mercoledì 30 giugno 2010

Rosa di Spina




Mi avvolgi

Mi stringi

Mi acciechi

Mi togli il respiro.


Mera illusione affidata alla corolla di una rosa morta

Palese realtà di un manico di spine che s’insinua

Effetto di luci che rendono Vellutati i petali

Freddo metallo che rimarca lo spinoso percorso.


Voglio che i petali si dischiudano su di te

Voglio che scendano danzando sul tuo corpo

Voglio che t’avvolgano carezzandoti piano

Voglio che ti si posino come un soffice mantello.


Si gira pagina.


Il nostro inizio ha scandito il Nostro tempo.


Voglio un insano Egoismo a dominarmi

E’ Tempo di Noi..


Irreversibilmente processo inarrestabile.


Protendi la Tua mano

La mia è in attesa della tua salda presa.


Ergiamoci in volo

Non sono previsti atterraggi.


Adesso e … per Sempre!

New Shape




È tempo di cambiare la pelle.

È ora di spogliarsi dei valori nei quali sino ad ieri era depositata la certezza di compiere la cosa giusta in nome di una Giustizia inesistente.

Laddove non esiste reciprocità … null’altro ha motivo d’essere.

La stanchezza prevale prendendo il sopravvento e la voglia di mutare apre cerniere invisibili che permettono un cambio senza lacerazioni ulteriori.

È già tutto a brandelli.

Frugo rovistando tra i vari shake della mia vita alla spasmodica ricerca di quello che ora riuscirebbe a celare le ferite profonde.

Inesistente.

La soluzione è sempre a portata anche quando non la si riesce a cogliere. Levo la parte superiore fatta a pezzi da ipocrisie persistenti e la tolgo con cura affinché non ne resti nemmeno un misero pezzo addosso.

Mi vesto di nuovo restando Io.

Una pelle si perde e con essa tutto quanto vi era rimasto imprigionato o aveva lasciato minuziosi segni sopra di essa. Adesso sono Nuova.

Respiro meglio senza Dolore.

Volgo lo sguardo a chi mi è accanto costantemente rassicurandomi che l’involucro non avrà peso alcuno sull’Essenza che contiene. Sorrido fiduciosa. Sono due voci note alle quali mi avvinghio saldamente conscia e consapevole che mi permetteranno di restare in questo stato di crisalide senza porre troppe domande … loro SANNO.

Ricucio quel che resta di una dignità strappata e di un orgoglio calpestato, prendo un drappo di Velluto e lo ripongo serenamente. Nessuno lo scoverà. Faccio spazio in un pertugio nascosto e gli preparo una comoda nicchia. Riposerà fino a che sarà il momento, nascosto agli occhi di tutti, visibile solo tramite i miei, a chi ha saputo comprendere senza fare domande.

L’Essenza non cambia.

Spicco un volo alto con la nausea che mi avvolge senza darmi tregua. Situazione momentanea che presto lascerà il posto ad una sensazione di libertà non più effimera. Mi scrollo di dosso i cattivi pensieri cospargendo nel volo ciò che si trova sulla mia traiettoria e mi poso esausta sul ramo più alto. Domino con lo sguardo quello che oramai non si cela più agli occhi miei. Equilibrio non più precario sinuosamente mi fa muovere sicura.

Rifiuterò un’Anima diversa dalla mia.

Richiudo il volo su me stessa adagiandomi, immemore di tutto quello che è stato e protesa verso tutto quello che verrà. La mia mano non trema più, la mia voce ha smesso di esitare, i miei occhi si fanno di fuoco in attesa dell’esatto momento in cui spiccare il balzo senza pietà alcuna.

«Un uomo che medita la vendetta mantiene fresche le sue ferite.»

Nessuna vendetta, non per me. Ho la vita che mi sorride a cui rendere molto più di quanto mi abbia saputo far trovare. Non voglio ferite aperte. La nuova pelle non è stata intaccata dai brandelli di quella sopra. Come un’Araba Fenice risorgo dalle mie stesse ceneri ed abbraccio con Amore immenso le mie ragioni di Vita.

Tutto il resto … è solo carne morta che cammina.

martedì 29 giugno 2010

Alba Nuova



S’addensano le Ombre raccogliendosi indomite a cercare di frugare nei pertugi della mia Anima tentando di raggirarla in puerili giochi fanciulleschi. Ipocrisia è la parola d’ordine con la quale scavano le mani tentando di entrare per appropriarsi di qualche cosa che non gli appartiene. Gli artigli attanagliano lo stomaco privando dell’aria necessaria al respiro invadendolo così di un senso di nausea che pare non voler accennare a diminuire. Parole incomprensibile dai vaghi significati mi vengono vomitate addosso con la vana speranza di scalfire la scorza della corazza che passaggi non permette ad alcuno ed inevitabilmente scivolano via lasciando un vuoto fatto di bugie e di omissioni di verità.

Adesso sono io a vomitare e non parole.

La nausea ha pervaso il mio essere raggiungendo un punto di non ritorno che mi vuole altrove, a non voler nemmeno sfiorare l’Ombra malefica del male che ha tentato una contaminazione profonda. Illusorio desiderio. La mia forza è superiore all’altrui aspettativa e dopo una vomitata liberatoria ritrovo il mio baricentro. Farmi cadere non era poi semplice come si poteva pensare. Adoro essere sottovalutata. Mi piace quando un mio silenzio s’interpreta come un … non ha visto o sentito o capito. Sferro l’attacco finale indossando l’abito che preferisco, l’Indifferenza più totale mi dona ed è lama di rasoio per chi osa avvicinarvisi anche solo con pensiero.

Le scuse non sono ammesse.

Il tempo per dimostrare con fatti la veridicità delle parole è nettamente scaduto, il margine era ampio, te lo sei solo giocato male. Vincere non è cosa da o per tutti e stavolta hai perso miseramente intriso della vergogna di chi non ha il coraggio di dire le cose come stanno, con la convinzione di essere sempre superiore a chi hai di fronte. Sottovalutare un avversario è sempre la cosa da evitare. Chiunque dotato di intelletto tende a sopravvalutarlo piuttosto, per poi ergersi sopra di lui.

La tua stupidità ha decretato la tua fine.

La tua ipocrisia sarà la tua bara.

Ergerò una lapide alla memoria – qui giace colui che affermava di non saper mentire (rido) ed annegò nelle sue stesse menzogne. Poca soddisfazione nell’affermare che l’epilogo era lapalissiano sei dannatamente prevedibile piccolo uomo privo di palle. Non userò le mie per pararti il culo, non più. È tempo che tu cresca con o senza la consapevolezza di non poter essere altro che la tua stessa Essenza. Io mi riergerò sovrana e padrona della mia vita e non accetterò nemmeno una parola. La danza del silenzio inizia per me adesso. Nessuna deroga concessa. Il Tempo è stato male investito sulle persone sbagliate.

Torna là che qui mi manca l’aria.

Una corda è null’altro che una corda … te l’ho tesa … ti ci sei impiccato annaspando nelle più fervide storielle che hai tentato di darmi a bere. Quando ho gli occhi chiusi so vedere anche meglio di quando ti fisso diritto nei tuoi facendoti abbassare lo sguardo … condizione del vile che SA di essere nel fango della menzogna a sprofondare.

Ho voglia e bisogno di aria nuova.

Adesso il mio tempo è giunto, non piano, non in punta di piedi … come un terremoto ha sconquassato la mia vita aprendo le porte su mondi nuovi e finora sconosciuti; apro le mie braccia a lui, il tuo tempo è terminato e dovrai (dolente o nolente) farti opportunamente da parte o sarò costretta a calpestare i brandelli di una dignità che non hai posseduto mai. Il tempo di vivere è appena scattato. Chi ha tempo non aspetti tempo e chi non sa quanto gliene resta, ha atteso perfino troppo.

È tempo di vivere e vedere il mondo con i Tuoi occhi!

I miei sono saturi delle porcherie immonde alle quali sono stati duramente sottoposti in questi ultimi tempi di banalità superficiali, di taciti accordi che si credevano perdere in brusii astratti ... La mia mente sempre attenta ed i sensi protesi invece, di chi le difese non le abbassa mai, non per diffidenza ma per palese conoscenza. E così è stato. Ciascuno si rivela per quello che è. Nessuno sconto chiesto, nessuno sconto concesso. Solitamente Tu batti banco ... Io invece adesso riscuoto il mio compenso e giro i tacchi.

Non mi posso confrontare con un idiota: mi fa solo scendere di livello per poi battermi in esperienza!

sabato 5 giugno 2010

Profile




Vivo non morendo
S'aggira la Sua Ombra Nefasta
terrorizzando l'Ingiusto che Rifugio non trova.

Segue i passi dell'Odore emanato ...
La Paura ha il suo Odore preciso
Non si sfugge al Demone che SA.

Ti Risucchia il Respiro ...
fino all'Ultimo
per poi privarti della Vita che non sapevi Gestire.

Ti ci doni Inconsapevole
avvolto in mantello di Certezze Apparenti
per perderti nella Fredda Morsa del Suo Abbraccio.

Nessun Tempo lo Domina
Nessuno Spazio lo Governa
Nessuna Luce lo Cattura.

Privato di ogni Volontà lo stai a Guardare
ma Perdere ti puoi nell'Abisso del suo Sguardo
che Scampo non lascia nemmeno a te.

Pulsa il Sangue sotto la Pelle
Freme il Corpo di Abbandono Totale
Vibra l'Anima Sospesa già nelle Sue mani.

Il Suo Fascino si fa Calamita
La Sua Voce è un Muto Richiamo
Le Sue Carni un Nefasto Banchetto per lo Stolto.

T'Accende di Colore.
Monocromatico nel suo Pallore Mortale
Indossa la Notte celandosi al Mondo.

Scappa, fuggi lontano ... ma
Smetti di Tremare di Paura
La sua Caccia non chiude Mai!


Scadenze Irreversibili



Il Tuo Sangue è il mio.
Lo sento scorrere in Profondità.

Pervade facendo Sussultare ogni Cellula
Strilla e Stride facendosi strada nell'Essere
Si gonfia riempiendo ogni centimetro.

Conquista l'Essenza di questo Nostro Essere
sempre e comunque Uniti ed Indivisibili.
Spavaldi nella Certezza di Possedere.

Questa notte
mai uguale ad un'altra
mai diversa da quello che Sappiamo Volere.

La Nostra notte
che scivola piano in Noi Invadendoci
e senza Pietà Devastandoci Uccidendoci.

Le nostre Lame Scintillano nell'Arena
laddove il Gioco si mescola SapienteMente alla Realtà
facendo Spazio alla Probabilità.

Evolviamo salendo il Gradino dei Livelli
associati alle Potenzialità che racchiudiamo in Noi
pietrificando di Stupore l'Osservatore.

La nuova Veste si addice
racchiudendo in se' i Lineamenti Marcati
e mostrando la Parte che si vuol mostrare.

Tacciono i Paesaggi al Passaggio.
Cantano le Lame accarezzandosi
S'Illumina il Volto all'Apparire.

Passo dopo passo
Spalla a spalla
Sguardo nella stessa Direzione posato ...

L'Ombra s'assottiglia sulla fredda Pietra
Il Carattere si consolida mescolandosi ai Sassi
L'Anima si Placa nella Foresta che la Circonda
Il Desiderio si placa nell'Acqua che l'avvolge
Il Cuore canta al Suono del Vento.

Tutto il resto Tace ed Osserva.
Non v'è spazio alcuno per Dissentire ...
Si prende solo Atto di ciò che è
con la Consapevolezza che sta Crescendo.

Cade una foglia sul Selciato ...
La prima di tante che vedranno le Nostre Orme.
La Nostra Vita
trae Forza nelle NON Vite.

Il Tempo scorre sull'Onestà
recidendo i rami secchi della Menzogna
di chi non ha saputo o voluto Palesarsi.

Adesso è tardi.
Chi ha Tempo
Non aspetto Tempo
che il Tempo è AssolutaMente Scaduto.

Fiat Lux




Aria Nuova Stamani.

Le Falde della Terra si stanno ancora LentaMente muovendo.

Il Respiro diventa Bramosia
catturando il Tremore della Fiamma
e accorpandolo in un Anelito di Vita.

Non fugge il Guardiano Impavido
Incosciente
Irriverente.

Beffardo è il Suo Sorriso,
Deciso il suo Passo,
Sinuose le Sue Movenze.

Vortica una Musica Antica ...
Flettere costringe gli Arti ...
Placare sa gli Animi.

Il Giorno del Sole è Iniziato.
Nessun Tramonto all'Orizzonte.

Un solo Raggio che Penetra Invadendo FeroceMente
ogni Anfratto che non trova Rifugio.

Fiat Lux.

giovedì 3 giugno 2010

Il Tempo è Giunto

Il Tempo ha almeno tre facce:

il Desiderio

l'Attesa

Il Compimento.

- Il Nostro Ciclo si è concluso nel suo stesso punto di partenza ... adesso si rotola sul Mondo -


Tre Guardiani vegliano Ora il Nostro Sonno.


Il Tempo di Vivere IntensaMente è giunto e spalanca Porte e Finestre alle Nostre Anime Assetate e Desiderose di Noi.


Scorrono i giorni sul calendario, immemori delle lunghe e penose Attese che ci vedevano Costretti a Sospirare ammirando Arcobaleni di Farfalle altalenanti.


Adesso il Sapore è divenuto Odore.


Scivola lentamente come soffice Velluto sulla Pelle graffiando la Carne come Carta di Vetro.


Impallidisce il sole allo spuntar di sorrisi che uniti divengono Pura Luce illuminando il cammino e mettendo in risalto quello che avanti Ci aspetta facendoCi segno di raggiungerlo.


Nessuna Fretta.

Non più.


Adesso un tutt’uno che unisce avvinghiandosi TenaceMente all’Essenza che ha vagato alla spasmodica ricerca della propria Dimensione Spazio Temporale.


Disseta questo Arido Deserto come Acqua piovana che Purissima cade dal cielo sospinta dal Vento che pare posarla piano laddove necessita MaggiorMente.

Strazia sfamando queste carni che hanno atteso solo Te per Placare un’Ira profonda che le ha alimentate facendotele trovare pronte.


Entra in questa Vita dall’Ingresso Principale, nessuna porta di Servizio per Noi.


Sotto il blu di questo Cielo voglio Urlare quello che sento dentro.


Seduta sull’erba bagnata che sa di Buono voglio accoccolarmi tra le Tue braccia ed Abbandonarmi Serena e consapevole che NON esiste altro Rifugio altrettanto Sicuro e gradevole.


Fammi sentire le Tue mani Decise tra i capelli, sui fianchi, sul collo, attorno ai polsi, nella mia indecente Voglia costante di Te.

Affonda il Tuo Essere Interamente in me …


Prendimi!


Pretendimi!


Non risparmiare un solo Respiro, che i Tuoi non saranno certo Graziati.


Mi avvolgo nel Pensiero che Sei, che Ci Sei, che Sei con me, che sarà Per Sempre!