martedì 26 novembre 2019

Che sarà ... Domani




Come un vortice inesplicabile di parole e sussurri corre veloce ogni pensiero addensandosi dell'aria stantia che sembra non voler girare.
Eppure il respiro fuori esce liberamente come le finestre fossero aperte.
Le distanze vengono accorciate da pensieri intensi che odorano di cannella e sembrano disperdersi laddove il confine momentaneo è la vista.
Eppure camminando il confine si rompe distanziandosi e lo sguardo può decisamente passare oltre.... ed ecco che il confine si fa orizzonte senza che nemmeno se ne percepisca l'istante.
Inebriante vento freddo che avvolge la pelle rendendola calda per chimica reazione.
Un sussulto.
Un ricordo che vaga da neurone in neurone (opsss forse meglio non svegliare il can che dorme) risalendo le pendici dell'Essere nel suo divenire.
Sale il bisogno di abbandono all'Abisso più profondo a ricarica di un Tempo lungo trascorso che prelude ad un triste periodo che a sequenza lentissima .... sembrerà non finire mai.
Ma avrà una fine ... o meglio, una metamorfosi giacchè nulla si crea e nulla si distrugge.... diviene semplicemente in totale spontaneità.
Ed ecco il rintocco che chiama come una campana assordante. L'ora di andare è giunta. Cala il sipario su questa intensa giornata e prepara le fondamenta di quella che verrà ... sipario!



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