martedì 7 dicembre 2010

Puzzle


Troppi pezzi mancano all’appello.

Svuotata l’anima di tutto quello che conteneva.

Vaga immemore di un tempo che fu

O sembrò essere.


Fitta nebbia s’addensa scendendo

Come un mantello a coprire occultando

Quello che resta

Quello che è svanito.

Nessun puzzle prender forma può

Nessun magico incastro.


Abbaglio, miraggio lontano ...


Irreale scompare al solo tocco

Sabbia scivola tra le dita … infuocata.

Scende una notte secolare a seppellir lanterne.

Devastante frustrazione di un oblio che solo subire si può.

Il respiro si affievolisce fino a scomparire.


Denso il sangue scorre a stento

Raggelato da parole mai espresse

Scolorito da promesse mai attuate

Opacizzato da quello che sarebbe potuto essere e non è stato.


Non dimora alcun rimpianto

Non alberga la speranza

Consapevolezza fallimentare innescata.


Oscurità torna sovrana. Bentornata.

2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Una caduta senza fondo, sappiamo che il fondo non esiste, a volte basta scavare, altre si continua a scendere sembrando quasi immobili.L'oscurità toglie i contorni a tutti e lascia solo suoni , si gira su se stessi e i pensieri vanno scendendo con te nel passato, riagganciando il presente.
Il fallimento non è una vergogna e tanto meno lo è la consapevolezza del fatto,sappiamo che non risparmiamo nulla nel dare e chiediamo solo quello che possiamo dare.
E tra le labbra che si accavallano una nell'altra rimane una farfalla dalle ali spezzate.

Lilith ha detto...

...Bentrovata. Solo nell'oscurità certi colori diventano più vividi e si ritrovano tutti i pezzi mancanti.
Un bacio