lunedì 15 marzo 2010

Lame di Lingue


Sono giorni che sento parlar di lame più o meno rilucenti, più o meno affilate in grado comunque di procurare lesioni a livello di pelle ed anche molto sotto … in profondità.

Silenzi taglienti di assenze veritiere o presunte tali, di discordanti assonanze di egoismi alternati ad altruismi fasulli, imbellettati di ipocrite attenzioni.

In ogni caso sempre di Lame a doppio taglio affilate o grezze che riescono a ferire.

Ma per chiarezza, direi che la Lama veramente più tagliente che ci si prospetta dinnanzi sempre più spesso è la lingua, più o meno lunga, prensile o biforcuta … quale che sia la sua forma, sembra essere l’arma in assoluto più efficace.

Sa mentire indorando, sa essere spietata nello sputare squallide verità, sa essere subdola usando giochi di parole più o meno efficienti, sa deludere per assenza di parola o lacerare per esubero della medesima.

Un’arma che senza dubbio pochi conoscono l’arte del saper adoperare a proposito, nei tempi e luoghi appropriati ed idonei, e ancor meno sanno distinguere quanto possa esser mortale specie se rigirata su se stessa.

È da sempre mia opinione, dato che non so essere vendicativa, che sia spesso sufficiente dare ad una persona una corda … sua la decisione sull’utilizzo, ci si possono stendere i panni, aiutare chi sta precipitando o impiccarvicisi.

Oggi sono inciampata in una foto che rende bene l’idea e da qui è nato questo sproloquio di parole che non vogliono essere verità assolute od oggettive, ma semplicemente il mio pensiero per chi lo vorrà leggere ed anche per chi non lo farà-

Io scrivo per me stessa principalmente e molto più della metà di quanto scrivo (non resisto al fascino di carta e penna) finisce bruciato nel lavandino di cucina, perché ha esordito il suo scopo … mi ha in qualche modo liberata. Da poco ho fatto promessa di mantenerne una parte e mi riesce solo non rileggendo quello che scrivo sotto l’impulso complulsivo di un istinto reso cieco dalle troppe immondizie viste in giro.

Ecco perché ancora qualcosa mi riesce di salvarlo, non ho che una parola, ci metto a darla ma non me la rimangio per nessun motivo.

Ed ora, lascio alla visione di quest’immagine ed alle parole che l’accompagnano le mie Anime liberaMente Vaganti alle quali va il mio grazie per la pazienza concessami.

Chi di Giudizi Ferisce, di Giudizi Perisce ... con la propria lingua appesa al collo in nodo Gordiano.



2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Spesso con la lingua si cuciono i bordi dello scenario del mondo,una vana rappresentazione se non sono sostenuti dal vero,dall'immagine reale che uno vuole non rappresentare,ma mostrare.La punta della lingua batte,spesso dove il dente duole e ci si nasconde dietro un sto bene,per non peggiorare,dietro specchi per non vedersi,riflettendo solo quello che si pensa essere l'errore dell'altro.C'è gente che quello che fa con la lingua lo fa poi con le tette,ma questo è un altro discorso,anche se prude il fatto che la faccia franca,ma rimane che convinto che il nostro destino ce lo costruiamo da soli,così la fine di questo,e la corda o lingua che sia si ritorce sul collo ed è silenzio.Il suono del nulla.

Pure Poison ha detto...

Spesso il Silenzio è la voce del Niente.
Ma quando Domina ... è un Silenzio da temere!
Ciascuno raccoglie quello che ha seminato e saputo coltivare nel tempo ... Niente di più, niente di meno.