzabile tra un bosco una casa ed un ruscello in mezzo a nani giganti che ti si vogliono fottere il cervello tutto sorre pian.
O la calma si è fatta apparente per dirigerti la Mente.
Ottenebrata dallo scroscio delle acque fresche e limpide che trasportano foglie da un argine all'altro pare di intravvedere un gallo .... o la Cresta del presunto tale.
Dottore!
Dottoressa!
Un eroico nome che rimbomba come un eco lontano .... Scheena!!!!
Giunonica eroina con il cuore tenere che con un grissino si spezza prepara lettini e strumenti anomali per strizzar Testa resa Crespa dall'umidità del bosco presumibilMente.
Ma non Mente.
Se non sapendo di mentina.
Ah Gustosa Mente piano assaporata parola dopo parola in descrizioni che pescano evanescenti rimembranze da un profondo inconscio che a lungo a taciuto manifestandosi solo a sprazzi per meglio confondersi tra gli arbusti del bosco.
"Chi ha mangiato dal mio piatto?"
Oh cazzo un Orso ha parlato dal bosco, sta a vedere che adesso se la prende con i nani che posson divenir Titani all'occorrenza ma non per convenienza..
Rosse poltrone nel bosco che oramai più non riconosco ....Scheena!!!
Mai che risponda la Dottoressa quando realizzo che mi sono persa nei meandri di un Io che non è mio e sovrappongo frasi storie e persone.. Ammucchiata selvaggia.
Perfino il Neurone tace e non è un buon segno.
Profumo di legna che brucia lasciando trasalire una aroma di caffè che trasuda di attesa non vana.
Ed eccola. Compare nella sua magnificenza muovendosi sinuosamente a riprendere i cocci di strie non mie e le ricuce nella Testa assai Tosta dalla quale la mia deve aver attinto sotto arcani influssi di una poco benevola Luna caina ed assassina che altro non attendeva di cogliere il Fallo ... non il mio.

giovedì 24 luglio 2014

Tempo di ...



Veloce il Tempo rincalza i ritmi
quando il tuo respiro riscalda la mia pelle
quando il tuo Cuore scandisce la musica per me
quando il tuo calore mi pervade invadendomi
quando il tuo sorriso illumina le mie ombre
quando le tue braccia mi avvolgono ForteMente

Il battito d'ali di una farfalla
il battito di ciglia veloce 
e il Tempo perde la sua Dimensione
perdendosi in te che ti perdi in me che sono persa in te
Eterna Mente

I contorni delle certezze rimarcano immagini note
foto dell'Anima impresse nel cristallino
che non svaniscono quando chiudo gli occhi
Paure che impallidiscono dinnanzi a Te
vento che si infila tra i capelli carezzandoli piano

La Tristezza si fa Malinconia
e la Malinconia diviene Attesa
e l'Attesa si fa Impaziente ed Ingorda
Appagata e mai Sazia del tuo Sorriso
accarezzo il Sogno di una vita intera ...

Ascoltata e compresa Completa Mente
perchè complice e complementare sei
Un'estensione AssolutaMente indispensabile all'Essere
Un'irrinunciabile abitudine
che prende la forma di un caffè ... all'aroma di Te.

Scivola una mano sulla guancia
Adesso ti posso vedere ancora
Adesso ti posso sentire più intensamente di prima
Adesso ti posso respirare a pieni polmoni
Adesso ti posso donare tutto quello che ho.



domenica 20 luglio 2014

Stille di Acqua e Sale ... Amaro




Tempesta emozionale che si scatena accanendosi contro un'Anima devastata e fatta a pezzi da spettrali Paure che la trapassano da parte a parte levando anche l'ultimo respiro. Trema la mano nel naufragare in ignote profondità abissate nella desolazione di un Ignoto che erge a Premonizione del probabile ed improbabile.
Terrore che attanaglia lo stomaco annodando le budella attorno alla sua forte mano per tirare con l'intento di procurar Dolore.Riuscendoci in pieno.
Notte senza Luna e priva di Stelle ... Oscurità che tutto copre amplificando Silenzi ed Assenze e di nuovo l Paura che afferra la gola stringendo forte per rubare anche l'ultimo respiro.
La Folgore che squarcia l carcassa di una nave che lentamente sta colando a picco inglobata da un Vortice che non può controllare o contrastare ... Il Vento soffia forte, l'acqua porta via detriti e pezzi sempre più grandi come non volesse lasciare nulla intatto se non la Paura.
Infinita notte senza un giorno che torna a bussare per la seconda volta al batocchio di un cuore di pietra che si frantuma piano lasciando solo una sottile scia di polvere. Polvere e nulla più.
L'onda si infrange celando le stille che lentamente scendono dagli occhi insanguinati di chi non ha saputo vedere in tempo. Delirio totale ed assoluto.
Urlo nella notte.
Viaggia sul Fulmine un Angelo ferito in caduta da un cielo che non gli appartiene più per cadere su quello che resta del ponte di un Vascello Fantasma e si aggira tra le rovine cercando di mantenere un equilibrio per completare la ricerca di chi ancora la nave non ha abbandonato nemmeno nel palese pericolo che prelude l'affondo.
Dove sei? Dove sei? Dove sei? 
Urla nel Silenzio sovrastate dalla potenza del tuono che nasconde ogni parvenza di voce o sussurro bisbigliato al cuore che si è fatto polvere e ad un'Anima alla quale la Paura ha chiuso le orecchie.
Vie di fuga bloccate.
Precipita, precipita, precipita .... Assieme precipita tutto quello che aveva finora galleggiato ingoiato dalle fauci di un ingordo Gorgo affamato di sangue e Dolore.
Si chiude lo squarcio con l'ultima Folgore a sigillo di un Buio oscuro destinato a perdurare oltre il dovuto. Oltre il voluto. Oltre l'aspettato.
Paura.
Di paura si può morire.
Crolla l'ultimo relitto sotto l'Onda prepotente che lo trascina sempre più giù ...sempre più giù ... l'Abisso lo afferra per non lasciarlo andare.
E poi ... di nuovo Oscurità e Silenzio.
Niente altro che questo!
Mentre il Dolore permane come unico sopravvissuto alla strage.



venerdì 18 luglio 2014

Rara Mente




Di rado accade in una vita che ti si presenti dinnanzi la giusta persona
di rado accade che tu la sappia distinguere tra la folla
di rado accade di arrivare a comprendere in tempo il suo valore
di rado accade che il sorriso ceda il posto alla paura
di rado ti fermi ad ascoltarti come dovresti

ma ...

poche sono le probabilità che ti venga concessa una seconda possibilità per riscattare quanto scioccamente perduto ...

Il tempo è arrivato.
Si prospetta la possibilità
di dare forma alle parole colorandone le idee
reinventando sogni ed improvvisando sorrisi
sempre nuovi e mai spenti,
Quello che l'Anima non dimentica
riaffiora prepotenteMente nella testa
scorrendo come brace nelle vene.

Nessuna Oscurità che impedisca una nitida visione
nessun vento che porti via anche il più piccolo pensiero
che si assomma a tutti gli altri prendendo forma ...
Una forma ben nota alla Memoria.
Occhi negli occhi
Battiti all'unisono
Respiri strozzati in gola
Vertigini e farfalle nello stomaco.

Il tempo è la chiave
Quello che sembrava non poter essere
quello che la stupidità aveva soffocato
ritorna
deciso
avvolgente
caldo
forte
deciso.
Il tempo apre le porte
i tuoi occhi ne sfondano una aperta.
Un fuoco mai spento che è rimasto sopito nell'attesa disilluso.

Le cose davvero importanti non muoiono
crollano scivolando solo i sentimenti
che hanno lasciato il tempo che hanno trovato
E Tu non sei crollato
sei rimasto Silente in disparte
solo per poter esplodere dentro di me con l'impeto di un ciclone!

Voglio essere travolta dalla furia
voglio essere annullata in un abbraccio che profumi di Te
voglio respirare il tuo respiro
voglio il tuo Sorriso ad illuminarmi il viso
voglio  ... Te!






giovedì 17 luglio 2014

Sogno



Spazza il vento le nubi mostrando un cielo Limpido
Arde il fuoco alimentando senza bruciare 
Scivola l'acqua a dissetare ed irrorare
Cade a terra l'incertezza del dubbio

Troppi Silenzi hanno parlato
Troppe voci hanno taciuto
Il giusto Equilibri finalmente sopraggiunge
Mescolando silenzi con parole, respiri con sospiri

Complicità
Avvicendarsi di sguardi che riflettono pensieri
Susseguirsi di carezze che fermano l'Eternità
Abbracci che sorreggono scaldando ghiacciai secolari

Pensiero costante e persistente nella Mente
che si insinua con ferma dolcezza facendosi spazio
per prendere sempre uno spazio maggiore
e non basta ... non basta ... non basta ...

Avvinghio le mie braccia al tuo Essere
mentre la tua mano piega la mia testa sul tuo petto
Musica il battito del tuo cuore caldo
melodia di vita che la mia anima fa fremere

Legami sottili
ma forti ed indissolubili
che al Tempo hanno resistito rafforzandosi
più forti di ciò che li ha separati

Usiamo il passato
per percorrere serenamente il presente
con gli occhi verso il futuro
e la bramosia di non perdere un solo attimo

Goccia dopo goccia
passo dopo passo
respiro dopo respiro
dita intrecciate che non si lasciano

Colpevoli di Innocenza
Consapevoli ed ignari allo stesso tempo
senza paura di cadere
pronti a spiccare l'ultimo volo!

martedì 15 luglio 2014

Raggi e Sentimenti - Parte seconda



Sul viale alberato si nascondeva Timidezza Dietro a Coraggio cercando di non mostrarsi a Paura che aveva fretta di correre assieme a Terrore per allontanarsi da Invidia. Un guazzabuglio di minuscoli esserini uno alla ricerca spasmodica dell'altro o a cercar di sfuggirsi per bene. Il Chaos era totale e regnava sovrano.
Cattiveria disse - Vedo che si fa a gara per non percorrere la strada -
- Non è vero - borbottò Pigrizia - Stiamo solo godendoci il panorama - aggiunse Ipocrisia. Falsità la guardava sghignazzando.
Saggezza cercava di incamminarsi passo dopo passo ma Superbia la rallentava per mostrare il nuovo vestito. - Arriveremo alla fine di questa strada - strillò Caparbietà sicura di quello che asseriva. Disordine rideva rincorrendo Ordine che tentava di spingere Confusione a lato della strada.
- Ma che cosa state facendo?- Improvvisa una voce dall'altro ... Perplessità alzò il mento in direzione di una specie di falce. Stupore sgranò gli occhi e Scetticismo controllava che nessuno degli esserini stesse giocando un brutto tiro al gruppo. Diffidenza arricciò il naso alla vista del pallido sorriso di Speranza ed Illusione. Disincanto fischiettava allegramente calciando un sassetto verso Equilibrio che stava accanto a Precarietà.
- Sto parlando con voi! - ribattè la piccola falce bianca - Non vi sembra che manchi da troppo tempo qualcuno tra voi? - 
Egoismo si guardò attorno e Ostentazione si toccò i capelli come a dire ... io ci sono. Egocentrismo rispose per tutti - Tranquilla Raggio di Luna che siamo tutti qui! -
La Luna non potendo alzare gli occhi al cielo scrollò la testa guardando Desolazione. Imbecillità giocava con le orecchie di Giudizio mentre Sentenza disse - E tu sai chi manca al gruppo Luna? -
- Si e vi informo che stanno arrivando assieme a colui che inseguo da secoli. Al contrario vostro io non lo posso che sfiorarlo un solo istante al crepuscolo. Voi avete la possibilità di rimanere uniti sempre. Non sprecate questa opportunità. -
Opportunismo si sentì preso in causa e diede uno schiaffo ad Ira che stava discutendo con Serenità e Fermezza.
In un istante il silenzio calò e Quiete alzò le braccia indicando delle ombre all'orizzonte. Curiosità si fece avanti a gomitate spingendo Impertinenza ed Astio.
-Eccoli - disse la Luna - Finalmente potrò sfiorare il mio amatissimo Raggio di sole per un istante lungo un'eternità! -
Il Raggio consegnò la mano di Onestà ad Amore e quella di Solitudine a Disagio e sfiorò il suo Raggio di Luna sotto gli occhi commossi di tutti gli esserini.
- Vi serva da monito quest'atto di puro amore anche se non dura che un istante - disse il Sole -Avete la possibilità di sorreggervi vicendevolmente al posto della condanna di rincorrervi come facciamo noi, sfruttatela al meglio. -
La luna sorrise accendendo le stelle che rifrangessero tutto lo splendore del suo Raggio di sole.
I sentimenti restarono in religioso silenzio e si abbracciarono tra loro. Onestà si trovò così nel caldo abbraccio di Amore promettendogli di non perderlo più nel cammino.

lunedì 14 luglio 2014

Raggi e Sentimenti - Parte Prima




Se ne stava rannicchiata su se stessa in un sonno avvolto nella veglia quando un Raggio di sole le trafisse le palpebre con ferma dolcezza facendole aprire del tutto gli occhi.
- Che ci fai qui tutta sola? - chiese il Raggio
- Non sono sola - rispose velocemente - Sono con mia sorella Solitudine -
Il Raggio si guardò attorno un po' perplesso e chiese alla ragazza -Perdonami ma non la vedevo vicina a te, era scesa a bere nel ruscello, adesso la vedo tornare. Dove siete dirette? -
Rispose la fanciulla avvicinandosi piano - Davvero la direzione è così importante? Percorriamo la nostra strada da secoli e nessuno si era mai posto il quesito del dove fossimo dirette ... a dire il vero, temo di averlo scordato perfino io - e sorrise guardando la sorella.
Il Raggio era stupito, lui sapeva sempre da dove veniva e dove era diretto, quest'aria di "novità" lo lasciava un po' perplesso.
-Su su Onestà alzati pigrona che io mi sono già lavata alla fresca acqua del ruscello -
Onestà non riusciva a distogliere lo sguardo dal Raggio di Sole che l'aveva svegliata e rimase con lo sguardo imbambolato non assimilando le parole della sorella.
- Mi pare di capire che due sentimenti come voi si sono smarriti e viaggiano senza tutti gli altri - disse il Raggio.
- Altri? non credo ci siano altri fratelli o sorelle, io e Solitudine viaggiamo sole da sempre, da quando ne ho memoria -
La cosa non stupì affatto il Raggio che ben conosceva fratelli e sorelle delle due disperse e non ci mise molto a capire che loro sole potevano viaggiare in coppia da così tanto tempo.
- Ho un bel tratto di strada da fare e se siete d'accordo vi prendo per mano ed insieme lo percorriamo - disse il Raggio.
-Volentieri - rispose Onestà allungando la mano vero il Raggio proteso che sorrise stringendola e scaldandola.
- Insolito compagno di viaggio - Borbottò Solitudine - Non sono abituata ad avere gente attorno che non sia mia sorella e dato che vedo lei entusiasta, mi unisco anche se rimango titubante e sulle mie -
Il Raggio sorrise benevolo prendendo la mano di Solitudine che tanto era fredda quanto restia a stringere la sua ma la prese lo stesso e si incamminò sorridendo con le due fanciulle appresso.
Onestà cercava di guardarlo meglio ma la luce era abbagliante. Sorridendo stringeva la mano e camminava serena. Ignara ancora di che cosa l'avrebbe aspettata sulla via.

(continua)

domenica 6 luglio 2014

Quello che non ho detto ...




Quello che non ho detto
si nasconde beffardo dietro a sorrisi che scacciano paure
Quello che non ho detto
assomiglia d un raggio di sole che accieca per non mostrarsi
Quello che non ho detto
ha il sapore amaro delle cose trattenute che implodono piano
Quello che non ho detto
sa tingersi di nero e spogliarsi di ogni altro colore per non destare attenzione
Quello che non ho detto
è il Silenzio che si palesa banalizzandosi
Quello che non ho detto
sono le cose realmente importanti, ma taciute
Quello non ho detto
si insinua tra i capelli e stringendosi a pugno li sa tirare forte
Quello che non ho detto
scorre lento nelle mie vene inebriandomi di taciti consensi insoddisfatti
Quello che non ho detto
sono le cose nessuno ama sentirsi dire
Quello che non ho detto
l'ho taciuto per non ferire per non mentire, per non umiliare, per non annullarmi
Quello che non ho detto
onora la fantasia di chi ha saputo comprendere lo stesso e non chiedere
Quello che non ho detto
l'ho taciuto per pudore e timore, consapevole di lasciare adito ad incomprensioni
Quello che non ho detto
sarebbe piaciuto a pochi e capito da molti meno
Quello che non ho detto
ha un suo perchè al suo assordante Silenzio
Quello che non ho detto
è quello che sto strillandoti in faccia adesso anche se fingi di non capire.



sabato 5 luglio 2014

FrammentariaMente



Scorrono veloci le nubi in un susseguirsi di addensamenti palpitanti che si insinuano tra le ali spezzate aprendo piuma dopo piuma per permettere ad un vento di passarci attraverso devastando anche gli ultimi brandelli di soffice innocenza perduta ...
Friabile la roccia sottostante sembra strillare che non potrà reggere il peso all'infinito ...
Lo sguardo si opacizza all'orizzonte perdendo la capacità di vedere "oltre" l'immaginabilMente prevedibile fino a smorzare la luce che attraversa con un sommesso bagliore le pupille dilatate dalla stanchezza delle membra provate.
I segni si fanno solchi ed i solchi aridi pungono le carni procurando fitte lancinanti.
Si emulano strascichi di vissuti triti e rimasticati dinnanzi a visioni assolutaMente distorte di quello che pare essere stato ma che concretaMente non ha avuto il fiato nemmeno di emettere il primo vagito.
E la Tenebra riabbraccia lo Squarcio
che inesorabile sopraggiunge per richiudersi in se stesso senza più spiragli.
Nessuna notte dura in eterno
ma ci sono notti senza fine
che non vedranno sorgere il nuovo giorno.
Le palpebre si fanno pesanti vestendosi di stanchezze immemori.
L'ultimo raggio di Luna come un dardo le trafigge.
E poi Buio.