giovedì 17 novembre 2011

La Tela

La fredda pietra le sosteneva le spalle. Fredda e dura si ergeva dietro di lei. Insidiosa gabbia o ala protettrice?

Tutto poteva essere divenendo.

Nullo doveva accadere respirando.

Attonito lo sguardo si ergeva dall’Ombra alla ricerca vorace di quello che sfuggiva.

Guardare e Vedere si fondevano in un unico significato laddove spesso, si trovano ad essere diamentralMente opposti.


Un tonfo a rompere il Silenzio.


Il ragno tesseva abilMente la sua tela.

La rugiada dolceMente vi si posava.

Pietre sonanti catturavano l’Eco di voci lontane imprigionandole nella Tela bagnata di rugiada.

Un raggio di Luce penetrava magistralMente il tutto lasciando intravvedere riflessi di Arcobaleno come battiti selvaggi di farfalle impazzite.

La testa ridondava al ticchettio della scansione del Tempo che inesorabilMente … non si fermava.

Il cuore all’unisono intraprese la macabra Danza.

Pulsava fluttuando il Sangue nelle vene.

Salive e riscendeva bramosaMente avido di poter accorpare di più.

Un Lampo nel cielo illuminò la stanza seguito dal forte boato del Tuono a lui assoggettato.

PesanteMente si accasciò sulla pietra con gli occhi protesi al rosso della Rosa.

Aneliti di Vita in Sospiri apparenteMente rubati le attanagliavano la gola.


Un ultimo respiro profondo.


Ed inevitabilMente … la Notte tutta attorno.


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