mercoledì 7 marzo 2012

Buio


Sentì il rumore della porta sbattere alle sue spalle.
Una presenza prese forma dietro di lei manifestandosi in un sospiro che d’addensava riempiendo la stanza .
Il fiato corto ed un nodo alla gola. Rimase immobile imperterrita.
L’Ombra prese la consistenza di una figura che iniziò a girarle attorno osservandola divertito.
Il disagio aumentava ad ogni battito di cuore.
Occhi attenti fissi su di lei che li teneva bassi, poteva vedere anche senza guardare.
Le percezioni si acutizzavano sottilmente rimbalzandole sulla pelle e talvolta lacerandola.
Una voce quasi divertita accresceva il suo sgomento.
Un odore sembrava librarsi nell’aria. Quello della Paura.
Il rumore dei passi attorno si faceva incalzante.
La voce pacata a tratti divertita era austera.
Le riusciva difficile mantenere il respiro costante.
Le braccia scendevano lungo i fianchi come volessero raggiungere le ginocchia e le mani si strinsero a pugno.
Improvvisamente una mano sul collo la fece sobbalzare. Ma non si mosse.
La pressione era ferma e prepotente e non accennava a diminuire d’intensità.
Il collo si piegò in avanti fino a che il mento non arrivò a toccare la sua stessa pelle.
Rumori indefiniti alle spalle.
Un frammisto di voce e risa, ironia graffiante mescolata ad un’imponente volontà.
La testa rimase dove era stata posta, immobile.
Le mani arrivarono a ghermire le spalle piegandola sulle ginocchia.
Freddo e duro era il pavimento.
La tensione cresceva incostantemente fino a raggiungere picchi altissimi.
La figura adesso non era più alle sue spalle.
Poteva percepirla davanti a se.
La mano decisa le afferrò i capelli portando la sua bocca verso un desiderio che sembrava voler esplodere.
Con fermezza si muoveva per quanto le era consentito.
Rannicchiata e raccolta nelle sue paure.
Sentiva crescere il desiderio fino a soffocarla quasi.
Gli occhi gonfi di lacrime immobili.
Fino a che lui esplose.

Si sentì buttare a terra.
Equilibrio precario ora perso totalmente.
Rannicchiata su se stessa poté udire solo due parole.
“Brava bambina”
Ed il buio la trascinò via lasciandola immobile
Stesa e rannicchiata su se stessa con le lacrime che di scendere non ne volevano sapere.
E poi … più nulla!

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