lunedì 9 giugno 2014

Il Volo



Hai volato alto
Ti è stato concesso con un fine
Sei sul baratro del precipizio
L'unica via è quella di volare senza ali
Sfracellarti al suolo devastandoti
Nessuna colla in grado di ricomporre l'usura
Poca volontà di comprendere quello che stavi lanciando
Ora lanci te stessa
Con la consapevolezza che sarà doloroso
Ma non temi dolore
Con la certezza di una piccola morte
Ma non temi la Morte

Le parole cedono il passo ai Fatti
DisFatti
RiFatti
Come un vecchio puzzle
Nel quale i tasselli hanno terminati di incastrarsi
Per usura
Non del Tempo
L'abuso dell'Uso
Lo straPazzo del cazzo
Del giocare con Anime che non ci appartengono

Scivola la sabbia tra le dita
Soffiata dal Vento
Ingoiata dal Mare
E lenta scompare
Granello dopo granello
Nulla resta a Memoria di quello che fu.
Altra sabbia riempie il piccolissimo vuoto
Notare la differenza è assai poco probabile.
In punta di piedi ci si allontana per non arrecare disturbo
Ma donare un'Assenza a chi non ha colto
L'importanza di una presenza
Diviene l'equivalente di cercare di svuotale l'Oceano

E' tempo di apnee profonde
Che lascino libera l'Aria di esser assorbita
Respirata LiberaMente a piene boccate
Seppur qualche lampo da dietro ritorna
La testa in avanti
Fissa su quello che rimane
E non su quello che è andato distrutto
Introspezione.
Che cosa RealMente ... rimane?

2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Una spina ficcata nel fianco che piu' fa male piu' ricorda che sopra le spine ci sono petali. Non serve sempre alzare lo sguardo per gli altri, l'importante sarebbe alzarlo per se stessi.Almeno una volta non ascoltare me, ascolta te :)

Pure Poison ha detto...

@NERO: Ascolto sempre chi stimo. E siete pochi. Ma poi agisco alla membro di segugio seguendo il piccolo Dittatore lo sai ;)