domenica 30 dicembre 2012

Idiota



Indecente Ibrido Idiota Inneggi Ipocrisia Inaccettabile Insultando Io In Imperfetta Imperfezione.
Istighi Immonda Imbecillità Inebriando Intimi Ignari.
Ingratitudine Inneggia Insaziabile Imbevendo Ignavi Istinti.
Inesistente Introspezione Ivi Incisa In Inadeguabile Ironia Instabile.
Intimando Idilliaci Intenti Ilarmente Imbevi Ipocriti Imbecilli Increduli.
Istantanea Ipocrisia Integralmente, Inconsapevolmente Istighi Ipocrite Immagini Inondando Io Ignaro Ignorando.
Ipocrisia Imbeve Innocenti Ilarità Immonde Immortali Inondano Incoscienti Illazioni Idiote.
Inestimabile Inseguitore In Idiozie Ignote Innalzi Ipocrisie Intorbidite Ed Intrise In Inconsce Ispezioni.
Impareggiabile Indifesa Insegui Idiomi Inesistenti Impossibilitato Ivi Incidervi Inni.
Imparerai In Indecenti, Immorali Indiscriminati Idiomi Imperterrito Inondando Inconsci Inconsapevoli.
Incandescente Idiozia Istighi Irriverentemente.
Ingratitudine Inneggi Impellente.
Io, Istrionicamente Incanalo In Idi Impassibilmente.
Imperterrito, Insolitamente Ideologo, Immagini Illusionistiche Idiozie. Insolentemente Innalzi Indice Intento Indebolitore.
Improvvisamente Iscariota Indietreggi Indecentemente Infiltrando Ipocrisie. Impavido In Intenzioni Interiormente Ipocrita Istrice Illudi.
Innegabilmente Immondo Immondezzaio Intento In Ironiche Ipocrisie Innalzando Imbecillità In Intenti Impareggiabili, Ineguagliabili Ibride Insane Idee Inventi Inscindibilmente.
Intoccabile Io!

sabato 22 dicembre 2012

Neve Rosso Sangue


Il viale alberato si erge maestoso
percorrerlo a ritroso ora devo
Gli occhi bendati mi squartano l'Anima
con quella saprò non inciampare

I rovi si alzano ai lati
brandiscono lembi di vesti e di pelle
Un manto di neve il selciato immacolato
il sangue lo riga a tracciare il percorso

Il gelo è d'impatto sul viso
cristalli son lacrime ferme mai scese
Il silenzio innalza il suo canto
le rose colorano i petali accendendoli

La vita scorre al ritmo incalzante del cuore
che rapido pompa il corpo straziato
Il respiro si fa denso di nebbia
nel vortice dolorante del mio cammino

I rami s'intrecciano sulle braccia ormai nude
spogliate dalle vesti e di sangue mantide
Calore e colore s'abbracciano forte
il coraggio diviene inerzia sottile

L'olfatto acutizza il suo istinto
essenza di rosa invade la Mente
L'udito si tende al rumore
il ramo si spezza sotto il mio piede

Urla la Rosa ferita
Piange il cielo che osserva
Stridono i denti dal freddo
Barcolla il mio piede ritraendosi

La notte è scesa inesorabile
mentre il freddo attanaglia la spoglia ora immemore
Bussa una stella levando una nube
rasserenata di gelo avanza mortale

Un battito d'ali che s'alza dal nulla
gracchiante cantilena ben nota alla memoria
Il corvo inclina la testa osservando
poi scatta ed afferra la Rosa spezzata

In volo si alza imponente
rubando quel che resta mischiato a quel sangue
Gracchiando si posa sui rovi
col fiato a scaldare il suo ultimo petalo

[Un ringraziamento a LadyShadow per la bellissima foto]

mercoledì 12 dicembre 2012

12/12/12


12/12/88 ore 13.00:
in un soffio l'ultimo anelito di Vita se ne esce dalla stanza straziando un'Anima e lasciando in eredità un ultimo flebile respiro a marchiare un cuore fatto sasso.
Il vuoto cala come un sipario su una scena di cui si poteva solo prevedere l'epilogo.
Mutamenti di intrecci di vite, scelte dettate da irrisorie ribellioni e spirito del contrario. Tutto si è fatto fitta nebbia dentro ed attorno, il vuoto lasciato non poteva essere colmato.
Laceranti ed inutili urla si sono alzate al cielo sordo.
Rabbie feroci si sono accanite  a fare scempio del poco rimasto.
Ma la vita continua.
Passano gli anni.
Una vita costernata di scelte sbagliate dopo un prematuro abbandono.
Il buio
Il freddo
La desolazione
Il rammarico
L'impotenza.
Sentimenti agguerriti si fanno cavalieri armati. Il vuoto aumenta e le rabbie taciute si fanno insormontabili mura dall'aspetto impenetrabile ... imperscrutabili le crepe. La roccia si fa sempre più dura dentro il petto e smette di comporre melodie.

12/12/08:
Si rompe il muro del Silenzio
Si manifestano le rabbie taciute
Si concretizzano i pensieri
Si rende noto quello che era stato taciuto per 20 lunghissimi anni ... ma non basta.
Il cuore rimane di pietra, di sasso i sentimenti e gli spiriti positivi.
Lo sfogo ha alleggerito di pochissimo la pesantezza dell'Anima.
Fraintendimenti ed incomprensioni
Volontà di non cogliere o comprendere si è eretta a stendardo.
E di nuovo il fiume del tempo scorre inesorabilmente veloce
Il vortice della vita non da spazio di soffermarsi il voluto ... o dovuto.
E le nebbie ritornano ad infittirsi.
Indistricabili rovi tutt'attorno iniziano a non far passare nulla.
Non passa il male, non passa il bene.
E cresce la consapevolezza che si tratta di sopravvivenza e non è vita.
Non c'è tempo per pensare
Non c'è tempo per recriminare
Non c'è spazio per sorridere con l'Anima
Il tempo non guarisce le ferite, ci da solo la dimensione dell'abitudine fino a darci l'illusione di non sentire più dolore. L'assenza è dolore e permane.

12/12/12:
Il vuoto è sempre una presente costante ora come allora.
Qualcosa ha scosso la coscienza fino a renderla visibile agli occhi di qualcuno che ha saputo ascoltare una sola volta per arrivare alla totale comprensione.
Qualcosa di radicale, apparso apparentemente per caso ha dato un senso a tutto quello che senso non aveva.
Non lo si poteva credere plausibile, eppure è avvenuto.
Ci sei
Ci sei sempre stato
Non cesserai di esserci
Continui a vivere dentro di me
Ma per la prima volta mi riesce di guardare con altri occhi
Vedo la stessa prospettiva da un'ottica diversa.
Un cielo stellato cambia dimensione se osservato da una piazza illuminata o da una campagna immersa nella tenebra. Eppure è sempre lo stesso cielo.
Questo è successo.
A te oggi è volato il mio pensiero
Il mio abbraccio
Il mio respiro
In realtà è così tutti i giorni da quando hai scavato questa fossa di vuoto incolmabile.
Ma adesso l'ho riempita di qualcosa di valore-
Questo non sarà il ..."solito triste Anniversario" perchè SO di non essere sola.
La tua Assenza fa male comunque ma la sopporto meglio perchè la comprensione di cui credevo solo tu fossi capace l'ho scoperta in due occhi di cielo che mi stanno sempre addosso come facevano i tuoi.
La mia fronte per prima ha sorriso.
La tua energia la percepisco ancora nitida e chiara
Ti possa questa tranquillità che adesso mi porto dentro donare pace ovunque tu sia.
Voleremo su quel Veliero prima o poi
Ma non oggi.
Oggi è il giorno più brutto dell'anno perchè qualcuno ti ha strappato la vita tra le mie braccia.
Ma non sono più arrabbiata.
Ho trovato un sereno equilibrio.
Ed anche un sorriso per te
Per te che hai saputo esserci sempre
Per te che mi accettavi per quella che ero
Per te che sei stato il primo ad amare anche tutti i miei difetti.
Posso oggi dirti solo ... grazie di essere stato te stesso con me ed avermi permesso di diventare la persona che sono. A colori, perfettamente imperfetta squilibrata il giusto, con il coraggio di osare e nessuna paura nel cuore.
A te che ho amato più di me stessa
A te che dopo tutti questi anni sai insegnarmi qualcosa anche con la tua assenza .. a te papà!