venerdì 30 aprile 2010

Mi Ti Ci



Espletamento di Bisogni Necessari
Casualità inesistenti che decollano da Pensieri Fuorvianti
Idee assemblate che si delineano Formandosi
Comodità superflue che Aderiscono alla Pelle
Necessari Orpelli che dovrebbero scivolare come Acqua
Banalità che si insinuano infiltrandosi sottopelle

BASTA

Viene il tempo di fermarsi ScrupolosaMente
Assale il primordiale Bisogno di Introspettarsi Davvero
Graffia il Silenzio che Urla di Frastuoni privi di Significati
Annaspa il respiro Bramando l’Aria Necessaria
Impellente necessità di Soddisfare Appagandosi
Consapevolezza di una Fame mai Sazia

ADESSO

Ci si veste di Forza Lucente
Si sfoderano braccia Protese ad evitar Cadute
Ti leggo Schegge di paura nello Sguardo
So che hai la Dimensione di chi ha Molto da Perdere
Vivo lo stesso timore CostanteMente
Conosco l’Infondatezza di ciò che la Origina e la Spezzo

PER SEMPRE

Avvinghiati nell’Arcano di quel che si cela nell’Ombra
Abbracciati alle consapevolezze finora Acquisite
Accorpati nei Corpi come Attanagliati nei Cuori
Fusi in stato di Crisalidi pronti a Spiegare le Ali e Volare
OstinataMente uniti contro ogni Pronostico udito
FervidaMente convinti di Noi con gli Occhi fissi nella medesima Direzione

NOI

I Pronomi che hanno delineato le Nostre Vite
Le Farfalle che hanno Eretto fissa Dimora negli stomaci
L’Aroma di caffè che ha saputo riempire le Nostre Narici
La Tua mano possente che mi stacca dal Muro
Il tuo Petto accogliente a Difesa dal mondo
Le Tue labbra brucianti che mi accendono senza Bruciarmi


Tiepido Tepore



Si risveglia la primavera.

Le foglie si veston di verde

Le piante si ornano di Germogli.

Risveglierò i Tuoi Sensi Accendendoli

Mi vestirò di Verde per Assoggettarmi ai Tuoi occhi

Mi ornerò del Desiderio di te.


Saprò venirti incontro Sorridendo

Cercherò con gli occhi il Tuo Sguardo

Troverò il Tuo Respiro tra i miei capelli

Mi vestirò del Calore delle Tue Mani

Le mie labbra troveranno le Tue al Buio

La mia Ombra sarà la Tua pelle.


Voleranno i nostri Desideri all'Unisono

Si mescoleranno gli Umori colando

Esploderanno le Nostre Essenze Sfiorandosi

Azzanneranno le Nostre zanne le Carni

Lacereranno Straziando le lingue Vibranti

Scorreranno i Colori dell'Anima Versandosi in Noi.



giovedì 29 aprile 2010

SfiGaTTo




Gatto Malfatto
Uno SfiGatto
Forse StreGatto
Certo Astratto.

Scenario Folle
di personaggi fiabeschi sfilano Allegri
dal BrucaliFFo al BianConiglio
Senza Candore di Giglio.

Favola Vola Leggera
lucente come la Cera.

Fiaba rifatta
Tagliata e cucita e dopo disfatta.

Bimbi rabbiosi crescendo imparano
che la menzogna ha condotto la mano.

Storia adattate, limate, usurate
prendono vita in Menti bacate.

Visioni distorte di Miti ed Eroine
a noi piacendo ... divengono Rovine.

Assurde catastrofi narrano piano
Che a muover la penna è sempre la mano.

Nessuno nasconde un Pensiero Invadente
Che a pieni pugni invade la Mente.

Menzogna menzogna
si metta alla Gogna!

Bugia bugia
Ti sei presa parte dell'anima mia!





Aria


Posso SentirTi
Posso GestirTi
Posso ViverTi
Posso RespirarTi

Sei parte Integrante di me ...
Fino nei Meandri più Oscuro del mio Essere.

Riesci a farmi Esternare l'Occulto
Anche solo guardandomi Diritto negli Occhi.

Un Verde Tagliente
Un Nero che non Teme
perché mentire non SA e non vuole.

Scorre Limpida l'Acqua sotto la Carezza dell'Aria.

Non smettere ...




Forse privi di risorse
Ci spegniamo
Forse il crollo delle borse
Le cause perse
Forse
Dubitiamo e siamo
Storie sparse
Forse
Fra tante comparse
Ci noterai
Che la vita è più vicina di così
Devi goderla fino in fondo ma sì
Prendi fiato che ci sei
Riconquistami
(Adesso)
Osa un po’ di più
(Adesso)
Dammi i brividi che sai darmi tu
(Adesso)
Meglio illudersi che non provarci mai
Insisterai
Forse
Come terre emerse
Riaffioriamo
Forse
Ostinatamente
Ci feriamo
Forse
Al gelo e all’indolenza replichiamo
Forse
Specchio all’apparenza
Liberi sì
Niente più misteri almeno per noi
Che da quei giochi siamo fuori oramai
Il conto prego andiamo via
Siamo gli ultimi
(Adesso)
Vuoi scommetterci
(Adesso)
Non ne fanno più
(Adesso)
Così unici
(Adesso)
Non confonderci
Con le abitudini mai
Ecco perché mutiamo
Ecco perché torniamo forti
Insaziabili e mai soli
Ecco perché io amo
Ecco perché non tremo
Ora lo sai
Mi chiamo Aria
Valorizzami
(Adesso)
Chiedimi di più
(Adesso)
Potrò crederti
(Adesso)
se mi credi tu
(Adesso)
Se rinascerò
Ricordati che
Mi chiamo Aria
(Adesso)
Nessun sesso e poi
(Adesso)
Via quei numeri
(Adesso)
l’intelletto ma
(Adesso)
meno scrupoli
ricordati che
mi chiamo Aria

VoraceMente Avvolti



Un grande Salone ...
Tu io e null'altro.

Abbracciati ed avvolti in una Magica Atmosfera Notturna ...

Volteggiando Leggiadri
come le Nostre Farfalle
e strusciandoCi addosso piano
come i Bruchi prima di divenir Crisalide.

Ogni singolo Istante
è scolpito nell'Archivio della Mente.

Calore addosso che penetra IntensaMente
Odore che pervade, invadendo le nari, la Mente.

Un Sogno che si veste di Realtà
Una realtà che si spoglia del Sogno.

Non ci serve il superfluo.

Possiamo rinunciare a tutto ciò che non ci appartiene.

Possiamo far senza la Ragione
e lasciarci Possedere dall'Insana Follia.

Dentro
Fuori
e Tutt'Attorno.

Le Mura hanno orecchie
Sono solo prive di Bocche per poter Riecheggiar le Parole.

Non Ci servono Parole.

I Silenzi sanno fare molto rumore.

Decreto del Destino



Da dietro il vetro due occhi la fissavano immobili.


Nessun timore pervase il suo Corpo inerme, nessuna rabbia, nessun rimorso.

Qualcuno sentenziò che il Destino aveva Decretato!

Ma quale Destino?

Non credeva al destino o al caso e nemmeno alle coincidenze o alla fortuna o alla sfiga … chi aveva sentenziato cosa?

Follia inarrestabile.

Eppure lo Sguardo era fisso in avanti.

Passo dopo passo avanzò sul terreno fino a scorgere dinnanzi alle proprie punte dei piedi … una buca, una sorta di fosso … come un antico Pozzo che abbia perso la muraglia.

S’arrestò.

Fissò il Pozzo cercando di intravederne la fine senza risultato alcuno.
Cercò un sasso ai propri piedi e lo lasciò cadere nell’Abisso attendendone il riscontro rumoroso.

Tutto tacque.

Decisa a non lasciare nulla di intentato cercò di calarvisi piano appigliandosi alle pareti a tratti rocciose.
L’umidità le sfiorò la pelle, si insinuò nelle carni fino a trafiggere anche il midollo osseo … una gran brutta sensazione.
Ma decise di continuare la discesa. A tutti i costi pronta a toccare il fondo del fondo per poter risalire soddisfatta … ma la discesa pareva non avere fine alcuna.

Il buio aumentava di intensità scendendo ed offuscando le nere pupille dilatate al massimo della loro ampiezza fino a sovrastare l’iride e renderlo un tutt’uno.
Gli occhi si colorarono di Nero foggiando la visione più globale dell’insieme.

La discesa continuò con la vocina che ripeteva all’infinito …il Destino ha Decretato!

Dava scarso valore a Decreti sentenziati in punta di lingua e trascritti su futili cartacce usate prive di valore o significati emblematici … ma ancora il fondo non era raggiunto.
S’addensava la muffa mischiata alle nebbie che sembrava salire laddove era lei a scendere … sempre più in profondità.

Il Destino ha i giorni contati.

Decretò che era tempo di smascherarlo dimostrando che l’unico Destino esistente è quello che ci si disegna da soli sulla pelle che sia esplosione di colori o assenza totale degli stessi.

Di lontano una luce fioca apparve.
Una lanterna usurata dal tempo mostrava un alone di luce ancora confuso per gli occhi che tanto si erano abituati al buio delle profondità e vide in lontananza una pala.

Capì all’improvviso che non vi sarebbe stato fondo, perché una volta toccato, si può sempre fermarvicisi e scavare per scendere ancora … ed ancora … ed ancora.

Decise di risalire piano.
Ridendo per la lapalissiana scoperta.

Una durissima risalita che le avrebbe dato la piena coscienza di quello che fu essendo e di quello che sarà essendo stato.

Nessun rimorso o dolore, nessun rimpianto o esitazione.
Il fondo appartiene a chi non ha pale per una dura risalita e se ne fa giaciglio compiangendosi auto commiserandosi.

Non era il suo “Destino”.

La sua volontà ne avrebbe preso il posto come sempre al momento opportuno.
Buon senso?
No grazie.
La follia mi appartiene.
Me la stringo, me l’abbraccio, le sorrido e la faccio mia.

Lascio i pozzi a chi preferisce la banale mediocrità del pattume quotidiano e non ha imparato a sguazzare liberamente nell’oceano di follia che invade devastando la mente mia!


mercoledì 28 aprile 2010

Empatia




Ebbrezza di volteggiar di Farfalle nello Stomaco.

Sensazione note che riaffiora ogni qual volta il Pensiero si trasferisce in Te.

Magica empatia stanotte …

Come in una Favola

Come nel Sogno più bello che chiamiamo realtà, la Nostra.


Mutevoli nell’Espressione ma Invariati nell’Essenza Ci avviciniamo LentaMente

Ad intraprendere la Nostra strada.

Uniti e Forti di Noi.

Amanti Complici e Pregni di Ardente Passione.


Esplodono Festosi Nuovi Colori da sfoggiare sulle Nostre Pelli attorcigliati in nuove lettere che sappiano scrivere la Nostra Storia in un Antico Linguaggio comprensibile solo a pochi.

Riecheggia nelle orecchie, insistente come un sibilo, la frase della porta Aperta.


La Mente si è aperta Affinando i Sensi

E Ci ha Protesi verso quell’Unico Abbraccio che Ci ha Ghermiti strappandoCi dalle nostre Nerissime Realtà del prima del Muro.

Ritorna la solidità della Roccia del Vento Accarezzata dal Velluto dell’Acqua.


S’infrange innanzi a Noi il Sentiero da percorrere.

Poco importa dove porterà purchè Ci Sorprenda Assieme come Ora, più di Adesso e sempre un po’ meno di Domani.

Quel domani che è dietro l’Angolo abbarbicandosi su fragili Specchi alla spasmodica ricerca di se’ e del proprio baricentro Tuonante.


E la Tua voce mi giunge come una Melodia carezzandomi l’Anima.


Ed il Salone si fa Immenso per permettere ai Corpi di ballare stringendosi … di muoversi Sinuosi cercandosi … di avvinghiarsi contorcendosi fino ad apparire uno solo.


In una magia di Palline Colorate che decretano le Nostre mosse ed i Nostri sguardi imbambolati a fissarCi come Ci vedessimo per la prima volta … con le stesse Emozioni e le Farfalle che tentano la risalita dalla Bocca dello stomaco fino alla gola … fino quasi a soffocarCi di Sentimenti Veri e Genuini.


Non v’è cosa che non voglia Fare o Tentare con Te.

Voglio fare indigestione di tutto e di più.

Voglio nutrirmi senza mai saziarmi, nel Corpo, nell’Anima e nella Mente.


Ubriaca di Te e Te solo. Compenserai il mio essere SchifosaMente Astemia riempiendomi del Dolce Nettare dei Tuoi baci.



T'aspetti Tornerò



Torno.

Tremolante Titubanza Tuttora Trapela.


Tendo.

Torcendo Tutto Tuonando Trovo Te.


Tracollo.

Tinta Trapana Traforando Tensione.


Traballo.

Trotterellando Temo Tempo Trucido.


Tento.

Tornare Testarda Tra Tristi Trafelati Temi.


Tremo.

Tulle Tinteggia Tenue Trama.


Trotto.

Tango Tedioso Torna Tenacemente.


Trito.

Tavolo Traballante Trova Tesoro.


Trovo.

Temporale Tuonante Torni Tu.


Temo.

Tragitti Traversi Troppo Temprati.


Tengo.

Te Tenace Tra Tutto Trovato.


Trovo.

Tanti Tratti Tessuti Tranquillamente.


Traviso.

Travasando Tese Tumefatte Tenebrose.


Trito.

Troppo Tabacco Trattenendo Tedio.


Trangugio.

Turbamento Tenendo Tentacoli Tumefatti.


Tanfo.

Ti Tengo Tanfo Tremendo Tirandoti.


Tolgo.

Tutto Te TrasportandoTi TimidaMente Tremo.

giovedì 22 aprile 2010

Per un po' Sparirò


Per chi credeva che l'amore fosse prendere e scappare

per chi ancora d'ora in poi ci crederà
Per chi credeva che concedersi significa essere forti
dico no, niente affatto
Perché chi fugge non sarà per niente un vero vincitore
vince solo chi non si nasconderà.
Mimetizzare il proprio amore può soltanto fare male
quindi non va mai fatto.
Cosa va di moda adesso io non lo so
fino all'altro ieri si seguiva l'istinto
cosa resterà di noi ora io non lo so
so soltanto che per te non sarò più lo stesso.

E forse sì forse no, molto attento, distratto
ti sei chiesto mai perché capita che
farsi male è più facile che darsi un bacio
per quale motivo non so
per un po' sparirò.
Ed io
per un po' sparirò.

Per chi si divertiva in gruppo e mi gridava "mi fai schifo"
e ora credo che non rida più.
Per chi si crede di esser forte perché in grado di ferire
dico no, niente affatto.
Per chi continua a farsi male non amandosi abbastanza
come te, ma forse anche come me.
Guardo negli occhi il nemico mio peggiore
e non lascio che mi guidi il rancore.
Uno: guardo avanti sempre e non mi arrendo.
Due: se ti dico tu sei il top sto mentendo

E forse sì forse no, molto attento, distratto
ti sei chiesto mai perché capita che
farsi male è più facile che darsi un bacio
per quale motivo non so
per un po' sparirò.
Ed io
per un po' sparirò.

E se
E se il dolor prevarrà
Avrà più senso
questo volere sparir
e ciò che penso
Cosa vuol dire l'addio
che ho soffocato
solo il bisogno di chi
non ti ha scordato e io
per un po' sparirò
per un po' sparirò
per un po' sparirò

E forse sì forse no, molto attento, distratto
ti sei chiesto mai perché capita che
farsi male è più facile che darsi un bacio
per quale motivo non so
per un po' sparirò.
Ed io
per un po' sparirò.
Per un po' sparirò.
Per un po' sparirò.


martedì 20 aprile 2010

Neurone VS PoiSoN



Neurone: ciao sono iooooooo

PoiSoN: amore miooooooo

Neurone: lo vedi che mi ami e non lo sai?

PoiSoN: ti odio poi ti amo poi ti odio e poi ti amooooo

Neurone: non lasciarmi mai piùùùùùù

PoiSoN: mi dispiace devo andareeee il mio posto è làà

Neurone: resta cummè nun me lassàààààààà

PoiSoN: resta cummè peccaritààààà

Neurone: lo vedi che in fondo sono indispensabile? Ammettilo. Che ti costa?

PoiSoN: tutto ha un prezzoo e allora rivolgiti a un altro indirizzoooooo

Neurone: mai come meeee nessuno prima di mee nessuno dopo di me nessuno

PoiSoN: nessuno ti giuro nessuno nemmeno il destino ci può separareeee

Neurone: ecco vedi? Facciamo pace vuoi?

PoiSoN: Non riuscire a stare fermi un’istante saltare da un pensiero all’altro da un desiderio all’altro in continuazione, è una maledizione

Neurone: Renato no eh? Lo sai che non son ferrato!

PoiSoN: ora basta io sto male non è giusto vaffanculoooooooo

Neurone: allè che è partita per la quale …

PoiSoN: un treno per dove non ci sia lo spazio per perderti di più un treno per dove esisti tuuu

Neurone: eh no cara… Baglioni non lo regge nemmeno Nero (sghignazzo)

PoiSoN: prendi quello che ti servirààà del mio cuoree il battito miglioreeee

Neurone: e di me niente? Uffff

PoiSoN: che colpa ne hoooo se il cuore è uno zingaro e vaaaaaaaaa

Neurone: mai che si possa dialogare decentemente con te!

PoiSoN: se guardoo teeeeeeee io sono bugiardaaaaaaaa l’amore c’è è dentro di me

Neurone: non mi dire che il “geova” è riuscito a far breccia (Amore Vero puhà)

PoiSoN: mio cuore tu stai soffrendo cosa posso fare per teeeeeeeee

Neurone: pensa un po’ a me… sempre alle cose mollicce stai appresso! Inizio a sentirmi … deprezzato e NON va bene! Sono io a tirare avanti la baracca lo sai?

PoiSoN: tu sei il gatto ed io la volpee siamo in societàààààààà

Neurone: piano con le confidenze… Con te solo associazioni a delinquere!

PoiSoN: aveva gli occhi dell’amore verdiii come due lacrime d’amore grandiiiiii

Neurone: ti vuoi stoppare un attimo? Per favore …. (azz se mi costa)

PoiSoN: ti ascolto… che vuoi?

Neurone: non se ne può più di questo tuo canticchiare sempre! Sei … pesante!

PoiSoN: sono l’elefante e non ci passo mi trascino lento il peso addossoooooo

Neurone: ecco vedi? Tre minuti di serietà non me li sai dare … Sgrunt!

PoiSoN: tre minutii solo tre minuti per fidarti di meeeeeeee

Neurone: ancora tu? Ma non dovevamo non vederci più?

PoiSoN: stai come mee e ci scappaa da rideree ma lasciarci non è possibileeeeee

Neurone: benedetta donna! Con te perderebbe la pazienza pure San Francesco che tra uccelli e coglioni… ne ha predicate parecchie!

PoiSoN: sognamiiii se nevica sognami sono nuvolaaaaaa

Neurone: sul mio letto c’è scritto nessuno mi frega più .. almeno a letto! Qui ci dormo ci mangio ci invecchio ed il sesso quiii è tabùùùù

PoiSoN: lo so lo sai il tempo volaaaaaaaaa

Neurone: storie da vendere io non ne ho

PoiSoN: strada facendo vedrai che non sei più da soloooooooo

Neurole: eh no eh? Non facciamo mica scherzi eh? Con tutto quello che ho lavorato per restar solo!

PoiSoN: soloo solo con te stavo bene con meeeeeeeeee incasinataa io così non sono stato maii

Neurone: e sarà sempre peggio se non inizi a darmi retta!

PoiSon: erba di casa miaaaaaaaa mangiavo in fretta e poi correvo viaaaaa

Neurone: (al limite te la fumavi in fretta) si ma io sempre appresso eh? Non mi sono schiodato un solo attimo sia chiaro!

PoiSoN: chee sapore c’èèèèè perdonare teeeeee

Neurone: stasera sei più fusa del solito lo sai vero? Colpa di Nero?

PoiSoN: folle ideaaaa io che sorrido a luiiiiiii

Neurone: Basta! Stop! Fermati!

PoiSoN: fermati allo stop in fondo a quel viale a destraaaaaaa

Neurone: di far la patente non se ne parla nemmeno eh?

PoiSoN: passeggiando in biciletta accanto a teeeeeeee pedalare senza fretta la domenica mattina

Neurone: sei più svalvolata di una vite spanata lo sai vero?

PoiSoN: non restare chiuso qui pensierooo riempito di sole e vai nel cielooooooo

Neurone: se non fosse che me la rido ci sarebbe di che piangere!

PoiSoN: siamo nella stessa lacrimaaa come un sole e una stella luce che cade dagli occhii

Neurone: bene l’IPod adesso è carico. Canta pure finchè vuoi. Io mi dimetto per stasera.

PoiSoN : era oraaaaa!

Neurone: ti sento ancora eh?

PoiSoN: che fai imbrogli?

Neurone: poco poco (Kaori Docet)

PoiSon: se vuoi ti passo in rassegna tutto Notre Dame de Paris!

Neurone: per carità! Non ti è bastata la messa in scena dell’altra sera?

PoiSoN: non me lo ricordare… avrei potuto uccidere quei quattro pellicani da strada …

Neurone: non è che tu sia poi tanto meglio eh?

PoiSoN: ancora non è pronto il tuo IPod? Riattacco?

Neurone: per carità! Sarebbe ora te ne andassi a dormire, il divano aspetta … Tzè!

PoiSon: tranquillo che a breve ti metto su OFF.

Neurone: vedrai domattina che baracca ahahahahahaah

PoiSoN: ehh di qualche cosa bisogna pur morire no?

Neurone: meglio di altro credimi bambola!

PoiSoN: per una volta siam d’accordo.

Neurone: bene allora su questa apparente comprensione, stacco!

PoiSoN: a domani “tesoro” .

Neurone: si si a domani, sistemo io le tue colleghe.

PoiSoN: te le lascio tutte senza invidie promesso.

Neurone: me le pappo in un sol boccone … tanto poi do la colpa a te ahahahahahah

PoiSoN: le colpe son sempre le mie, sono i meriti ad essere di Nero.

Neurone: Buonanotte Folle scatenata.

PoiSoN: Buonanotte Gran Figo! (sghignazza)

Neurone: vedo che lo sai. Consapevolezza innanzitutto.

PoiSoN: siamo soli nell’immensoooo vuoto che c’èèèèèèè

Neurone: ‘notte!




Notte d'Ombre



Lenti i passi sentiva avvicinarsi ma restava impavidamente ferma roteando su stessa. Nulla poteva ottenebrare quello stato di quiete che lentamente le era scivolato addosso vestendola come una seconda pelle.

Stette ore immemori a rivangare che cosa avesse scatenato tale ricordo risvegliando un sentimento antico apparentemente sopito nei meandri del suo essere.

Eppure qualcosa si avvicinava lesto come a voler brandire una scheggia di ricordo e privarla di uno stato di coscienza superiore.

Non poteva permetterlo pur non avendo ancora individuato a quale pezzo si ambisse il rapimento, sapeva dover essere molto importante.

La fiamma della candela oscillava vertiginosamente dando un’idea spettrale delle luci e le ombre che albergavano la stanza accampando ed arrancando pretese s’attenzione.

Ma non si scosse. Il pensiero era fisso e dominava l’essere con naturale indomita forza innata. Nessuno l’avrebbe distolta … figuriamoci un’ombra.

La musica suonava alta dalla stanza accanto rendendole improbabile carpire altri suoni frammisti a brusii e respiri ma l’orecchio proteso sapeva dove volgere attenzione. Ed in poco tempo ecco il sibilo di un respiro che si concretizzava in parole dapprima indecifrabili e poi sempre più chiare, come se ataviche conoscenze l’avessero resa partecipe del vortice dell’omnilingua.

Le braccia protese verso la fiamma che piano smise di oscillare per ergersi alta sul muro e disegnare i contorni netti della porta.

Silenzio.

Inquietante silenzio appesantito da un’attesa, silenzio come preludio di qualcosa che sta per gridare esplodendo con rabbia feroce. Ma per ora tace.

Raccolse le forze chiudendo piano gli occhi, il tempo necessario per zittire la musica che sovrasta ogni rumore ed essere all’interno del silenzio stesso … dove non v’è memoria che di ombre che danzano sui muri assieme alla fioca luce di una candela.

Estasi dei sensi che trasudano incontenibili arguzie … un solo passo falso e potrebbe esser fatale. E lei lo sa. Senza muovere nemmeno un muscolo riempie i polmoni della densa atmosfera che aleggia nell’aria e la ingloba al proprio corpo riempiendolo di calderoni incandescenti.

Silenzio che danza ombreggiando

Ombre che tacciono danzando.

Danze macabre che ombreggiano tacendo.

Nessuna paura, nessun timore, nessuna lacrima. La forza è fedele compagna che sostiene accorpando tutta l’energia di cui necessita. Ed il buio diviene totale. Smette la fiamma di brillare ed il silenzio di urlare. Adesso non è che pace silenziosa che smette di danzare accasciandosi piano oltre il sigillo apportato.

Pace silenziosa che sovrana ogni cosa. Attesa di movenze che paion rattrappite in loro stesse senza segni di movenza alcuna.

Scende la notte a sigillare questo brandello di sereno … prima di ogni tempesta.

Si stendono le membra ad onorar un corpo straziato e stanco ma sempre proteso ad afferrare anche il limbo che lo circonda facendosene cuscino su cui la mente poter posare piano.

Sensi all’erta sempre. Un occhio aperto e la mano pronta, il braccio teso a fermare ogni segno di libera uscita non autorizzata, non concessa.

Avvolge il manto della notte tutto l’intorno cantando il silenzio di quello che è stato ed tacendo la parola di quello che sarà.

Riposo.

Il riposo che precede la battaglia più fervida e feroce, il riposo dell’onesto che sa di essere nel giusto. Nessuna remora, nessun timore … la paura non abita il mio cuore.



Shakspeare



Anche Lui sapeva bene di che cosa parlava.

Strana Elettricità oggi nell'Aria.

Trasporta un Oceano di pensieri.

Fatica Acchiapparli tutti.

Ne afferro Schegge e le Trascrivo
perché l'Anima non scordi
le Mani che la sanno far Vibrare ArdenteMente.

Anelo ogni Singolo istante
Bramo ogni goccia di Conoscenza
Desidero ogni Frammento di Emozione.

Ed è quasi Estasi Sublime.

Volge il Giorno al suo Tramonto
con le Tracce di una Vita Stravissuta
che AppaganteMente mi ripaga.

Stendo un Telo in Bagno
Lavo via la stanchezza
Faccio scorrere l'Acqua Goccia su Goccia ...

Imprimo la mia Pelle di Essenze di me
all'Aroma di Te.

Attendo il Tuo cenno
con infervorante Impazienza
alimentando le mie Parole.

Mi rannicchio e torno bambina
restando donna
con vizi e desideri
capricci e sbattimento di piedi.

E' tempo di procedere.





Sono un grande falso mentre fingo l'allegria,
sei il gran diffidente mentre fingi simpatia,
come un terremoto in un deserto che...
che crolla tutto ed io son morto e nessuno se n'è accorto.
Lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene,
quindi se escludi gli aviatori, i falchi, nuvole, gli aerei, aquile e angeli, rimani te
ed io mi chiedo ora che farai,
che nessuno ti verrà a salvare,
complimenti per la vita da campione,
insulti per l'errore di un rigore.

E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato tanto,
amore, gioia, dolore, tutto,
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età.

Certo che facile non è mai stato,
osservavo la vita come la osserva un cieco,
perché ciò che è detto può far male,
però ciò che è scritto può ferire per morire.

E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato tanto,
amore, gioia, dolore, tutto,
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età.

E che la vita ti riservi ciò che serve spero
E piangerai per cose brutte e cose belle spero
Senza rancore
E che le tue paure siano pure
L’allegria mancata poi diventi amore
Anche se è perché solamente il caos della retorica confonde i gesti e le parole e le modifica
è perché Dio mi ha suggerito che ti ho perdonato
E ciò che dice Lui l'ascoltato

Di notte alla mia età
Di notte alla mia età.