sabato 27 febbraio 2010

Desiderio....




Sapeva che l’ora del loro incontro era prossima.

Lentamente le lancette scandivano il trascorrere del tempo ticchettando pesantemente ad ogni secondo che ancora la divideva da lui.

Aveva poco tempo e molto da preparare per la sua venuta.

Un caffè preso al volo, una sigaretta frettolosa che lasciava una scia di fumo lungo il corridoio che la divideva dal bagno.



Un bel bagno caldo e rilassante, Sali ed essenze per rinvigorire il corpo, una candela accesa a bordo vasca e della buona musica per rilassare la mente preparandola al tanto atteso incontro e della buona musica in sottofondo a confonderle idee ed emozioni disperdendola in un poetico testo.



Tutto sembrava avere l’esatta collocazione… il vapore riempiva la stanza di aromi e fumo che si spalmavano sulle mattonelle fredde.

All’improvviso la musica finisce, rapido avviso che il tempo a disposizione sta per scadere, improvvisamente la consapevolezza che l’acqua si è fatta fredda…mano al tappo e rapidamente grondante esce di scatto dalla vasca afferrando l’accappatoio.

Il corpo fuma dei vapori acquei che lentamente si elevano sopra la sua testa opacizzando lo specchio.

Lentamente tampona il corpo ormai asciutto, spalma con cura un po’ di crema sulle gambe, sul ventre, schiena e braccia… ed infila un vestito. I capelli scivolano lunghi sotto l’acqua che score a ritmo danzante della musica rimessa daccapo.

Un turbante ad avvolgerli per non farli gocciolare e di nuovo ripercorre il corridoio canticchiando il motivo appena ascoltato e optando per l’ennesimo caffè che aiuta ad ingannare l’attesa seguito da un’altra sigaretta.

Il cuore le balza in gola… le note di Enjoy The Silence le riempiono le orecchie… risponde al cellulare, è arrivato, è già qui sotto e senza esitazione apre il portone e gira la chiave.

Pochi istanti e lui entra nella stanza illuminandola, miliardi di farfalle le attanagliano lo stomaco… esattamente come la prima volta che i loro occhi si sono incrociati.



Le parole non escono e si perdono in un sorriso di gioia intensa, il viso si appoggia al petto di lui sfregolandovisi mentre lui le mette una mano dietro al nuca e l’accarezza dolcemente. Le parole di lui giungono come musica alle sue orecchie… lentamente solleva lo sguardo e la mano di lui è intorno al suo mento avvicinando le lebbra alle sue… equilibrio precario, lui la stringe forte e sprofonda la bocca in quella di lei con passione e desiderio sfrenati.

Il respiro si fa veloce, il corpo trema fremendo…la mano di lui le si infila tra i capelli e si serra a pugno, brividi a fior di pelle invadono i loro corpi desiderosi di possedersi fino allo sfinimento…



La mano di lui dal mento scende sul collo accarezzandolo con vigore per poi scendere sui seni e lungo i fianchi soffermandosi in una stretta che le fa mancare il respiro mentre la mano a pugno attanagliandole i capelli non le permette di lasciare la sua bocca avida.

Il cuore balza improvvisamente in gola e la sua mente offuscata dal desiderio si sorprende in completa balia di lui e l’eccitazione aumenta assieme al respiro.

La mano di lui passa dal fianco alla coscia stringendola vigorosamente e risalendo con ferma determinazione scostando l’orlo del vestito e sorprendendola indecentemente desiderosa di lui… la mano afferra la rosa e ne schiude i petali bagnati di rugiada… si sente tremare sotto i movimenti sapienti delle sue mani e si cede al desiderio sopraffatta da tanta bramosia.



Lui stacca le labbra dalle sue… le sorride e lentamente si porta alle labbra la mano gocciolante di desiderio ed estasi avvicinando la testa di lei e si trovano entrambi a bere il nettare del desiderio mai sazio che si rende sempre più ingordo.

Prepotentemente lui afferra la sua testa a piene mani ribaciandola per lasciarla scivolare piano verso la fonte della sua voglia manifesta e lascia che lei la baci con altrettanta crescente brama.

In un lampo lui la solleva

L’adagia sulla tavola con dolcezza

Le sorride

E con ferma durezza entra prepotentemente in lei strappandole un gemito. La schiena s’inarca all’ingresso per rendere facile un percorso bagnato da umori di entrambi lussuriosamente ingordi.

Le mani di lui le sono addosso brandendola per afferrarla con maggior forza e vigore e sentirla finalmente sua rendendosi completamente suo.



I corpi formano un tutt’uno cullati da respiri sempre più corti spezzati da tremolanti gemiti che li sorprendono all’unisono trasudanti di reciproco desiderio e trasporto.

Finalmente i corpi ritrovano le loro anime unendosi ancora ed ancora, sempre appagati e mai sazi, perdendosi in carezze ed esplorazioni che sanno di gioco, di tenerezza, di complicità, di Amore.



Lui la solleva tra le braccia e la porta a letto, si stende in attesa che lei trovi spazio nella sua nicchia calda e sicura dove subito vola ad affondare la testa sicura della forte presenza che le ha invaso la vita colorandola, che le ridato la luce che gli occhi sembravano avere perso.

Sente il respiro di lui cambiare… pesantemente crollato dopo la fatica del viaggio e l’appagamento dei sensi e così serenamente, al ritmo del di lui respiro, sprofonda la testa sempre più a fondo e si lascia crollare sicura intrecciando le sue gambe a quelle dell’Amore della sua vita per non permettergli di muoversi o scappare…



Al risveglio apre gli occhi ed il sorriso di lui scompare in bacio così profondo da penetrarle l’anima risvegliandone i sensi assopiti…

Adesso è tempo di noi

4 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Cammino piano a piedi scalzi sui ricorsi degli istanti,abbraccio i dettagli delle sensazioni,che riflettono i colori nel non colore,ne usmo l'odore,ne assaggio il sapore,in un sogno che è realtà,giocata sulla nostra pelle,vissuta nela nostra anima

Pure Poison ha detto...

Una Realtà costante
che rinnova ricolorandosi
e facendo rivivere ogni emozione
amplificandola al ritmo dell'assenza che è presenza...
Mantengo vivido ogni singolo istante
Faccio tabula rasa per crearne di nuovi
Ti dono una tela bianca permettendo ai tuoi Colori di esplodere su essa!

Anonimo ha detto...

Una vampirella dannata con e senza apostrofo!Dannatamente umana direi!

Pure Poison ha detto...

@Anonimo: Umanità la mia? Ai posteri l'ardua sentenza direi ;)