sabato 25 maggio 2013

Faro


Le onde si frastagliano con violenza sulla scogliera. Nessuna luce guiderà più il loro infrangersi. Il Faro si è inabissato inesorabilmente levando ogni speranza di salvezza. Sbatto la testa sulla roccia pesantemente. Sei sempre stata lì ed ora solo una voragine a riempire il posto che occupavi. Sono un gatto, vedo al buio eppure questa improvvisa mancanza mi ha destabilizzata un secondo. Frantumerò qualche roccia prima di riuscire ad alzarmi.
Cola un rivolo di sangue dalla fronte raggrumandosi all'istante come ad imprimere questo attimo supremo di sprezzante malvagità.
Troppo è il sangue che ho versato, inesistenti le lacrime che sono dai miei occhi neri sgorgate. Rimango abbarbicata ad una precaria e scivolosa roccia per evitare l'ennesima caduta in un lasso di tempo decisamente troppo breve. Non ho il tempo di rialzarmi che l'onda mi rischianta.
Abbraccio il freddo sasso e ci resto avvinghiata fino a quando le forze non mi abbandoneranno del tutto ... sino a che un barlume di  istinto di sopravvivenza avrà la meglio su questo stanco ammasso corporeo ormai stanco di combattere contro i mulini a vento.
Il Vento mi stride nelle orecchie.
Sembra una macabra risata.
Non posso e non devo mollare.
Non la vedo ma ... la mia Ancora di salvezza non è lontana come mi appare adesso.
Chiudo gli occhi rallentando il respiro che se la Morte mi rivede ... mi creda già sua e passi oltre per l'ennesima volta!

2 commenti:

Isabella ha detto...

Non lo sò chi lo ha detto ma : " resisti per poter lottare ancora un altro giorno". A volte me lo ripeto da sola quando vedo il dirupo avvicinarsi

Pure Poison ha detto...

@Demetra; viviamo di Lotte ... e chissà che il Dirupo, non sia altro che un trampolino di lancio per finalmente potersi librare. Le altezze non sono che ... ottiche differenti dalle quali guardare una stessa cosa e scoprirci talvolta un piccolissimo particolare che ci era sfuggito. Ma l'Essenza a te non sfugge vedo ;)

Un abbraccio ...