Cala un manto freddo sulla pelle
Avvolge col suo gelo un tepore ormai spento
Lentamente il letargo inizia
Riserve accumulate daranno sostegno
Gli occhi si chiudono stanchi
Un eco di suoni arriva da lontano
La porta apre le braccia stancamente
Sardonica ghigna sui mancati passaggi
Rimbomba una risata lontana
La musica sovrasta ogni altro suono
Marca il ritmo un battito stantio e stanco
Oscilla una corda vibrando
S’assopisce l’istinto chiudendosi
Il muro erge edere infami a celarsi
Il nulla imperversa truccato di nero
Le braccia cadono aprendo le mani
Il tempo del rigenero è giunto
Scende il gelo a marcare le ferite
Il sangue arresta la sua corsa nelle vene
È tempo di dormire.
Profondamente.
2 commenti:
Ophelia che cosa provi quando la gente dagli spalti ti annuncia che il giorno piano muore.....
Non c'è una stube da te a riscaldare quel vento gelido stellì? ehehe
un bacione grande
Il letargo precede l'arrivo dell primavera.. vedrai... arriverà
Buon pomeriggio My Lady
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