giovedì 29 agosto 2013

Ostinata Mente Io



Opposti a confronto in decennale scontro
Intestine lotte tra quel che è e quello che si vorrebbe fosse
Supremazie allo sbaraglio in un equo sbilanciamento

Essere, apparire
Vivere, sopravvivere
Disorientata Mente in perpetua oscillazione

Il Chaos regna sovrano
Ordinata Mente regola le perfette Imperfezioni
Pacifica Mente lasciandosi investire

Un braccio di ferro tra Bene e Male
Spietato come una partita a scacchi con la Morte
Ingannevole Silenzio che trama forti urla frammiste a parole poco pensate

Il buio imperversa colmandosi di odori che avvolgono la Mente e la trascinano in un oblio che vorrebbe sputar Veleno eppure tace. Immobile l'ago della bilancia decreta la parità dei sentimenti contrastanti mentre il ferreo pugno della Solitudine se ne impossessa Prepotente Mente. Un ruscello che in Stagno si trasforma per celar le Verità sommerse affossandole nel fango delle Bugie espresse a ridosso delle Omissioni consistenti che riempiono il fondale.

Essere, apparire ...
Si sradica il primo a favore di un secondo che diviene sparizione, negazione assoluta e totale di quello che è o quello che sarebbe stato o quello che potrebbe ancora divenire. Un battito di ciglia e una goccia di rugiada nelle cornee fisse che ostentano pupille fin troppo dilaniate e dilatate. L'aria diviene Improvvisa Mente densa e pesante come un fardello che toglie il respiro al posto di prodigarlo.

Vivere, sopravvivere ...
Parole dalla simile assonanza che si impregnano di significati assai distanti che di pari passo non sanno andar come binari nella medesima direzione. Strade che si incrociano a formar disegni strani ... Progetti di cammino ripercorsi e triti. Echi di parole che generano tonfi mentre cadono nel vuoto ed a terra si frantumano. Brandelli di Anime stanche, erose e fatte a pezzi dal Tempo di un Credo che ha cessato d'Esistere.

Ascoltare senza riuscire a capire. Qualcosa si deve esser perso per strada inciampato in un sassetto che ne ha impedito l'avanzata arrestandolo laddove avrebbe dovuto vestirsi di Forza per procedere sicuro, paraventato da Promesse che hanno solo lasciato più spazio di quanto ne avessero trovato. Vite pronte a riprendere molto più di quanto avevano pagato o a perdere molto più di quanto avessero preso ... o anche solo osato sperare.

La Notte cala il suo manto freddo.
Le parole cedono il passo ai pensieri
Gli scritti lasciano il posto ai silenzi dei fogli bianchi
Le immagini si susseguono in un divenire di marasma
Le lame si affilano sulle stanche ossa
Le luci spariscono inghiottite dalle ombre

V'è un tempo per leggere ed uno per scrivere
V'è un tempo per parlare ed uno per ascoltare
V'è un tempo per vivere ed uno per morire
V'è un tempo per credere ... fino al trillo della sveglia
E aprendo gli occhi v'è un tempo per chiedersi se questa sia vita.

Reale
Virtuale
Scolpita
Disordinata
Arrabbiata
Ingrata
Bastarda
Bramata
Generosa
Puttana
Son troppi gli aggettivi ad essa imputati ma la Vita ancora scorre e sembra non voler rallentare la corsa o accorciare il passo ... per ora!

mercoledì 14 agosto 2013

Rabbia Rammaricata




Nulla più da perdere.
Nessun dito osi alzarsi adesso.
Non risponderei di me stessa.
Adesso Silenzio.
Silenzio che urla graffiando.
Chi è stato in disparte ferendomi taccia.
Sono un potenziale assassino adesso.
Quando hai nulla da perdere diventi pericoloso.
E quel tempo è giunto.
Tempo di Vendette Crudeli e Cruente.
Tempo di non aver tempo per ascoltare lagne.
Energia spremuta fino all'osso.
Ma arrendermi ora non posso.
Lungo è il cammino dinnanzi
nonostante la strada percorsa possa apparire assai più lunga.
L'ultimo tratto non prevede fermate
o impennate
o soste
si corre all'impazzata in una lotta contro il Tempo.
E tu ... si proprio tu che hai riso di me pendendomi per i fondelli ...
Gira al largo che da perdere adesso ho meno di prima.
Meno del niente che credevi di sapere io possedessi.
Molto meno di così.
Sono pericolosa adesso.
Evita la mia carreggiata
sono troppo amareggiata per guardarti e vendicarmi.
Freddo distacco e morte apparente.
Sono meno di niente.
Evita le smorfie ed i salamelecchi
prima che io stavolta ti secchi.
Gelo
Vento tra i capelli e pupille fisse all'orizzonte.
Non è più infinito adesso
L'incubo si è appena insinuato.
Annoda il tuo intestino se cerchi di rimetter insieme la corda che univa...
dell'Ira Funesta cantami oh Diva
Che se canto io posso solo sputar Veleno in ogni dove.
Sparisci
Via Via Via!
La testa mi scoppia
Non è colpa tua
Non è colpa mia.
Devo per una volta chinare la testa ed urlare
che la sfiga esiste
e per l'ennesima volta ha avuto il suo bersaglio
Non mi dovevo spostare.
Avesse centrato me ... non avevo più ninte da fare.
Ed ora zitti.
Zitti tutti.
Non voglio sentire nemmeno un brusio
mentre raccolgo i pezzi del mio disgregato IO!

Farfalla che non volerà più



Calda notte d'estate che volgi al desio 
Inizio di un cammino nuovo e sconosciuto.
Come esile farfalla dalle ali spezzate la mia vita si rimette in gioco imitando se stessa e lo spettro che ne è rimasto. Anche i pensieri di adombrano lasciando spazio a voli che parevano esser infiniti ... che avrebbero dovuto durare più dell'attimo che è stato. Ma solo una cosa permane immutata e non è la porpora delle tua ali fragile farfalla.
La mia mano ti solleva ma non puoi volare più.
I colori svaniranno piano piano ... uno dopo l'altro per nascondersi nel nero che li avvolge precocemente rubando l'ultimo barlume di speranza evanescente.
I piedi si incamminano lentamente facendosi strada uno avanti all'altro in un susseguirsi di moti noti che si ripetono quasi con grigiore.
Qualcuno ha spento la luce.
Anche l'Ombra con essa è sparita. Non è più visibile. Il rifugio sicuro è crollato.
Inesorabilmente implodo in me stessa soffocando le grida.
Il Dolore non è parte integrante dell'Esistenza se si smette di ascoltarlo finendo di imprimergli un'importanza che non gli appartiene.
Cala il raggio lunare ad illuminare un volo sospeso a metà ... i fili sono stato recisi con gesto spavaldamente deciso.
Riposa ora inerme la farfalla tra le mie dita.
I Colori sono esplosi lasciandone le ali prive ... Il respiro è regolare e musicale. Pulsa il sangue irrompendo dalle vene alle arterie senza pace, alla ricerca dei perchè ... senza trovare risposte.
Forse risposte non ce ne sono. Forse si sono arrancate futili scuse per assenza di coraggio di chiamare le cose con il loro nome.
Ora come farfalla vorrei per un istante inabissarmi ... prender fuoco per rinascere a nuova vita. Non ho tempo di fermarmi o di pensare, devo agire e farlo in fretta.
La vita prende molto più di quello che da ...
Le cose andate non ritornano ...
Le minestre scaldate son la mensa dei mediocri ...
Quante frasi aleggian nella mente. Mi ritrovo a non essere in grado di afferrarne uno. Sono troppi e girano vorticosamente vibrandomi attorno. Lo spostamento d'aria è notevole. La farfalla pare muovere le ali spezzate ... ma è solo mera Illusione di quanto fu e non è e non essendo non potrà essere di nuovo.
Chiudo gli occhi aspirando una boccata di fumo.
La stanchezza mi pervade pesantemente.
Non è tempo di agire o pensare o supporre ... porto le mie stanche membra sopra il letto e mi ci affondo. Nessun fantasma adesso è in grado di interrompere la mia trance che piano piano sale per afferrarmi come un volo di farfalle.

lunedì 12 agosto 2013

Amabile Aroma



Abitudine Aromata Arieggi Amata Ad Assaporare Alibi Allusivi.
Ancora Ambita Aspetti Attimi Attesi.
Asprendo Aneliti Arcani Arranchi Assurdi Avvenimenti.
Anonima Avanzata Ad Addurre Amorevole Aroma.
Allevi Amorevolmente Austerità Abitudinarie.
Ambisco Afferrarti Alzandoti Aviamente ... Assaporandoti Ancora!

domenica 11 agosto 2013

Ali SPezzate




Leggiadria di un Passato dove all'Unisono la Musica abbracciava la Danza volteggiando sulle Anime Pure prive di menzogne e sotterfugi.
Un Tempo per ogni cosa
Ogni cosa a suo Tempo
Ed il Tempo arriva inesorabile con mani di Falce a spazzare via ogni Sogno o Desiderio disilludendo la vita.
E la Vita beffarda ride cedendo il passo alla Paura ed all'Incomprensione.
I contorni si sfumano come in una vecchia fotografia troppe volte rigirata tra le mani. Annientandosi piano piano.
Le crepe aperte non rimarginano. Come ferite che solcano la pelle in profondità ... raggiungendo la carne dolorante per i troppi colpi presi.
Oscurità totale.
La luce del sole è tanto scostante dalla clandestinità di una vita costruita sui sotterfugi dei "se" e sulle incertezze dei "ma" ed i "però" prendono piede ... PrepotenteMente.
Fumo negli occhi ed ombre addosso che alimentano le nebbie dei pensieri.
Tempo di Musica che sedi ogni pensiero avventato.
Non ho un'altra vita da vivere, mi faccio bastare quel che rimane di questa.



Eclisse



Una notte senza il giorno
Un giorno senza la notte
Il volo inarrestabile di un falco
La fedeltà di un feroce lupo

Favole
Sogni
Illusioni

Sortilegi, stregonerie, nere ed occulte magie.

La Mente cerca di ricomporre pezzi come in macabro Flash Back.
Un Dolore che avvinghiando stritola
Ed ancora il precipizio
il baratro
il vuoto pieno di nulla
il nulla che sa di vuoto.

La Katana tra le mani.
S'arresta il fiato.

Trema il Pensiero fremendo su se stesso.
Permane l'inconsistenza di un pugno di sabbia tra le dita che scorre piano.
Amaro.
Adagio inghiotte l'inerzia che s'impadrona facendosi strada
tra le viscere di un frammento d'Ombra che non riluce.

venerdì 2 agosto 2013

Presenze Presenti



E quando finalmente tutto tace riesco a percepire i suoni che di norma non mi riesce di ascoltare con la dovuta attenzione. 
Tante cose son successe.
Un susseguirsi di vicende che han decretato una fine inevitabile da tempo.
Frammenti di Essere sparpagliati qua e là a lacerar carni morte.
Corde robuste tranciate in due.
Attimi che non ritorneranno.
Qualcosa mi sta logorando da dentro. Molto più grande di me, troppo più forte di me. Annaspo con Rabbia Feroce imprecando ... come potesse servire a qualcosa.
Impotenza.
Dolore costante come unico amico fidato in questo oceano di solitudine che vado d affrontare in attesa dell'onda anomala.... che non tarderà ad arrivare.
E mi troverà lì immobile.
Pronta ad afferrarla e disgregarla con sarcastico sorriso.
Perchè non posso perdere.
Perchè non lo voglio perdere
In questa notte buia ed afosa mi aggiro con passo spettrale.
Non ho pace.
Afferro a due mani le briglie della vita.
Adesso decido io.