venerdì 31 maggio 2013
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IL VAMPIRO
Tu che t'insinuasti come una lama Nel mio cuore gemente; tu che forteCome un branco di demoni venisti A fare folle e ornata, del mio spirito Umiliato il tuo letto e il regno-infame A cui, come il forzato alla catena, Sono legato: come alla bottiglia L'ubriacone; come alla carogna I vermi; come al gioco l'ostinato Giocatore, che sia maledetta. Ho chiesto alla fulminea spada, allora, Di conquistare la mia libertà; Ed il veleno perfido ho pregato Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada Ed il veleno, pieni di disprezzo, M'han detto: "Non sei degno che alla tua Schiavitù maledetta ti si tolga, Imbecille! Una volta liberato Dal suo dominio, per i nostri sforzi, tu faresti rivivere il cadaver del tuo vampiro, con i baci tuoi!".
LE METAMORFOSI DEL VAMPIRO
Dalla sua bocca di fragola la donna, contorcendosi come un serpente sulla brace e i seni strusciando contro i ferri del busto, lasciava colare queste parole tutte impregnate di muschio: «Ho le labbra umide e so l'arte di portare a perdizione su un letto l'antica coscienza. Asciugo ogni lagrima sui miei seni trionfanti e faccio sì che i vecchi ridano come i bambini. Chi mi vede nuda e senza veli, vede la luna, il sole, le stelle ed il cielo. Sono, caro sapiente, così dotta in voluttà, quando fra le braccia temute soffoco un uomo, o quando, timida e libertina, fragile e vigorosa, abbandono ai suoi morsi il mio seno, che, su questi materassi turbati, impotenti gli angeli si dannerebbero per me.»
Poi che ella ebbe succhiato tutto il midollo delle mie ossa, mi volsi languidamente verso di lei per darle un ultimo bacio: ma non vidi più che un otre viscido e marcescente. Chiusi gli occhi, preso da un freddo terrore; e quando li riapersi alla luce, al mio fianco, in un luogo del gran manichino che sembrava aver fatto provvista di sangue, tremavano confusamente pezzi di scheletro, stridendo come quelle banderuole o insegne appese a un ferro che il vento fa oscillare nelle notti d'inverno.
8 commenti:
Credo che se si odia una persona la si ama, quando smetterai anche di odiarla sarai libera.
Si odia ciò che si ama.
"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior."
Odio e amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti chiederai.
Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento.
Un abbraccio
@Madame Bovary: La tua affermazione insunua in me un dubbio profondo.
Poche certezze nella mia vita, in primis ... quella di non essere ancora riuscita ad odiare alcuno.
Due piatti della medesima bilancia odio ed amore indiscutibile.
Ma potrà mai mancare un piatto ad una bilancia o non conoscendo odio non conosco nemmeno amore?
Mi sa che domani ti metto a confronto con il mio Neurone Solitario e scartavetra genitali ;)
Odiami.
@EKO: Fatti Odiare.
mmmh non credo. Per lo meno te lo auguro. Se ami una persona non per forza la odi ma è più probabile il contrario.
Per ora, tutte le persone che ho odiato sono persone che ho amato.
Fortuna non ho odiato tutte le persone che ho amato...
scusa il gioco di parole, spero tu mi abbia compresa :)
Un abbraccio
@Madame Bovary: Adoro i tuoi .. qui pro quod :D
Forse perchè non credo siano alla portata di tutti. La tua Mente sa essere sottile ed elegante. Non cambiare!
Un abbraccio ;)
Grazie, comunque, per ora, non ho nessuna intenzione di farlo :)
Un abbraccio forte
@Nadame Bovary: no no ... non "per ora" ... non lo fare proprio che sei spettacolare! ;)
Un abbraccio forte
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