domenica 30 dicembre 2012

Idiota



Indecente Ibrido Idiota Inneggi Ipocrisia Inaccettabile Insultando Io In Imperfetta Imperfezione.
Istighi Immonda Imbecillità Inebriando Intimi Ignari.
Ingratitudine Inneggia Insaziabile Imbevendo Ignavi Istinti.
Inesistente Introspezione Ivi Incisa In Inadeguabile Ironia Instabile.
Intimando Idilliaci Intenti Ilarmente Imbevi Ipocriti Imbecilli Increduli.
Istantanea Ipocrisia Integralmente, Inconsapevolmente Istighi Ipocrite Immagini Inondando Io Ignaro Ignorando.
Ipocrisia Imbeve Innocenti Ilarità Immonde Immortali Inondano Incoscienti Illazioni Idiote.
Inestimabile Inseguitore In Idiozie Ignote Innalzi Ipocrisie Intorbidite Ed Intrise In Inconsce Ispezioni.
Impareggiabile Indifesa Insegui Idiomi Inesistenti Impossibilitato Ivi Incidervi Inni.
Imparerai In Indecenti, Immorali Indiscriminati Idiomi Imperterrito Inondando Inconsci Inconsapevoli.
Incandescente Idiozia Istighi Irriverentemente.
Ingratitudine Inneggi Impellente.
Io, Istrionicamente Incanalo In Idi Impassibilmente.
Imperterrito, Insolitamente Ideologo, Immagini Illusionistiche Idiozie. Insolentemente Innalzi Indice Intento Indebolitore.
Improvvisamente Iscariota Indietreggi Indecentemente Infiltrando Ipocrisie. Impavido In Intenzioni Interiormente Ipocrita Istrice Illudi.
Innegabilmente Immondo Immondezzaio Intento In Ironiche Ipocrisie Innalzando Imbecillità In Intenti Impareggiabili, Ineguagliabili Ibride Insane Idee Inventi Inscindibilmente.
Intoccabile Io!

sabato 22 dicembre 2012

Neve Rosso Sangue


Il viale alberato si erge maestoso
percorrerlo a ritroso ora devo
Gli occhi bendati mi squartano l'Anima
con quella saprò non inciampare

I rovi si alzano ai lati
brandiscono lembi di vesti e di pelle
Un manto di neve il selciato immacolato
il sangue lo riga a tracciare il percorso

Il gelo è d'impatto sul viso
cristalli son lacrime ferme mai scese
Il silenzio innalza il suo canto
le rose colorano i petali accendendoli

La vita scorre al ritmo incalzante del cuore
che rapido pompa il corpo straziato
Il respiro si fa denso di nebbia
nel vortice dolorante del mio cammino

I rami s'intrecciano sulle braccia ormai nude
spogliate dalle vesti e di sangue mantide
Calore e colore s'abbracciano forte
il coraggio diviene inerzia sottile

L'olfatto acutizza il suo istinto
essenza di rosa invade la Mente
L'udito si tende al rumore
il ramo si spezza sotto il mio piede

Urla la Rosa ferita
Piange il cielo che osserva
Stridono i denti dal freddo
Barcolla il mio piede ritraendosi

La notte è scesa inesorabile
mentre il freddo attanaglia la spoglia ora immemore
Bussa una stella levando una nube
rasserenata di gelo avanza mortale

Un battito d'ali che s'alza dal nulla
gracchiante cantilena ben nota alla memoria
Il corvo inclina la testa osservando
poi scatta ed afferra la Rosa spezzata

In volo si alza imponente
rubando quel che resta mischiato a quel sangue
Gracchiando si posa sui rovi
col fiato a scaldare il suo ultimo petalo

[Un ringraziamento a LadyShadow per la bellissima foto]

mercoledì 12 dicembre 2012

12/12/12


12/12/88 ore 13.00:
in un soffio l'ultimo anelito di Vita se ne esce dalla stanza straziando un'Anima e lasciando in eredità un ultimo flebile respiro a marchiare un cuore fatto sasso.
Il vuoto cala come un sipario su una scena di cui si poteva solo prevedere l'epilogo.
Mutamenti di intrecci di vite, scelte dettate da irrisorie ribellioni e spirito del contrario. Tutto si è fatto fitta nebbia dentro ed attorno, il vuoto lasciato non poteva essere colmato.
Laceranti ed inutili urla si sono alzate al cielo sordo.
Rabbie feroci si sono accanite  a fare scempio del poco rimasto.
Ma la vita continua.
Passano gli anni.
Una vita costernata di scelte sbagliate dopo un prematuro abbandono.
Il buio
Il freddo
La desolazione
Il rammarico
L'impotenza.
Sentimenti agguerriti si fanno cavalieri armati. Il vuoto aumenta e le rabbie taciute si fanno insormontabili mura dall'aspetto impenetrabile ... imperscrutabili le crepe. La roccia si fa sempre più dura dentro il petto e smette di comporre melodie.

12/12/08:
Si rompe il muro del Silenzio
Si manifestano le rabbie taciute
Si concretizzano i pensieri
Si rende noto quello che era stato taciuto per 20 lunghissimi anni ... ma non basta.
Il cuore rimane di pietra, di sasso i sentimenti e gli spiriti positivi.
Lo sfogo ha alleggerito di pochissimo la pesantezza dell'Anima.
Fraintendimenti ed incomprensioni
Volontà di non cogliere o comprendere si è eretta a stendardo.
E di nuovo il fiume del tempo scorre inesorabilmente veloce
Il vortice della vita non da spazio di soffermarsi il voluto ... o dovuto.
E le nebbie ritornano ad infittirsi.
Indistricabili rovi tutt'attorno iniziano a non far passare nulla.
Non passa il male, non passa il bene.
E cresce la consapevolezza che si tratta di sopravvivenza e non è vita.
Non c'è tempo per pensare
Non c'è tempo per recriminare
Non c'è spazio per sorridere con l'Anima
Il tempo non guarisce le ferite, ci da solo la dimensione dell'abitudine fino a darci l'illusione di non sentire più dolore. L'assenza è dolore e permane.

12/12/12:
Il vuoto è sempre una presente costante ora come allora.
Qualcosa ha scosso la coscienza fino a renderla visibile agli occhi di qualcuno che ha saputo ascoltare una sola volta per arrivare alla totale comprensione.
Qualcosa di radicale, apparso apparentemente per caso ha dato un senso a tutto quello che senso non aveva.
Non lo si poteva credere plausibile, eppure è avvenuto.
Ci sei
Ci sei sempre stato
Non cesserai di esserci
Continui a vivere dentro di me
Ma per la prima volta mi riesce di guardare con altri occhi
Vedo la stessa prospettiva da un'ottica diversa.
Un cielo stellato cambia dimensione se osservato da una piazza illuminata o da una campagna immersa nella tenebra. Eppure è sempre lo stesso cielo.
Questo è successo.
A te oggi è volato il mio pensiero
Il mio abbraccio
Il mio respiro
In realtà è così tutti i giorni da quando hai scavato questa fossa di vuoto incolmabile.
Ma adesso l'ho riempita di qualcosa di valore-
Questo non sarà il ..."solito triste Anniversario" perchè SO di non essere sola.
La tua Assenza fa male comunque ma la sopporto meglio perchè la comprensione di cui credevo solo tu fossi capace l'ho scoperta in due occhi di cielo che mi stanno sempre addosso come facevano i tuoi.
La mia fronte per prima ha sorriso.
La tua energia la percepisco ancora nitida e chiara
Ti possa questa tranquillità che adesso mi porto dentro donare pace ovunque tu sia.
Voleremo su quel Veliero prima o poi
Ma non oggi.
Oggi è il giorno più brutto dell'anno perchè qualcuno ti ha strappato la vita tra le mie braccia.
Ma non sono più arrabbiata.
Ho trovato un sereno equilibrio.
Ed anche un sorriso per te
Per te che hai saputo esserci sempre
Per te che mi accettavi per quella che ero
Per te che sei stato il primo ad amare anche tutti i miei difetti.
Posso oggi dirti solo ... grazie di essere stato te stesso con me ed avermi permesso di diventare la persona che sono. A colori, perfettamente imperfetta squilibrata il giusto, con il coraggio di osare e nessuna paura nel cuore.
A te che ho amato più di me stessa
A te che dopo tutti questi anni sai insegnarmi qualcosa anche con la tua assenza .. a te papà!

sabato 10 novembre 2012

Lettera ...





Qui diluvia di brutto ...
Freddo nelle ossa
Caldo nel cuore dove la tua costante presenza permane
Sempre
Incontaminata
Maestosa
Al di sopra di tutte le brutture che ci circondano.
La mia vita è cambiata
Quando ho girato l'angolo di strada che incrociava la tua ...
Quando ho felicemente inciampato in te
Cadendoti addosso per comprendere appieno che la perfino la nostra pelle si reclama
Come fosse un  tutt'uno.

Amo ogni cosa di te
Il tuo parlare
Il tuo sorridere
Il tuo prendermi in giro
Il tuo essere serio
Il tuo sapermi ascoltare e comprendere
La tua aria complice
La potenza dei tuoi occhi che sanno risvegliare in me desideri che non conoscevo
La forza delle tue braccia che mi stringono a pretendermi
Il calore del tuo petto che mi protegge con calore.

Sono pazza di te Michele
E davvero non so più come fare a dirlo
Ma inventerò modi per dimostrarlo
Giorno dopo giorno
Per tutti i giorni della mia vita
E fino a che avrò un respiro ... a Te solo sarà dedicato.

Vivo in te e per te
E sono felice che sia così
Ti adoro!

Tua per sempre


B.


Buongiorno amore mio 
qui solo nuvolo , ci sei tu a scaldare il mio cuore ogni giorno di piu 
amo sentirti addosso 
amo guardarti 
amo ascoltarti
amo giocare con te
amo sentire il tuo calore addosso 
amo stringerti la mano 
sei meravigliosamente tutta mia !!!
io sono innamorato perso di te e sappi
che non smetterò mai di dirtelo , dimostrartelo e fartelo sentire in ogni istante 
una marea di baci avvolgendoti tra le mie braccia 
ti amooooooooooooooooooooooooooo

tuo per sempre michele 


Ovunque sei ... mi manchi!

Ma sei sempre dentro di me, ti sento parte integrante del mio essere... come un'estensione irrinunciabile!
Tutto è iniziato piano, per gradi ma rapidamente allo stesso tempo.
Ed eccoci qui, ancora mano nella mano a sfotterci e daare sempre il massimo di NOI per NOI.

Si Amo indispensabili
Si Amo costruttori del nostro domani
Si Amo un turbine di passioni che avvolgono le nostre anime
Si Amo oltremodo pronti a sorreggere l'altro
Si Amo onestamente sempre noi stessi
Si Amo coerenti come nessuno
Si Amo NOI
Si Amo Te
Si Amo ... e non cesserò di amarti.

Michele sei un uomo meraviglioso,
Sono una donna fortunata a poter dire... "è la mia mano quella che stringe"
Sono così ... mi fai provare emozioni indescrivibili.

Ti Amo Michele
Oggi più di ieri ma un peletto meno di domani


PS: io ti amo un baobab di più prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Ho voglia di sentire il tuo respiro addosso Amore Mio!

Tua per sempre

B.
PS: ma quanto siamo cretini? Risposta corretta: Mai abbastanza!


domenica 4 novembre 2012

Paura sfida Neurone Solitario



Paura: BOO!

N.S.: Paura eh?

Paura: Beccata in flagranza di reato pare …

N.S.: Ti sembro il tipo al quale possa sfuggire qualcosa? No dico … mi hai guardato bene in faccia?

Paura: Si si e poi la tua fama ti precede non ti scaldare, so chi sei anche se magari non so che fai ma questa è tutta un’altra storia.

N.S.: Aguzza l’ingegno bimba che la mia fama mi precede, ma che davvero?

Paura: Non vedo la folla dinnanzi alla tua porta, E’ facile desumere che conoscenti, nessuno osa …

N.S.: Mi vuoi far credere che sono diventati tutti così astutamente strategici da aver apito che non si batte un chiodo e stanno alla larga pure senza cartelli? Figuriamoci! Qualche fessacchiotto che bussa lo trovo sempre.

Paura: Non negli ultimi tempi noterai. Ci ho pensato io ad intrattenere tutti.

N.S.: Ebbrava lei! Sta a vedere che mi tocca pure dire che dopo quest’affermazione … mi stai simpatica. Cosa posso fare per te dato che sin qui ti sei spinta?

Paura: Ammetto d’essermi persa qualche sorella e mi chiedevo se si fosse spinta fino da te. Sai, loro conoscono l’arte dell’insinuarsi in ognidove.

N.S.: Ovunque, quantunque everytime you want … Non esageriamo che qui nessuno passa senza la mia permissione. E siccome di norma concedo al massimo un paio di minuti, ricorderei le suppliche di un gruppetto di fanciulle in erba atte ad entrare nel mio regno fatato e ... MagnificaMente Deserto.

Paura: A dirla tutta, non son fanciulle che chiedono permesso, o che che si fanno notare. Piano piano quatte quatte, loro entrano da qualsiasi spiraglio e in men che non si dica, senza che tu abbia il tempo di accorgertene… ti hanno invaso.

N.S.: Adesso mi pare si esageri! Chi potrebbe non accorgersene? Controllati bene attorno. Ti pare che in questo bellissimo spazio vuoto mi potrebbe sfuggire anche solo una piccolissima presenza?

Paura: In effetti hai fatto un ottimo lavoro, te ne devo dare atto. Ma le Paure, mie sorelle, trovano sempre il modo e la via di insinuarsi infilandosi dalla più piccola fessura. Non le sottovalutare. Non ti sopravvalutare.

N.S.: Vedi forse finestre qui? O crepe profonde da lasciar passare qualcosa?

Paura: Eccome! Ci sono molte brecce qui da poter usare. Orecchie, narici, occhi e bocca … entrare qui per tramite di uno dei 5 sensi … non è poi impresa tanto ardua.

N.S.: Apparenza. Mera apparenza! E tu a quella ti sei soffermata? Controlla meglio ciccetta. Lo vedi quel grosso tubo che attraversa la stanza? Parte da un orecchio e termina nell’altro. Tutto quanto viene detto vi si incanala senza sporcare o intaccare il mio mondo. Avevo bisogno di un palo su cui stendere i panni. L’enorme mensola in alto è l’unione delle cavità oculari. Una bellissima libreria ci è uscita ammettilo. E quel che scende sotto di essa dall’apparente sembianza di una scrivania, altro non è che l’unione della cavità delle narici e se osservi attentamente il sotto … non è uno sgabello da pianista a caso. La bocca è così sigillata. A me … NON la si fa!

Paura: Vedo vedo … astuto non c’è che dire. Hai chiuso la via a rumori che possano risvegliar memoria … a visioni che atterriscano … odori che sono i re dell’emergere a galla di ricordi remoti che si credono sopiti. Ma hai anche chiuso la bocca al tuo manifestarti. E non puoi proferir parola. La strada è a doppio senso.

N.S.: Oddio! Mi sto cagando sotto dalla paura per quanto mi dici. Guarda un po’ … rebalto lo sgabello e ti mostro quanta merda sono in grado di far uscire dall’apertura che tu chiami bocca.

Paura: Rispetto sottozero vedo. Ancora sottovaluti le mie sorelle. Se hanno deciso di entrare, nemmeno tu le puoi fermare.

N.S.: Non ho il controllo totale di questo insulso organismo è vero. Se decidono di appiccicarsi al molliccio fegato faranno certo breccia … ma da lì ad arrivare qui … la vedo ardua. Il cuore poi è divenuto un facile bersaglio, vuoto nelle sue 4 cavità permette a cani e porci di entrare, ma anche in questo caso, lì confinate resterebbero. Casa mia è meglio di un bunker. Nulla passa senza che io non lo permetta e se decido che tutto esce … bhè il pannello centrale dei comandi è in mano mia, Tutto il resto segue.

Paura: Mi stai forse cercando di far credere che qui non ha albergato mai … paura?

N.S.: Questa stanza NON è un albergo! E con il conto che avrei presentato a preventivo stai sicura che avrebbero “albergato” altrove.

Paura: Ti vedo bello sicuro di quello che dici. Pare che nulla ti possa fare cambiare idea o ti possa mettere in condizione di vedere la stessa cosa sotto ottiche diverse.

N.S.: Qui vige una sola ottica. La mia! E se non ti sta bene, gira i tacchi e torna da dove sei venuta. Se credevi di trovare vitto e alloggio gratis qui … hai fatto i conti senza l’oste.

Paura: Ma … l’organismo che ti ospita è sempre consapevole di quanto tu ti creda un dio?

N.S.: Mi creda? O_o

Paura: Sta a vedere che sei così gasato da crederci pure un dio!

N.S.: Non vedo che cosa possa mancarmi. Come lui sono autosufficiente ed anzi … le sorti di questo creato le decido io. Al contrario suo non necessito di creare omuncoli per noia o perché mi sento solo. Sono sempre in compagnia dell’Essere che più stimo al mondo: ME! E la noia, non so dove stia di casa.

Paura: E non temi che alla lunga, invecchiando, tu possa perdere fermezza nelle tue posizioni? Il tempo passa anche per te. Prima o poi si romperò un tubo e da una di quelle fessure mi vedrai entrare gelandoti il sangue nelle vene.

N.S.: Ahahaha vene? Lo vedi che hai di nuovo spagliato apparato? Quello scorre in rigagnoli tra cuore e fegato. Io sto sopra a tutti e tutto domino. Lo so lo so … sei femmina e presumibilmente femminista e vorresti che l’universo maschile tremasse al tuo passaggio. Ma io non sono un “maschile” qualsiasi. Il mio regno sta in una femmina e anche se lei non lo ammette, facciamo un ottimo gioco di squadra per fronteggiare scrocconi come te che si alimentano di organismi altrui.

Paura: Siete una fortezza inespugnabile. Questo mi è chiaro. L’unione e la complicità vi danno forza e vi rendono invincibili … per ora. Ma ricorda che basta anche solo un piccolo screzio, l’assenza di dialogo … e noi saremo qui pronte ad invadere devastando dall’interno.

N.S.: Misera esistenza la tua perpetrata nel controllare uno sbandamento nostro. Non hai un cazzo di meglio da fare? Tu controlla e vedrai se il tempo mi sbugiarderà, che dinnanzi a tutti voi noi non abbiamo screzi e siamo compatti ed uniti. Meglio se provi a fare il tuo … lavoro … altrove.

Paura: Il primo round è tuo ma … tornerò!

N.S.: … un anno non è un secolo … (Sbam!!!)

Paura: Almeno con questo sbattimento ha levato un po’ di polvere … osso duro, mannaggia a lui!

N.S.: Chissà che un po’ della polvere di senno non le si sia riversata

sulla testaccia dura


giovedì 1 novembre 2012

Delirio Assoluto


Fredda come la lama di un rasoio ben affilato riaffiori alla memoria ridestando gli antichi fantasmi assopiti. Tremolante come foglia autunnale al vento dell'autunno esposta è la volontà defraudata di ogni sua certezza. Si barrica il sorriso nell'ombra dell'incertezza che lo spirito fa tremare bagnandolo di insicurezze. E la nebbia affonda i propri artigli laddove è facile far breccia ... Uno spiraglio in un muro alzato troppo velocemente. Sobbalza un pensiero al palesarsi di una figura astratta che si concretizza nella mente malata di chi sa vedere oltre il visibilmente celato.

Appari e scompari
Incerta certezza
Stupidamente astuta
Diabolicamente angelica
T'inarchi e raddrizzi
Velocemente lenta
Glacialmente calda
Frizzante e liscia
Divarichi serrando

La memoria scava un tunnel per riaffiorare piano in superficie. Consapevole e certa di trovare riscontri concreti in paure mai scomparse totalmente. Nutrimento garantito che alimenta esponenzialmente la crescita di quello che avrebbe dovuto morire. Si leva un Urlo a scoperchiare una pietra tombale dove giaceva immemore nel tempo la spoglia del terrore che intrecciato abilmente aveva fortificato il Male. Detentore del potere per sconfiggere ed annientare la tua ombra. Il fantasma si alimenta col sospiro tuo inerme facendosi sempre più maestosamente ruggente.

Vivi morendo
Gridi in silenzio
Ti nascondi risorgendo
Espelli inglobando
Annulli lievitando
Eviti affrontando
Uccidi accarezzando
Vendetta è il tuo perdono.

La bestia immonda si contorce su se stessa altalenando vittimismo a spietata carneficina. Le urla del silenzio sfociano in lacrime liberatorie mentre le braccia serrano le ginocchia rannicchiando l'Essere nell'angolo della Vittoria. Libera la Mente da questo Dolore lancinante, espelli con il canto la rabbia che attanaglia. Placa la tua sete alla fonte della Vita. Chiudi il cancello varcando la soglia che renderà possibile l'assai poco probabile cercando di mantenere fedeltà ed amore a te stessa.

Libera la bestia che è in te se la vuoi dominare
Afferra la tua vita tra le dita
Sii l'artefice del tuo destino
Vivi fino all'ultimo respiro
Inchioda le paure a quella croce
Non permettere che il Terrore abbia il sopravvento.

Il Dolore è forte
defrauda il tuo essere della voglia di alzarti
ma è Passato
e non permettere a ciò che fu
di influenzare quello che potrebbe essere
Ricorda che di Paura ... si può morire.



Viene il tempo di fermarsi 
di bagnarsi di poesia 
di sentirsi parte di una sinfonia 
si raccolgono le stelle 
e una luna che non sai 
e la notte si fa bella, come mai 
un momento di infinito che si scomoda per te 
perché un uomo che ha vissuto 
ha più di un mondo dentro sé... 
Se si svegliano i ricordi 
vedi sciogliersi i ghiacciai 
col pensiero le montagne, muoverai. 
Sono lacrime d'amore, 
perle rare quei perché 
se un sorriso avrai strappato, beato te... 
Se non senti più dolore, 
e non c'è vita dopo te 
se hai istruito bene il cuore 
niente può ferirti ormai. 
Un circo, ormai deserto, 
gli abiti da clown. 
Di un uomo, stanne certo non si riderà 
la vita si diverte 
crudele a volte lei 
ingannala se puoi 
fatti trovare vivo e qui. 
Di timori e d'incertezze 
ci si muore e tu lo sai 
dai, spalanca la finestra 
respira il sogno più che puoi. 
Fuori maghi, giocolieri, 
domatori e nani via 
metti in pista la tua nuda verità... 
E l'applauso di stasera 
è uno solo, quello tuo 
che ti piaci e ti diverti 
soddisfatto come un Dio. 
Il circo, la tua arena, 
buffo e goffo ma... 
Chi ti ha deriso questa sera capirà. 
Né talco, né rossetto non usarli più 
pagliaccio ieri sì 
ma sotto quella luce lì... 
Immenso sei... immenso sei... se
i

lunedì 22 ottobre 2012

Senza Senso



Salmastro Sapore Solleva Sapientemente Sensazioni

Sublime Sintesi Suggella Spettrale Sinapsi

Se Sapessi Surclassare Sedimentari Simboli

Saprei Simboleggiare Sinuosamente Serpi Schifose

Solo Subconscio Sopperisce Sicuro Segreto

Spedendo Siluri Silenti Scesi Slittando

Sorvolerei  Sapienze Scoscese Scosse Sinistramente

Se Sospettando Sapessi Sostenere Situazioni Strane

Sarei Simbolo Svastico Sostenitore


Semina Sabbia Sopra Selciati Salati

Spolvera Sicuro Supreme Stille

Sovrasta Silenziosamente Sevizie Sepolte

Smembra Spietatamente Solo Se Spinto

Spontaneo Sarà Sistemato Spirito Sacrificale

Sole Splendente Sublimerà Solennemente

Se Saprai Stendere Sudari Sopra Stupidi Sistemi

Sarai Seriamente Sospeso Senza Spirito

Solo Sistemazione Sospensoria Senza Sanità!

domenica 14 ottobre 2012

Insana Follia


Percorsi
Bivi
Esistenze

Le nostre vite sono caratterizzate
da qualcosa che le accomuna tutte.

Siamo soli

Nasciamo soli.

Percorriamo dei tratti della via della nostra esistenza
per mano
per tratti più o meno brevi
condividendone la scia con chi ci è accanto.

Ma può mutare.

Nessuna esistenza è accompagnata per tutto il percorso
da un'altra.

Soffriamo soli
Lottiamo soli
Moriamo soli

Sempre fondamentalmente soli di fronte
alo specchio dei nostri tormenti
Assaliti dai nostri fantasmi

Erranti vaghiamo
cercando di colmare
gli spazi vuoti dentro noi,

Ama la tua Solitudine
Lei è la sola vera compagna della tua Vita!

Metamorfosi


Altisonante rimbombo riecheggia feroce dall'altra stanza
Il Varco ha spezzato i propri sigilli
Spettrali le Ombre che si insinuano dardeggiando le feritoie

Anima appesa attenti ansiosa assetata, affamata

Si soppesa la Paura prendendo forme note alla memoria
E lo stridere di lama ora bussa dall'armadio impaziente
Antica ruggine credeva di aver trovato stabilità

Spirito sogghigni senza saper scindere sensazioni

Si leva un Boato
E quello che era stato sigillato
ora spalanca il suo Portale
in un avvicendarsi di pene e sofferenze
mai sazie di energia
pronte a lacerare brandelli di luce

Fantasma festeggi felice forse facendoti Fiera Feroce

Rumore di passi seguono risate amare
Lacrime salate cedono il passo a sorrisi fiochi
Si erge maestoso urlando: "Vendetta"
a chi aveva confinato il male
reprimendolo in angusto spazio confinato
Libero ancora di vagare e saccheggiare
e nulla lasciare intonso al suo passaggio

Essenza esitante esiliato esprimi energicamente Estasi

Cede la luce il passo alle Ombre
Serpeggiando dilagano riempiendo ogni spazio
Sigillando ogni fessura
Colmando di marciume quello che attraversano lordandolo

Energia elettrostatica empia esigi entità evase

Tempo di rivalse su quello che è stato defraudato
Paure che si ergono a nascondere le grida della gioia
Esitazioni dettate dai timori di non farcela

E Tu lo sai
E Tu sogghigni
E Tu graffi lacerando
E Tu soffi
E Tu tiri le tue corde
E Tu inneschi le paure
E Tu vuoi tornar padrone
E Tu incarni la tua rabbia
E Tu alzi la tua mano
E Tu godi della resa

Sono pronta
Ora come allora
La katana mi si incarna nella mano
Una volta sei entrato

Sono pronta
Ti ricaccio e riconfino
Sto affilando le mie zanne
Il mio sangue di Vampiro si fa denso

Che la lotta abbia inizio
Che Tu possa farmi male
Ma non possa defraudarmi
Ciò che Amo non lo tocchi!

Vieni avanti
Non ti temo
Ghigna pure ... io non tremo
Le tue lame le conosco
So evitarle sorridendo
E t'illumino la rabbia
col Diamante che ho nel cuore

Non ho un'Anima da perdere
Tu la tua a me hai legato
e verrai riconfinato
Sarà dura questa Guerra
Tu mi lancerai a Terra
Ma son pronta e rialzarmi
e pretender quel che hai da darmi

La porta adesso è aperta
Hai lottato e scalcinato per riuscire a scardinarla
E stavolta che tu sappia ... la sconfitta troverai
Non sarà più sufficiente in sordina ritornare
da dietro il Muro a spiare
per carpire Energia
adesso rivoglio la Vita Mia!

Un Epilogo annunciato mostra i denti ed unghie forti
Quel che non hanno avuto i vivi, non avranno certo i Morti.

Ridi
Io ti sento
Tu lo sai
Non mi spavento.

Ho trovato il tuo cappello ... e la corda ... la katana

E nell'Ombra della stanza osservo l'aria che si muove al tuo passaggio
Questa volta ho qualcosa di realmente Immenso
E non ho più la volontà di arrendermi alla tua
Adesso le danze sono iniziate

Scopri l'Asso, anche due, bara imbroglia inventa qualche cosa
Che di perdere stavolta ... non se ne parla proprio!

Tempo di saldare il tuo conto
Con me che sai bene, non faccio sconti.

Danza Macabra dinnanzi alla tua porta
In un oblio di ombre che cercano di distrarre la mia mente offuscandola
Ma il giochetto non funziona.
Ho ben chiaro cosa voglio
Ho ben chiaro cosa non voglio
Si ridesta l'aspra lotta per un po' accantonata
L'Eternità adesso appartiene a me quanto a te
Ma la rabbia non alberga nel mio cuore
E la mia mente ha una lucidità che non puoi capire

Fitte nebbie attorno a te
Capire non potresti ... fisso la corda a spiegazione
So che hai capito.
Adesso attendo la tua prossima mossa ...

Sono pronta
Ora molto più di allora!

lunedì 8 ottobre 2012

Silenzio Inferno


I Silenzi del Tuo Cuore
lacerano spesso la mia pelle

Tutto DannataMente preventivato
ma straziante oltremodo.

Ogni odore diviene Ricordo
Ogni attesa si muta in speranza
Ogni battito si fa Desiderio
Ogni respiro assottiglia l'Assenza
Ogni lacrima
Ogni Sorriso
Tutto è l'Essenza Tua stessa

Scorri in me nutrendomi
Grafi le mie corde
Pizzichi le mie fantasie
Accarezzi le mie attese
Abbracci il mio Fuoco ed ardi con esso.

A Te
A Te che hai saputo venire
A Te che hai saputo restare
A Te che hai saputo vedere
A Te che hai saputo comprendere
A Te che che hai saputo Amare come mai prima
A Te
A Te perchè Ti Amo
A Te perchè mi ami
A Te perchè sei Tu
A Te perchè non ho bisogno di altro
A Te perchè sai dare
A Te perchè sai pretendere
A Te ... solo e per sempre a Te!


"la notte si è spalancata in un largo silenzio ed ha nascosto i suoi rumori ... noi due distesi sotto un cielo di stelle stanche ad ascoltare la voce del fiume ... i tuoi capelli vaghi accarezzano il mio viso mossi dal vento che ti ha rubato i vestiti adesso ogni odore diventa un ricordo le stelle vengono a specchiarsi nel fiume e ci scoprono insieme tu che non dici niente ... sul tuo corpo ci sono i miei silenzi sul tuo corpo scivolano i miei sguardi respiriamo l'erba sdraiati l'una accanto all'altro sotto l'ombra della notte ... amore ma chi sei? io che ti sto vivendo forse non lo saprò mai cosa sei ... domani che farai? domani starai qui a gridare voglio solo te io voglio solo te ... amore ... le tue labbra di primavera mi hanno baciato e il tuo corpo si è piegato sul mio corpo ... ora sento la tua voce e la mia voce che si rincorrono nel silenzio si chiamano ... la notte è ferma e solo il fiume continua la sua cantilena noi ci guardiamo stupiti ed io ti amo ... amore ma chi sei? io che ti sto vivendo forse non lo saprò mai ma io ti cercherò la notte d'un aprile per gridarti voglio solo te io voglio solo te amore amore amore amore"

sabato 22 settembre 2012

Equinozio d'Autunno



Poison osserva la sala è ghermita di persone, gli sposi sono ai piedi dell'altare di pietra in attesa che il loro Giuramento venga suggellato. Emozioni di gioia e paure si frastagliano strillando all'unisono. L'Atmosfera diviene pesante e fitta di ombre che lasciano spazi come solchi profondi ai dubbi ... Pare nessuno sia presente a suggellare quest'Attimo d'Immenso.

Poison osserva le presenza auscultandone i battiti altisonanti. Gli sposi esprimono perplessi con lo sguardo, l'incertezza del momento. I testimoni si scambiano rapide occhiate sfuggenti e dense di Pathos.

Poison punzecchia col gomito la locustella seduta al suo fianco facendogli protrarre lo sguardo innanzi, oltrepassando la coppia in attesa di quello che accadrà, per vedere loro oltre ... gli altri 2 testimoni seduti a loro di fronte.

Poison lancia un'occhiata complice e furtiva al marito seduto dall'altra parte della barricata e lo incita con il sopraciglio destro inarcato a tenersi pronto. L'aria si fa densa e gli Sposi sempre più impazienti e scostanti. Si inizia a sentire l'odore della Paura.

La locustella abbassa lo sguardo inforcando le scarpe per trattenere un mezzo sorriso mentre si accinge a cercare l'occorrente per porre fine alle indomite paure dei Promessi Sposi.

Michele si fruga furtivamente nelle tasche cercando di non alzare gli occhi per il timore di incrociare sguardi che sa esser complici rimescolando quanto gli occorre. Respira profondamente trattenendo un sorriso.

Azzurra si arriccia nervosamente i capelli con le dita e attende un cenno di segnale per afferrare quello che ha sinora gelosamente nascosto e custodito per questo Momento. L'aria si infittisce di Mistero.

Poison sostiene altezzosa lo sguardo della sorella che con aria implorante cerca di carpire una risposta dalla sua Mente. La nebbia è fitta e densa e la paura sta per prendere il sopravvento. Pizzicando il fianco della locustella si alza con cenno di capo agli altri due Testimoni.
                                                                   
Poison sghignazzando estrae un cuscino di Vampirico pugnale bardato e lo prende tra le mani in attesa che l'altra sorella faccia altrettanto con quello degli anelli. Lanciando uno sguardo al marito fa cenno di attendere un solo istante, che la locusta abbia da prendere il Calice vuoto in attesa d'esser riempito.

Poison, appurato che siano in 3 a portare l'occorrente per un Rituale di tutto rispetto, lancia un'occhiata a Michele e mostrando le zanne in un sorriso gli fa cenno di dirigersi al di là delle due Anime in attesa.

Poison, guardando Michele procedere, spinge la locustella con il suo grosso Calice in mano a dirigersi col di lei marito pronto ad affrontare gli sguardi attoniti dei Giuranti. Sorridendo alla sorella minore le fa cenno di dirigersi a lato dell'altare di pietra con il suo cuscino in mano facendo altrettanto.

La locustella divertito osserva il corretto posizionamento di quelli che paiono assomigliare ai 4 terribili Cavalieri dell'Apocalisse e si scosta un attimo da colui che celebrerà per timore d'esser investito da una pagina del grosso libro che ora gli vede in mano.

Michele sorride mostrando gli aguzzi denti e rassicura i Novelli che tutto procederà per il giusto verso.  Apre il libro pronto a seguire le tracce del Cerimoniale ed invita gli Sposi ad inginocchiarsi al cospetto dei 4 che non saranno solo Testimoni dell'unione, ma unione stessa.

Michele al cospetto delle persone che hanno deciso di esser presenti in questo giorno di festa per Njamh e Salvo li benedice con l'imposizione delle mani sui loro capi chini assicurandosi che i due siano qui presenti in piena ed assoluta Libertà e consapevoli di quello che si accingono a fare.

Poison scruta l'aria Austera e severa del marito mentre con immonda serietà chiede loro conferma di essersi presentati in piena consapevolezza e libertà per giurarsi Appartenenza Eterna roteando poi gli occhi su Azzurra e la lucustella con l'aria interrogativa di chi si sta chiedendo se le loro menti sapranno essere Ferme.

La lucustella osserva i due sposi ancora inginocchiati e sgomitando il celebrante lo informa di avere il calice vuoto. 

Michele trattiene una risata evitando lo sguardo degli sposi.

Azzurra e Poison si scambiano occhiate furtive trattenendo tra le mani saldamente i cuscini pronte ad usarli nel Cerimoniale.

Michele protrae le braccia al cielo enunciando a voce così alta che anche l'ultimo invitato seduto in fondo lo possa sentire (si tu proprio tu inutile che ti giti) "Siamo qui riuniti per Vincolare Cuori e Anime di queste due creature Immacolate".

Poison, guardando lo sposo ridacchia e sussurra: "I corpi dopo Salvo, sappiamo che stai in astinenza da mesi" Sghignazza.

Michele aggrappandosi saldamente al Libro enuncia le fatidiche parole che avrebbe volentieri evitato ma che non si possono omettere in un rito Solenne e chiede con voce ferma e pacata ma altisonante allo stesso tempo: "Qualcuno ha il potere di opporsi a questa unione?"

Poison abbassa mestamente il capo serrando la mascella nella speranza che il Silenzio totale calerà tutt'attorno come un velo che calando si mescola alla chioma di una Sposa. Ma teme che frastuono possa turbare l'Equilibrio del Silenzio

Poison solleva lo sguardo in direzione della navata centrale e vede un losco figuro inamminarsi verso di loro con il braccio ed il dito indice puntati verso il cielo. Le sue parole sono più fastidiose di un riccio nelle mutande intento a grattarsi la schiena.

DonAbbondio Resident avvicinandosi a passo svelto urla: "Questo matrimonio NON s'ha da fare!" 

Poison nota che volgono lo sguardo inferocito e misto a stupore al personaggio che dal nulla pare apparso. Gli sguardi si fanno interrogativi e come in risposta ad una domanda non ancora posta si ode dal nulla la Rottura del Silenzio.

DonnAbbondio Resident: "Scusate devo aver sbagliato cerimonia, non è la Monaca di Monza che si deve sposare qui?" 

Poison ha lo sguardo rabbiosio in perfetta sintonia con tutti i presenti e velocemente posa la mano sull'elsa del pugnale anzitempo cercando di dirigersi verso il losco individuo strillando "Tu stai solo facendo una grossa confusione ma versaci la tua Anima e salveremo le tue carni"

DonnAbbondio Resident abbozza col capo un misero si e imbarazzato per la figura nonchè terrorizzato per quel il patto che involontariamente ha teste' suggellato va a sedersi  in fondo dietro l'ultimo degli invitati in tacito pentimento.

Poison protende orecchie ed antene assieme a tutti i presenti e con gli occhi cerca lo sguardo dei complici pronta ad azzannare chiunque osasse contrapporsi a questa insana unione.

Michele innervosito dall'oscuro presagio appena manifestatosi, riprende compostezza e con un lungo e profondo respiro riprende il pieno possesso del suo auto controllo

Michele alzando lo sguardo senza  perdere di vista l'ospite in fondo, solleva le mani dalle teste degli sposi dicendo: " Un Giuramento è un legame Indissolubile che unisce due persone nella fiducia e nel rispetto della parola data."

Michele volge lo sguardo verso la consorte continuando: "Mi sia portato il pugnale dell'appartenente alla nostra Antica stirpe, Caino per dare inizio al più antico tra i rituali. Il rito Vampirico",

La locustella sbatte il calice come ad incitarne il riempimento osservando lo sguardo goloso che Poison sembra aver posato su colui che vanamente aveva tentato di opporsi a questa unione.

Azzurra tossisce sgranando gli occhi per strabuzzarli al cielo.

Poison, sentendosi leggerissimamente osservata, inclina la testa con aria di chi sa sempre bene il fatto suo e porge il pugnale al marito il quale fissandola le dice di prendere saldamente anche il polso del futuro sposo.

Michele si accinge  a solcare col pugnale il polso tremante dello sposo.

La locustella si passa la lingua sulle labbra assaporando il riempimento del suo calice.

Azzurra sorride guardando l'aria attonita negli occhi del giovane vampiro rassicurando una delle sue pulci che non farà la stessa fine.

La locustella la incita a strizzare meglio il di lui polso per ottenerne una quantità maggiore minacciando di farlo lui stesso.

Michele afferra velocemente il polso e lo medica leccando il sangue in eccesso prima che possa avere il tempo di coagulare disperdendosi.

La locustella gli lancia un'occhiata truce e minacciosa come a lasciar intendere che il secondo polso lo vuole "medicare" lui.

Poison sorride divertita e con la coda dell'occhio controlla il losco figuro dell'ultima fila.

Michele rialza le braccia e con aria austera ordina a Poison di porgergli il braccio della sorella che vede tremante. Con un colpetto di spalla si fa complice la locustella come a dirgli ... questa la "medichi" tu quando avrò finito.

Poison afferra il polso della sorella che sembra sul tracollo di un sanissimo ripensamento ma avvertendo un certo dolore alla tibia (presumibilmente un calcio della locustella affamata) stringe saldamente il polso della sorella e lo porge a Michele.

Poison sente stridere le orecchie avvertendo la contrazione mascellare della sorella maggiore e stringendola più forte la guarda rassicurandola. "Il dolore non sarà eccessivo" le sussurra. ma la vede strana. Un misto trapaura, imbarazzo e vergogna. Non capisce ma si adegua e procede in direzone della mano di Michele armata di pugnale.

Michele incide a fondo il polso della casta vampira lanciando un'occhiata di tacito accordo alla Locustella che sembra apprezzare parecchio ma ... ad un tratto gli si spalancano le narici, il suo olfatto di Vampiro fiuta subito l'inganno.

Poison arriccia il naso annusando l'aria densa. Il profumo è ben noto alla memoria. Si posa una mano sulla bocca a trattenere una risata e cerca lo sguardo della sorella che sta frugando il tappeto sul selciato. Vede che il suo viso è arrossato più del sangue che ha versato.

La Locustella alza una mano spazientito urlando: "Non mi importa sia di vergine, purchè sia Sangue!" E trattiene una risata incrociando lo sguardo dello sposo che pare non essersi reso conto dell'accaduto.

Michele inneggia: "Un legame molto saldo, Quando credi che sia una cosa, ti accorgi sovente che ci sono altre menti. Anche quelle che non vedi, tu le fiuti e vi ci credi!"

Poison, abbassando leggermente il capo. raccoglie lo sguardo vergognoso della sorella e volgendosi alla minore le sorride dolcemente. I suoi occhi sembran dire "Tu sei lycan e non puoi capire, Affina l'olfatto e trattieni le risa".

Azzurra affina lesta ma a non rider non è brava e di getto il viso nasconde nel cuscino perdendo una preziosa pulce tra le fedi degli Sposi.

La Locustella si fa passare il braccio della Sposa per poterlo medicare. Di soppiato e assai vorace lecca mentre tutto tace. Ride sotto i baffi scrutando l'espressione inebetita dello Sposo ignaro.

Michele strappa il calice di mano alla Locustella che sembra volerlo trattenere dirigendoselo verso il petto come a dire... qusto è mio questo è mio ... Si fa serio il suo sguardo e alla fine la Locustella s'arrende all'inevitabile e lascia la coppia piena di .. Sangue!

Poison osservando la scena e gli appetiti non riesce a trattenere una risata sperando che Azzurra nel frattempo sia bella e preparata..

Michele alzando il calice chiama la custode degli Anelli affinchè li possa intingere nel liquido che piano mesce sapientemente con moto ondulatorio dei polsi. "Azzurra, vieni ad intingengere gli anelli in questo sacro liquido che per osmosi è divenuto parte di un unico intero!"

Azzurra prende gli Anelli dal cuscino e li lascia scivolare con delicatezza nel calice cercando di non farne fuoriuscire nemmeno una sola goccia.

Poison constata che il momento è Solenne. Un solo Calice, un solo Sangue, Anelli che si mescolano all'Essenza stessa dell'Essere e del divenire per tramite di un 'Unione. "Una sola cosa adesso manca a suggellare il tutto." Pensa.

Michele Invitai Promessi a deporre le mani nelle mani e ad enunciare il loro Giuramento al cospetto di tutti guardandosi diritti negli occhi. "Che lo Sposo dia inizio, le sue parole devono mescolare il contenuto del Calice che sopra di voi si erge a testimone Supremo"

                                                                  GIURAMENTO DI SALVO

"Amore Mio,
non sono bravo con le parole, non mi riesce di descrivere esattamente ciò che sento dentro per Te ma spero Mio Tesoro, anzi, ne sono certo, di essere riuscito a dimostrarti con fatti, parole, emozioni ciò che provo realmente.
Ogni istante, ogni ora, ogni giorno vissuto insieme denso di Sentimento ed Amore ci hanno avvicinati sempre di più e completati a vicenda passo dopo passo, camminato fianco a fianco fino ad arrivare qui
Tu mi completi interamente.
Tu hai saputo ridarmi il sorriso, la grinta, la gioia di vivere. Hai saputo estrarre il meglio di me donandoti con semplicità e rinnovato entusiasmo ogni istante. Grazie di esistere Vita Mia.
Oggi siamo qui anche davanti al mondo intero per dichiararci Amore Eterno, per consolidare la nostra unione e divenire una sola cosa. Tu moglie ed io marito per sempre legati l'uno all'altra.
Da oggi inizia per noi una Nuova Vita, nel cammino che abbiamo insieme intrapreso e vorrei iniziarlo col dirti che Ti Amo da Morire e che farai di me l'Uomo più felice della terra accettando di divenire parte di me. Le parole spesso lasciano il tempo che trovano. Guarda i miei occhi e leggi nel mio sguardo la Felicità che mi doni oggi con un "si".

Tuo per Sempre
Salvo"

Michele annuisce rispettosamente mescendo e controllando che le parole dello Sposo si siano bene amalgamate al contenuto del calice e lanciando un'occhiata di disapprovazione verso Poison e la Locustella chestanno agognando per le parole che verranno prosegue.
"E adesso, dopo le oneste parole di un Vampiro agonizzante per il protratto "digiuno" mescolerò il Giuramento della pura, inviolata, giovane vergine vampira"

Poison non si trattiene. Evita volontariamente lo sguardo della Locustella e di Azzurra pensando a quale minestrone di prodotti assolutamente genuini potrà mai esserci in quel calice. E nota che una pulce della sorella sta nuotando allargando le zampe nella coppa.

Michele lanciando uno sguardo infuocato agli altri 3 Testimoni  zittedoli, volge lo sguardo verso la sposina e con un sorriso che mette in chiara luce le sue zanne la incita a dichiararsi apertamente mescolando le parole del giuramento a quelle dello sciagurato ed inconsapevole giovane vampiro.

                                                             GIURAMENTO DI NJAMH

"Siamo passi leggeri che lasciano orme su un prato incantato

Siamo passi di anime pure mischiate alla follia

Risa s'abbracciano curiose del poi, dell'oltre

Del conosciuto completamente oscuro agli occhi dei più

Dello sconosciuto completamente chiaro agli occhi di pochi

Carni che cercano se stesse nella completezza dell'altro

Passione d'Amare, Pretesa di Possesso

Persi uno nell'altro come fusione di gocce nel mare

Difficile vederci separati

Impossibile viversi separati

Questo siamo Noi

Oggi Sempre e Per Sempre

Ti Amo Vita Mia

Tua per Sempre Njamh"

La locustella impaziente ed affamato, muta lo sguardo in implorevole preghiera come a chiedere "Quando si beve?"

Poison lancia un'occhiata fredda come un rasoio a Michele per rammentargli che manca dell'altro.

La Locustella alza le braccia e con tono fermo e pacato rammenta ai presenti che trattandosi di Unione in Rito Vampirico, un morso è necessario a suggellarne l'unione. Il Patto deve essere di Sangue. E lestamente afferra il pugnale e con nonchalance se lo porta alla bocca leccandone le poche gocce rimaste.

Michele incita gli sposi a scampiarsi un morso profondo ma a trattenere quanto in bocca il sangue dell'altro pronti a sputarlo nel calice e completare così il Rituale.

Poison osserva la scena pensando all'acquolina che prima aveva pervaso la Lucustella e chiedendosi se gli passerà dopo che Salvo avrà per bene sputazzato nella Coppa il sangue della giovane verginella.

Azzurra volge il capo dall'altra per non assistere alla scena puntando lo sguardo all'oscuro individuo e vedendico quasi sembianze canine.

Michele risolleva la Coppa soddisfatto. Gli ingredienti ci son tutti. Li rimescola sapientemente con attenzione e prima di porgere la coppa agli sposi, sgomita la Locustella dicendo: "Ti vuoi dissetare ed il patto suggellare con loro?" Sogghigna.

La locustella squote ferocemente il capo a destra e a manca. "Son vampiro di stirpe antica. Il rituale prevede che solo un lycan possa unirsi e intingere al loro intruglio" Sogghigna trattenendosi e gira il capo verso Azzurra

Azzurra con aria schifata trattiene una smorfia e dice: "Voi siete i Vampiri, gli esseri superiosi, a noi poveri canidi bastan le briciole. non beviamo il vostro sangue" E credendo di non esser vista sputa a terra.

Poison dissentendo con vigore guarda i vili e medita di unirsi a loro. "Il momento è Solenne ma deve appartenere solo a loro. Son concorde con voi tre ... che lo bevan loro tre ..." Sghignazzando poi aggiunge correggendosi "Ops... volevo dire due ma mi sarebbe saltata la rima" E trattiene una risata.

Michele porge il Calice dorato alla bocca degli sposi e li invita a condividere non sol gioie ma tutte le cose in esso contenute (la piccola pulce compresa così è una in meno nella mia eredità).

Poison osserva gli Sposi bere avidamente, mentre la sorellina si gira disgustata e Michele e Locustella se la ridono. L'Unione è ora completa, chissà se lo sposo avrà realizzato quello che presto gli verrà rivelato.

Michele volge lo sguardo verso tutti i presenti sorridendo felicemente agli sposi e rammentando loro che un giuramento fatto con patto di Sangue è indossolubile e nessuno o niente in questo mondo li potrà separare, nemmeno un Hybrid.
Invita gli sposi a baciarsi amorevolmente cercando di placare la lunga e dura astinenza che li hanno accompagnati in questo percorso fino a qui. Ride sommessamente.

La locustella intenerito dal momento commovente, dimentico del rito e delle modalità si ritrova a sleccazzare il calice. Atavica ed ingannevole fame quella di un Vampiro VoraceMente Verace.

Poison seguendo con lo sguardo i giovani sposi si incammina tra di loro per abbracciarli e dar loro il benvenuto come si confà tra Vampiri (ragazzi adesso si mangia) ed azzanna sorella e cognato invitando gli altri 3 a fare lo stesso...