giovedì 28 marzo 2013
Afferro la carta di una frase
Vi appallottolo un frammento che ha creato
Muta implosione devastante
Seduta sulla riva del Fiume dell'Attesa
la poso sulla cresta dell'acqua che si increspa
Silente desiderio di non seguirne il corso
Lo sguardo scivola sul detrito
guardandolo annaspare senza scomparire
Totalmente inglobato a quanto affermato
Scivola in superficie come petalo vellutato
di integra bellezza diviene macerato
Urla il tuono squarciando il cielo
Occhio furtivo non perde il bersaglio
arranca tra le rocce che popolano il fiume
Anche il Colore diviene ricordo
Rimbomba e rimbalza un eco feroce
ed ecco che la lama si insinua più a fondo
Dolore che avvolge tacendo un impulso
Dalla sorgente alla foce sinuoso si piega
lungo è il cammino che porta alla foce
Attimi devastanti calano come sipari
Osservo il detrito in balìa delle onde
non posso salvarlo e riporlo al sicuro
Inutile Essenza dell'Essere stesso
Mi stringo le spalle abbracciando le ginocchia
il respiro si fa debole come la luce che fugge
Vedere anche al buio è cosa assai semplice
Racchiuso a scrigno imprigiono il pensiero
lo lego privandolo della sua Libertà
Idea prende forma devastando la cavità
Non ho più le forze per accompagnare quello che va
lascio che scorra dove vorrà
E la notte calando mi avvolge Silente.
PS: Grazie a Manu per la foto ... Le immagini spesso fanno venire in superficie quello che all'apparenza è affossato.
venerdì 22 marzo 2013
giovedì 14 marzo 2013
Le Lacrime di Marzo
Le lacrime di Marzo che ora tu piangi per me
mi fan sentire grande ed importante più di un Re
Mi piace dirti cose per le quali soffrirai ...
Coprirti di bugie e di cattiverie che tu accetterai.
Le lacrime d'Aprile sono musica per me
le cerco in tutti i luoghi e poi le trovo su da te
Ed io ti spezzo il cuore tanto so che resterai ...
ad ascoltare me per tutti i giorni che per me vivrai!
Le lacrime di Maggio già non le capisco più
però io sono in piedi ed in ginocchio ci sei tu
A volte vorrei dirti che sto bene insieme a te
ma ho tanto di quel tempo perchè tu non vivi senza me!
Ti sei uccisa ieri
non ce la facevi più
Le lacrime di Giugno almeno non le piangi più ...
Io giro per il mondo e ho raccontato a chi non sa
che il cielo a Marzo è azzurro ... e che non piange ...
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Quando la Musica diventa Poesia,
Rabbie Feroci
martedì 12 marzo 2013
Disillusa Illusione
Cala la notte sul Giorno
Il respiro si forza celando sufficienza
Evanescente ... La terra sotto i piedi frana
Dolori fitti
Lame affilate
Urla silenti
Un lampo, un flash
BackGround di una Vita stravissuta
Ma lo spettacolo continua
Si sfodera un irriverente sorriso
Ci si veste di Illusorie Ambiguità
Si alterna un piede dopo l'altro
Lungo e sinuoso il cammino
Strada in assoluta arrampicata
Ci si abbarbica al bordo per non cadere
Borderline
Follia
Linee spezzate in precario disequilibrio
Il corpo rannicchiato nell'Ombra attende
Scompare in se stesso per non fare rumore
Ma stride l'Anima lacerata
"Ciò che vale è sempre ciò che muore!"
Superamento dei luoghi comuni in upload
Lacrime di sudore rasentano il corto circuito
Stille di rugiada si affacciano al vetro picchiando
Notte rubata
Seguita da notti insonni
Equo pagamento
"La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare"
Non soffro di vertigini
Eppure volo
Inarrestabile!
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