mercoledì 4 luglio 2012

Amanti ...


Hai posato le Tue mani su di me e sei riuscito a "sentirmi" percependomi ed hai appieno compreso le sofferenze vissute in totale solitudine ...


i Tuoi occhi nei miei ...
le Tue mani incrociate alle mie ...
la mia Anima abbarbicata alla Tua mentre
le mie gambe Ti avvolgevano SaldaMente ...


Estasi ed Oblio sublime
Attimi irripetibili che rimarranno
nella Mente che in un magico scrigno saprà riporre.


Irripetibili
Unici
Reali
Vissuti
Goduti
Indimenticabili ...


Ancora respiro di Te
Ancora quell'appartenenza totale si fa strada prepotentemente
Ancora la Tua linfa scorre in me
Ancora attendo bramosa, appagata ma mai sazia.


Fusione raggiunta e rivissuta all'infinito.
Dissolvi se puoi quello che nulla potrà scindere.
Brividi a fior di pelle ... Ancora!



"Mi sono sentito molto spesso
come un grande albergo,
con tante, tante stanze dentro,
a volte deserte, a volte 
superpopolate, 
bassa e alta stagione.
Eh la chiave...eh non 
si puo' sempre dare la chiave, 
bisogna stare un pochino
accorti,
a non sbagliare nella scelta
della clientela tu sai...


Seduta qui vicino a me
ed una sigaretta viene 
e un altra va.
Nervoso no, soltanto un po
quel tanto che precede
i nostri incontri
e dopo passera'.
Un bacio e tu
ritorni tu.
E l'auto va negli occhi tuoi
case ed alberi si inseguono
ma ma ci siamo ormai
noi due noi due
e il nostro solito rifugio
in quel motel
una stanza buia per vivere
questo nostro amore 
grande piu' di noi.
Qui siamo entrati cosi'
siamo usciti così
come due senza nome
qui,
qui ci accorgiamo che ormai
c'e' qualcosa di noi
un motivo per vivere
noi due noi due
un corpo e un'anima approdati
in quel motel
due lenzuola stinte
e un letto che
sono broccati e argento
quando stai con me.
qui ci accorgiamo che ormai
c'e' qualcosa di noi
un motivo per vivere
qui qui che m'importa se c'e'
solo un vecchio motel
con le insegne gia' spente
qui
tu sei mia!"

domenica 1 luglio 2012

La Rugiada ...


La rugiada posandosi delicatamente di petalo in petalo inebriò la corolla che si protese con tutte le sue forze a rimirar qual raggio dall'insolito bagliore. Nessuna Luce l'aveva mai illuminata sittanto prima di allora. Simbiotica Osmosi che si impadronisce violentemente dell'essere così parte dello stesso intero, diviso in passato e ad un tratto ritrovato.
Colan le gocce sui quasi desertici petali, inariditi dallo scorrere dei giorni senza qualcosa in grado di dare una feroce sferzata atta  ad innescare una ripresa dovuta. 
Lentamente scivolano posandosi e tracciando un percorso dall'apparenza casuale ma che rimarca pieghe e ferite profonde fino a farle del tutto scomparire. Rimane di esse la memoria labile destinata a scomparire molto più velocemente di quanto ci avesse messo ad imprimere marchi.
Ed ecco che nulla diviene realmente indelebile, solo la Volontà può rendere possibile l'assai poco probabile.
E dal niente può nascere il tutto.
Ed il tutto può essere ingurgitato dal niente.
Giorni si rincorrono veloci a ritmi melodici di battiti e respiri, venti di passioni si alimentano accorciando le distanze, limiti superati dai taglienti sorrisi, strette violente e folli arrampicate.
Destini paralleli hanno vissuto inconsapevolmente rincorrendosi senza averne coscienza fino all'istante in cui una sola parola fece la differenza tra l'essere e l'esistere, tra il vivere ed il sopravvivere.
Tutto adesso sembra finalmente avere un senso. Il senso della Vita che abbarbicandosi preme per uscire ed urlare imprecando per l'esagerata prigionia.

Volevo volare ... mi hai fatta volare
Volevo sorridere ... mi hai fatta felice
Volevo osare ... hai abbattuto ogni barriera
Volevo amare ... mi hai circondata d'Amore
Volevo soffrire ... mi hai donato il tuo Dolore
Volevo vivere ... mi hai riportata alla Vita!

Chiudendosi piano i petali proteggono la stilla di Rugiada preservandola da ogni intemperia mentre un Raggio di Sole veglierà su di loro passando la staffetta ad un raggio di luna che non cesserà di aver cura di quello che la vita ha saputo donare, di quello che con tanta Volontà è stato realmente desiderato.
Scintilla l'argenteo metallo stridendo, intonando una melodia che sappia svegliare nell'antichità della memoria qualcosa che sappia di frutto, reale frutto di qualcosa che si è ambito con foga.
Sorride il Raggio alla nuvola Caina che attende di poter metter ombre tra loro. 
Sorride la Rosa con la consapevolezza che nessuna nube potrà mai sradicare qualcosa che non ha inizio ne' fine poichè esiste dall'Alba dei Tempi anche nell'incosapevolezza di chi la detiene.
E cala la notte a sipario sapendo che al buio si vede quello che la luce troppo spesso sa nasconderci, paga del fatto che anche senza di essa la Rosa avvolgerà la rugiada con l'ausilio dei raggi di Sole e Luna a vegliare su loro preservandole.
Affaticata la nube comprenderò l'inutilità del suo postarsi subdolamente ... al Tempo non si sfugge e prima o poi ... arriverà la volta di tutti.
La Vita presenta il suo prezzo.
Nessuno sconto concede.