giovedì 1 novembre 2012

Delirio Assoluto


Fredda come la lama di un rasoio ben affilato riaffiori alla memoria ridestando gli antichi fantasmi assopiti. Tremolante come foglia autunnale al vento dell'autunno esposta è la volontà defraudata di ogni sua certezza. Si barrica il sorriso nell'ombra dell'incertezza che lo spirito fa tremare bagnandolo di insicurezze. E la nebbia affonda i propri artigli laddove è facile far breccia ... Uno spiraglio in un muro alzato troppo velocemente. Sobbalza un pensiero al palesarsi di una figura astratta che si concretizza nella mente malata di chi sa vedere oltre il visibilmente celato.

Appari e scompari
Incerta certezza
Stupidamente astuta
Diabolicamente angelica
T'inarchi e raddrizzi
Velocemente lenta
Glacialmente calda
Frizzante e liscia
Divarichi serrando

La memoria scava un tunnel per riaffiorare piano in superficie. Consapevole e certa di trovare riscontri concreti in paure mai scomparse totalmente. Nutrimento garantito che alimenta esponenzialmente la crescita di quello che avrebbe dovuto morire. Si leva un Urlo a scoperchiare una pietra tombale dove giaceva immemore nel tempo la spoglia del terrore che intrecciato abilmente aveva fortificato il Male. Detentore del potere per sconfiggere ed annientare la tua ombra. Il fantasma si alimenta col sospiro tuo inerme facendosi sempre più maestosamente ruggente.

Vivi morendo
Gridi in silenzio
Ti nascondi risorgendo
Espelli inglobando
Annulli lievitando
Eviti affrontando
Uccidi accarezzando
Vendetta è il tuo perdono.

La bestia immonda si contorce su se stessa altalenando vittimismo a spietata carneficina. Le urla del silenzio sfociano in lacrime liberatorie mentre le braccia serrano le ginocchia rannicchiando l'Essere nell'angolo della Vittoria. Libera la Mente da questo Dolore lancinante, espelli con il canto la rabbia che attanaglia. Placa la tua sete alla fonte della Vita. Chiudi il cancello varcando la soglia che renderà possibile l'assai poco probabile cercando di mantenere fedeltà ed amore a te stessa.

Libera la bestia che è in te se la vuoi dominare
Afferra la tua vita tra le dita
Sii l'artefice del tuo destino
Vivi fino all'ultimo respiro
Inchioda le paure a quella croce
Non permettere che il Terrore abbia il sopravvento.

Il Dolore è forte
defrauda il tuo essere della voglia di alzarti
ma è Passato
e non permettere a ciò che fu
di influenzare quello che potrebbe essere
Ricorda che di Paura ... si può morire.



Viene il tempo di fermarsi 
di bagnarsi di poesia 
di sentirsi parte di una sinfonia 
si raccolgono le stelle 
e una luna che non sai 
e la notte si fa bella, come mai 
un momento di infinito che si scomoda per te 
perché un uomo che ha vissuto 
ha più di un mondo dentro sé... 
Se si svegliano i ricordi 
vedi sciogliersi i ghiacciai 
col pensiero le montagne, muoverai. 
Sono lacrime d'amore, 
perle rare quei perché 
se un sorriso avrai strappato, beato te... 
Se non senti più dolore, 
e non c'è vita dopo te 
se hai istruito bene il cuore 
niente può ferirti ormai. 
Un circo, ormai deserto, 
gli abiti da clown. 
Di un uomo, stanne certo non si riderà 
la vita si diverte 
crudele a volte lei 
ingannala se puoi 
fatti trovare vivo e qui. 
Di timori e d'incertezze 
ci si muore e tu lo sai 
dai, spalanca la finestra 
respira il sogno più che puoi. 
Fuori maghi, giocolieri, 
domatori e nani via 
metti in pista la tua nuda verità... 
E l'applauso di stasera 
è uno solo, quello tuo 
che ti piaci e ti diverti 
soddisfatto come un Dio. 
Il circo, la tua arena, 
buffo e goffo ma... 
Chi ti ha deriso questa sera capirà. 
Né talco, né rossetto non usarli più 
pagliaccio ieri sì 
ma sotto quella luce lì... 
Immenso sei... immenso sei... se
i

1 commento:

Michele ha detto...

ti amo !!!!