Accavallo nella notte le mie gambe e i miei pensieri.
Mi sento stretta in una scatola piccola che mi leva il respiro.
Mi rammenta qualcosa che ho visto, una scatola a chiave di apertura o chiusura delle Porte di Universi paralleli.
Chiudo gli occhi … sono solo fantasie romanzate e grottesche.
Eppure stasera la mia claustrofobia non mi da pace.
Spalanco tutte le finestre.
Entra una farfalla e s’avvicina alla luce.
Farfalle notturne ... folli suicide.
L’alogena non perdona.
Improvvisa sensazione che pervade il corpo inerme.
Inchiodata al muro della sofferenza
Estraggo la mia spina dalla schiena.
Visibile la cicatrice rimasta indelebile.
Il dolore si affievolisce, il corpo rilascia endorfine.
Ma il segno indelebile resta a postarne il ricordo perpetuo.
Ogni volta che la mano la sfiora riaffiora la memoria di quello che è stato.
Un marchio eterno segna la pelle graffiandone l’anima!
4 commenti:
il corpo porta cicatrici che segnano il ricordo di come sono nate,le cicatrici dell'anima rigano la coscienza di chi le sa vedere dall'interno
Ecco come l'hai trovata!
Continua a tenerla stretta ...
Ciao,notevole post,dove la farfalla vuole volare,ma si sente imprigionata da sensazioni oscure che avvolgono il buio,ma poi riesce e ritorna al suo mondo.
@achab : spesso il nostro Vero Volere è anche il Volare ...
Siamo sempre noi a decidere dove farci trasportare o dove andare ... in balia solo di noi stessi come Unici e Veri Artefici dei nostri Destini.
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