lunedì 17 marzo 2014

L'Età della Sragione




A piedi scalzi su terreni sdrucciolevoli ti ostini a camminare.
Insidioso il tuo vagare
Rischioso il tuo non scivolare
Il fango tutt'attorno e sotto i piedi rallenta il tuo cammino
Danza macabra di pioggia e terra
Non si arresta il tuo peregrinare ... OstinataMente instabile.

Chi non sente la tua assenza palesa solo l'inutilità della tua presenza.
Imperterrita procedi senza timore di cadere.
Il baratro dell'Abisso non è più visibile all'orizzonte.
Ci sei dentro
A piedi uniti.
Ed ancora non lo realizzi.



Chi dice di aver amato e ben compreso la morbidezza della tua esile e delicata corolla
conoscerà ora la spietata durezza della sua spina.
Nessuna pietà.
Non ne hai ricevuta
non ne dispenserai.
Immobile e fredda come una lama
Colpirai e sventrerai qualsiasi forma di imbecillità ti si presenti dinnanzi.
Sangue che cola
Come acqua spanta ... non si raccoglie.
Nessuno ti ripagherà di quanto hai perduto
Ma non perderai ancora
Forte dell'incoscienza che possiedi ti siederai ed irriverentemente sorriderai
Riso beffardo
Irrispettoso di chi non ha saputo vestirti di Rispetto
Un massacro annunciato da parole dette e non dette
Scritte su volti che non erano il tuo ...
Consapevoli di cosa avrebbero trovato ... Spina Adorata!


Maschere piangenti
a muri vi ergete per evidenziare un Dolore
Vorreste provare quello vero ... che striscia sotto i piedi e si insinua nelle anime disgregandole
Ma Anima non possedete
Lacrime in tasca tante
Pronte ad esser versate su spalle che non vi appartengono
Lagne vomitevoli degne di saghe di bassa lega
Ciascuno propone quel che di se stesso possiede
Anche tentando di vendere entusiasmi che non possiede.


 

Striscia piccola serpe
La  Katana è sempre pronta
ad aprire in due la tua idiozia con la biforcuta lingua
che ti contraddistingue
Indelebile marchi sulla pelle che fissa Attimi Irripetibili.

Le cose che non sono dette picchiano dentro
Sento un vento di burrasca che sbatte contro i mattoni di un muro ormai impenetrabile
e graffia e rode fessure e finestre arrampicandosi sui vetri
Inutile!
Non vi sono fessure che stiano ancora sanguinando
Solo una via di uscita e nessuna entrata.
Non più.

Finalmente si realizza l'ovvio che non essendo stato rimarcato ...
tanto ovvio non appariva.
Si percepisce la reale essenza dell'esserino immondo 
di fronte in silenzio
senza nemmeno il coraggio di proferir parola.
Solo lagne, piagnistei, lamenti, recriminazioni ...
E solo per interposta persona.

Vorrei un mondo con più palle di me!


2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

seeeeeeeee.....ci si potrebbe accontentare anche solo di una palla....ma manco quella e facile da incontrare

Pure Poison ha detto...

@NERO: palla da quale angolazione? Se palla intesa come bugia, panzana, bufala,incongruenza ... te ne porto quante te ne servono ed oltre ... capirai!