"Non discutere mai con un idiota, ti fa scendere al suo livello e poi ti batte per esperienza!"
venerdì 5 marzo 2010
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IL VAMPIRO
Tu che t'insinuasti come una lama Nel mio cuore gemente; tu che forteCome un branco di demoni venisti A fare folle e ornata, del mio spirito Umiliato il tuo letto e il regno-infame A cui, come il forzato alla catena, Sono legato: come alla bottiglia L'ubriacone; come alla carogna I vermi; come al gioco l'ostinato Giocatore, che sia maledetta. Ho chiesto alla fulminea spada, allora, Di conquistare la mia libertà; Ed il veleno perfido ho pregato Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada Ed il veleno, pieni di disprezzo, M'han detto: "Non sei degno che alla tua Schiavitù maledetta ti si tolga, Imbecille! Una volta liberato Dal suo dominio, per i nostri sforzi, tu faresti rivivere il cadaver del tuo vampiro, con i baci tuoi!".
LE METAMORFOSI DEL VAMPIRO
Dalla sua bocca di fragola la donna, contorcendosi come un serpente sulla brace e i seni strusciando contro i ferri del busto, lasciava colare queste parole tutte impregnate di muschio: «Ho le labbra umide e so l'arte di portare a perdizione su un letto l'antica coscienza. Asciugo ogni lagrima sui miei seni trionfanti e faccio sì che i vecchi ridano come i bambini. Chi mi vede nuda e senza veli, vede la luna, il sole, le stelle ed il cielo. Sono, caro sapiente, così dotta in voluttà, quando fra le braccia temute soffoco un uomo, o quando, timida e libertina, fragile e vigorosa, abbandono ai suoi morsi il mio seno, che, su questi materassi turbati, impotenti gli angeli si dannerebbero per me.»
Poi che ella ebbe succhiato tutto il midollo delle mie ossa, mi volsi languidamente verso di lei per darle un ultimo bacio: ma non vidi più che un otre viscido e marcescente. Chiusi gli occhi, preso da un freddo terrore; e quando li riapersi alla luce, al mio fianco, in un luogo del gran manichino che sembrava aver fatto provvista di sangue, tremavano confusamente pezzi di scheletro, stridendo come quelle banderuole o insegne appese a un ferro che il vento fa oscillare nelle notti d'inverno.
8 commenti:
Infatti preferisco il silenzio,so che non lo capisce,ma almeno lo zittisce.
Talvolta è preferibile tacere e dare l'impressione di essere stupidi piuttosto che aprir bocca... e togliere ogni ragionevole ombra di dubbio.
ma questo lo dici tu che non sei idiota...chi lo è mica ci arriva
Non ne sarei tanto... certa dopotutto.
Il saccente presuppone... di sapere, sempre!
buona questa.... come non essere d'accordo !
grazie per la visita, ciao.
Improbabile non esserlo in effetti.
L'esperienza conta molto, perfino troppo a volte.
Buona giornata
Meglio i silenzi delle volte...
Ti abbraccio
Talvolta un Silenzio...
non è che un silenzio.
Talvolta un Silenzio...
racchiude mille parole.
A Noi decidere se lasciarle esplodere... o no.
Un abbraccio a te Dolcissimo.
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