A piedi scalzi si aggirava sulle fredde mattonelle nell’attesa.
Attimi della durata di secoli.
Nervosa,ente le sue gambe si muovevano avanti ed indietro.
I piedi avevano l’esatta dimensione del piano inclinato del suo instabile equilibrio
Ed all’improvviso l’infrangersi del Silenzio
Un respiro giungeva stanco come avesse camminato per secoli nella sua direzione.
Fino a raggiungerla.
L’Ombra si palesò Maestosamente dinnanzi a lei.
Piccola si sentiva e piccola era.
Chiuse gli occhi per penetrare l’Oscuro che la stava pervadendo.
Ed ecco due mani grandi e calde cingevano quegli occhi defraudandoli di ogni benché minimo spiraglio di Luce.
Il Brivido tornò a scuotere pesantemente la sua schiena inarcandola.
Cadde in ginocchio, sguardo chino verso il basso, in segno di riverenza.
Immensamente gradevole un calore a sfiorarle una guancia.
Parole bisbigliate piano in punta di lingua.
Le sue orecchie protese ne amplificavano il suono non potendo vedere la Fonte.
Musica per le sue orecchie.
Un inespugnabile fortezza per il suo corpo .
Il Brivido crescendo le attanagliava la mente privandola di ogni volontà
Con la mano a soppesare il sesso prepotente ed il respiro strozzato alla gola.
Un mantice di respiri si insinuò nei suoi capelli.
Il freddo entrava inesorabilmente dalle ginocchia piegate.
Ma non si mosse.
Immobile attonita in attesa di quando non avrebbe osato chiedere.
O sperare.
Il Desiderio era prorompente e la stava devastando dall’interno.
Odori si mischiavano sublimi ad annebbiare ed annullare tutto quanto potesse trovarsi d’intorno.
Strillavano i sensi all’unisono col battere veloce del cuore.
Dimensione irreale che aumentava il graffiare del Brivido.
Una ondata di calore raggiunse la sua mente.
Aveva potuto assistere, spettatrice senza occhi di un godimento bramato.
Il freddo la avvolgeva ancora taglientemente.
Le calde mani si fecero pesanti sulle spalle ad avvolgere quel corpo estasiato.
Il premio inaspettato.
Il Suo sapore.
Una morsa nello stomaco
Un indecente desiderio che non poteva esser celato scendeva rabbioso sulle sue cosce.
Il brivido lacerò la carne privata del calore emanato.
Lento e deciso scese l’Oscuro mantello a coprirle le spalle.
Si fece piccola in esso. Raggomitolata e finalmente sicura. Protetta dal mondo. Occultata nella Tenebra
L’Oblio l’abbracciò un solo istante inglobandola in sé annullandola.
Una scintilla scoccava da un occhio dell’Oscuro.
Un sorriso placò il suo respiro facendola abbandonare completamente a Lui.
Vive di queste Emozioni.
Annaspa per poter ambire ad avere anche solo una goccia in più.
Ma non la chiede.
Sa di doverla meritare.
L’Oscuro la tiene stretta, protetta.
Lei sente una mano calda avvicinar lesi al viso.
Tra mille la riconoscerebbe.
Serenamente si abbandona felice consapevole che l’Ombra non la lascerà allontanare.
Oscuro sublime Oblio dei sensi.
Sprofondare fammi nell’Abisso più Oscuro.
Al margine della Luce inizia la mia Ombra.
Occhi chiusi per vedere realmente la Sua Essenza.
Pervadimi ancora
Pervadimi sempre
Scrupolosamente lei diverrà parte integrante di un disegno gigante.
2 commenti:
mi sono Emozionata a leggerti..un nuovo inizio..?
se è così sono felice per te..
mi manchi.
ps ho trovato casa..quando vieni a prenderti quel caffè..?
ti abbraccio!
una carezza..
SdS
@SquilibrioDeiSensi: Quasi rigenerata, i nuovi inizi sono nella mia Mente. Anche tu piccola anche tu mi manchi.
Caffè?
Non vedo l'ora di respirarne l'aroma con una sigaretta e te dentro gli occhi!
Ti abbraccio fortissima!
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