venerdì 8 aprile 2011

Crisalide



Rannicchiata in posizione fetale lasciava che il caldo liquido l’avvolgesse proteggendola e preservandola da ogni male.

Intrisa della sua stessa essenza s’accovacciava su se stessa alla ricerca spasmodica di quello che le era stato fino a quel momento negato. Ingannevoli parole echeggiavano nella sua mente, fiamme di candele perpetue girovagavano tra i suoi pensieri alla ricerca di qualche pessimo proposito a cui dare fuoco.

Statica ed immobile avvolta su se stessa ripercorreva gli atomi di vita che l’avevano condotta a quel bivio. Riconobbe l’eco di una sardonica risata ridondante nei timpani offuscati dalla musica alta.

Un meandro sconosciuto spingeva violentemente per aprirsi un varco in tanta nebbia oscura cercando di trafugare qualcosa che non fosse chimera. Palesandosi la fece rabbrividire paurosamente … una brace… un qualcosa che nemmeno lei sapeva potesse essere rimasta così a lungo nascosta senza fare terra bruciata tutt’attorno. Impavido il desiderio di afferrarla con l’assoluta consapevolezza che non si sarebbe lesionata al contatto.

Assopita in votici di parole frettolosamente dette e forse mai pensate non si era soffermata a scavare la propria interiorità con insana introspezione.

Come un lampo dinnanzi agli occhi un bagliore azzurro a dare forma ad una ragione di vita, ad un anelito di desiderio assopito e mai morto. Il corpo scosso da tremiti e sussulti non trovava pace se non in una stretta da morsa che non lascia scampo.


Libertà, non sarai più prigione.


Intrecciava ciocche di capelli fino ad ottenere catene di essenza e materia per legare il bagliore alla sua anima e permetterle di volare di nuovo spaziando oltre la coltre delle fitte nubi.


Hai volato e sei caduta.


Non era volo ma effimerità. Le ali piano spingono fino a squarciare la pelle per ergersi orgogliosamente tra le scapole. Adesso il volo non sarà arrestato e le cadute saranno planate leggere.

Echi lontani io cose passate su altrui pelli non lasciano segni o ricordi. La rinascita è completa.

Cancellate le volgari parentesi di altrui egoismi ed accuse. Tempo di essere essenza pura di quello che si è davvero. Accettazione totale di sé in primis. Orizzonti sconfinati che non hanno limiti da oltrepassare. Il limite è varcato e la vita non arresta il suo decorso.

Braccia al petto e sorriso beffardo verso il mondo che non ha capito l’intrinseca volontà che si raggomitola su di se annullandosi, solo per potersi ergere verso cieli veraMente sconfinati!

1 commento:

SquilibrioDeiSensi ha detto...

..qualche volta - piccola mia - le ali che ti senti di avere addosso si rivelano essere di carta velina…così all’improvviso,dopo il lancio euforico ed istintivo,ti rendi conto che potrebbero bastare solo nel caso in cui tu fossi un aquilone…invece il peso del nostro corpo e della nostra Anima fa sì che quelle ali siano insufficienti…
altre volte ti spuntano invece ali vere…”squarciano la pelle”,fanno male…tuttavia alla fine sei più forte di prima…e puoi volare davvero alto.

Ti faccio due coccole e ti stringo,in silenzio,
My Soulmate :o)

SdS