venerdì 26 febbraio 2010

Amata Tempesta







Rumore di pioggia che danza al ritmo incalzante della vita.

In lontananza un gracchiar d’uccelli che stride graffiando i timpani,

Scrosci di grondaie oberate d’acqua e di lavoro,

Foglie s’incastrano rendendone irregolare il deflusso,

Gocce che s’infrangono con prepotenza sul vetro appannato,

Sibili di vento accompagnano ululando la giornata uggiosa.



Ferma sul davanzale della finestra,

Racchiusa nelle sue stesse spalle

Osserva,

Ascolta,

Si lascia inondare di rumori e frastuoni

Trasformandoli in musica che danza leggiadra sulla sua anima.


Soppesa la sua vita pietrificando un dolore

E lo espelle.



Gocce di pioggia sul vetro e sul suo viso.


Le nubi si muovono a ritmi incalzanti

Trascinate pesantemente dal vento che pare volerle scansare.


Uno squarcio improvviso tra esse,

Riaffiora, in un lembo, il cielo finora nascosto!


Un violento raggio di sole si abbatte sul vetro

Insufficiente a scansare le gocce che lo ricoprono.


Il vento soffia sempre più forte.

Si stringe le spalle restando immobile,

Gli occhi fissi sull’acqua danzante...

Le orecchie protese al vento urlante...

Ritrova il calore sulla pelle nel ciondolo che l’avvolge.


Si sente investire da uno stato di quiete assoluta

Le labbra dischiuse si tendono in un sorriso...

Un sussulto le porta alla superficie della memoria un abbraccio

Appoggia la guancia alle proprie ginocchia

Consapevole

Memore

Felice

Al tepore di una carezza mai negata.


E gli uccelli stridono sempre più forte come a rispondere al sibilo del vento

Che tenacemente riesce a spostare le pesante nubi

Possente nel suo non vano intento.



Una luce le irradia le pupille.

Mille e più colori le corrono addosso percorrendola...

La pioggia rallenta la sua caduta

Aprendo lo spazio ad una musica di quiete,

Le mani protese verso quel vetro bagnato.


Improvvisamente investito dalla magnificenza dell’Arcobaleno

Una farfalla vi trova riparo adagiandosi e sorridendole piano

La tempesta volge al termine.



Il cielo pian piano ritrova il sereno aprendosi un varco tra le nubi,

La pioggia cessa di cadere per lasciarsi altrove trasportare!


L’Arcobaleno esplode in tutta la sua magnificenza irradiando il vetro e la farfalla

Riempiendo quegli occhi che l’osservano grati

Illuminando il sorriso sul volto di chi attende, gustandosi la tempesta,

la quiete che ne seguirà.


Si stringe nelle spalle sorridendo

Le labbra toccano le ginocchia sussurrando che il tempo dell’attesa sta per esaurirsi

Rimane immobile avvolta nel tepore ancora qualche istante;

Poi lentamente si snoda da se stessa

Apre la finestra alla farfalla

Lasciandosi investire di una nuova luce, di una rinnovata freschezza

Di un anelito di vita ritrovato in tanta burrasca.



E sorride gioiosa…

Nessuna notte

Nessuna tempesta

Nessuna assenza

Nessun dolore

Nessuna assurda malinconia o tristezza

È per sempre!


Consapevolmente forte di questa certezza

Spalanca la porta alla Vita,

Nessun pertugio chiuso

Nessuna via intentata

Febbricitante d’ansia rinnovata, rinizia l’attesa

La stessa che vive ogni volta che sta per tornare

Le stesse emozioni, la stessa purezza.


Farfalle nello stomaco che tentano una risalita...

Brividi che percorrono ogni centimetro di pelle...

Pensiero costantemente ancorato a quell’istante in cui il suo calore l’avvolgerà

Ancora ed ancora...


Ancorandola, attanagliandola sempre più avvinghiataMente.

Balza dal davanzale della finestra.



Corre in cucina.

Prepara un caffè.

Che l’aroma ne possa investire le narici e la stanza...

Un’aroma di caffè che sappia di Te!

Nel tempo d’attesa che ci vede divisi ma uniti sempre.

La stanza si riempie di odori

Pioggia frammista a caffè

Foglie bagnate che il vento trasporta

Il profumo di un raggio di sole dopo tanta tempesta.

A due mani afferra la tazza, sorride

La stringe cantando… “lui verrà… io ne ho già sete…”

2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Come il vento che solca l'acqua,che lo avvolge,si alza l'onda,spezza la cresta che sovrasta il tunnel ,per affondare tra le pieghe dell'acqua, tra le ali del vento.

Pure Poison ha detto...

Il Vento non lo imprigiona...
Ma lo si può catturare tra le pieghe per godere della sua impetuosa brezza... Un istante che sa di Eterno.