Attimi che scorrono.
Vite che scivolano dietro le mura umide
Rintocchi di campane in lontananza echeggiano
Scie di fumo si rincorrono nell’aria gorgheggiando
I bolognini rimbalzano le gocce di pioggia
Rigagnoli si intrecciano nelle fughe abbracciandosi-
Un vento mi accarezza il collo graffiandolo
L’odore dell’asfalto bagnato mi pervade le narici
Antichi rumori mi danzano attorno ridondando
Una crepa si apre lasciando filtrare uno spiraglio di luce
Bagliori di ombre sparse dondolano aggrappandosi alle pareti.
La fiamma della candela oscilla col mio respiro.
I piedi nudi si muovono sinuosamente sulle fredde mattonelle
Ancheggiano i miei passi al ritmo di una melodia
La voce esce piano ad inseguire un testo in una lingua strana
Volteggia un pensiero abbracciando un'emozione
L'aria fresca entra dalla finestra spalancata alla vita.
Nessun giorno è come quello prima.
Le tenebre cedono il passo al nuovo giorno che si insinua dolcemente
Canti di uccelli pervadono la stanza sovrastando la musica
Il gorgoglio della moca espande un aroma familiare
Mi inebrio di aromi e rumori abbracciandomi le spalle
Cingo il tazzone con le mani e sorrido memore dell'ultima volta.
Mi lascio invadere dal sapore che amo.
La sedia mi fa spazio accogliendomi rannicchiata
La tazza posata sulle ginocchia come in un magico rituale
I capelli raccolti sulla nuca in ordine sparso
Gli occhi socchiusi e la mente aggrappata ad un pensiero costante
Accarezzo una ciocca ribelle che ricade sulla spalla .
Piena di certezze sono pronta ad affrontare il mio oggi.
2 commenti:
Un rito che si perpetua nel tempo,che vibra nell'aroma dche sale col vapore dal liquido bollente,si infiltra nelle nari e sale alla mente scatenando i ricordi,il presente,il futuro.Sapore irrinunciabile,sempre là,al confine tra la notte e il giorno e per sempre.
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