martedì 22 novembre 2011

Masquerade

Ombre di Fantasmi vaganti tra le pareti dell’Anima la graffiano in profondità. Esile figura danzante sulla parete illuminata da flebile fiamma traballante. Respiri si uniscono a grappoli abbracciandosi formando un insolito vento tutt’attorno … lenta ed inesorabile notte scende. Avanzano le paure facendosi scudo di lacrime non ancora versate. Affilate lame percorrono a fior di pelle facendo rabbrividire la Mente col freddo gelido sussultare … E’ il nulla che strilla furiosaMente riempiendosi del tutto che racchiudeva il niente.

Attimi eterni che separano il buio dalla rinascita del Sole. Brividi camminano attanagliandosi alle sinapsi fino a raggiungere la Mente. Un Odore che invade riempiendo le nari fino a far riaffiorare il Ricordo di quello che fu … o credette fosse stato ed ora … non è più. StancaMente la carcassa si muoveva alla ricerca di una posa di sollievo, vanaMente attorcigliata su se stessa districandosi con difficoltà nella gabbia che impediva sciolti movimenti.

Una figura si ergeva su rette come uno spettro riflesso sul grande muro imprigionandone lo sguardo. Paralizzante ed ipnotico come sempre con rinnovato vigore la teneva attanagliata. Una fitta, un dolore lancinante la fece sobbalzare … preda e divoratrice di se medesima. La figura rideva deridendone l’Angoscia e il dolore aumentava incessanteMente. Nessuna via di fuga concessa. Solitudine allo spasmo come ultima evasione concessa. Incatenata ed incatenatrice fissava quegli occhi dell’Eternità senza timore alcuno.

Nulla aveva da perdere, non più e beffardo un ghigno sopraggiunse sul suo viso. La ferma certezza che di nulla avrebbe potuto esser depredata le diede la forza di fissarlo beffardaMente in segno di sfida. La sua Mente pareva sussurrare : “fatti avanti, prendi e pretendi quello che non c’è”. E d’un tratto la stanza fu pervasa dalle risa acute e taglienti mentre la crepa si apriva sotto i suoi occhi e quello sguardi si faceva sempre meno pauroso. Esorcizzata nello spirito da ogni paura lanciò l’ennesima sfida: “e adesso prendimi se ne sei capace”.

Chiuse gli occhi e sprofondò nell’Abisso della Tenebra vera!

2 commenti:

Giuliana Guzzon ha detto...

Onirica e profonda.
Stupenda Poesia, molto sentita e ben ispirata!
Ciao
Giulia

Pure Poison ha detto...

@Giulia: ti ringrazio del commento, io sono impulsiva e scrivo di getto ... FortunataMente ... non rileggo ;)